videogames – FINAL FANTASY I
A cura di Kratos1984
SCHEDA
Titolo: Final Fantasy / Final Fantasy I
Piattaforme: NES, PS1, GBA, PSP, cellulari; la versione più recente è quella per PSP, trasportata su varie piattaforme mobili (iOS, Android, Windows Phone)
Genere: Japanese Role Playing Game / gioco di ruolo giapponese
Fascia d’età: per tutte le età
Paese: Giappone
Anno di pubblicazione: NES 1987 (Giappone); PS1 2003 (Europa)
Casa di produzione: Square. Pubblicato da Nintendo e Square/Square-Enix.
Creatore: Hironobu Sakaguchi
Caratteristiche tecniche: dipende dalla versione giocata, in comune c’è la bidimensionalità ed i tratti ‘vecchia scuola’ del genere. Il character designer è Yoshitaka Amano.
Musiche e doppiaggio: il compositore è Nobuo Uematsu. Il gioco non prevede alcun tipo di doppiaggio ad eccezione dei filmati nelle versioni recenti.
Reperibilità: disponibile dal PlayStation Network nelle versioni PS1 e PSP, disponibile anche per GBA insieme a Final Fantasy II nella collection Dawn of Souls o dallo store Nintendo nella versione NES.
Quale versione prendere? Consiglio la collection “Final Fantasy Dawn of Souls” per GBA, oppure la versione singola per PSP, disponibile anche su piattaforme mobili.
TRAMA
La trama di Final Fantasy è piuttosto basilare ed è solo d’accompagnamento al fulcro del gioco: l’esplorazione. Nella prima versione per Nintendo NES i dialoghi erano pochi e servivano a mandare gli eroi in direzione di nuove avventure. Dalla versione per Game Boy Advance i dialoghi sono stati revisionati e resi funzionali a creare una storia, seppur classica e senza alcuno sforzo di puntare sulla trama.
I quattro eroi della luce sono i protagonisti, non hanno un nome predefinito, viene scelto dal giocatore, così come le loro specialità in battaglia. Non si sa molto su di loro, soltanto che viaggiano insieme e che sono dotati di animo generoso.
Garland è un cavaliere di Cornelia che sceglie la via del male, tradendo il suo regno. Sconfitto immediatamente dagli eroi, riesce a trovare il modo per non morire, trascendendo nel dio della discordia Chaos.
Non c’è molto da aggiungere sulla trama ed i personaggi. La storia prosegue da un villaggio all’altro parlando con gli abitanti ed aiutandoli a risolvere i loro problemi. Si ottengono mezzi di trasporto che permettono di accedere a nuove zone. È un’avventura classica, con elementi giapponesi come lo spiritualismo ed altri occidentali o ispirati dai racconti di Tolkien. Infatti sono presenti elfi e nani.
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CLASSI DEI PERSONAGGI
Ci sono sei tipologie di classi che il giocatore può scegliere con nessuna limitazione nelle combinazioni (es: 4 maghi neri). Le classi sono definitive e non possono essere cambiate (a differenza del futuro job system).
– Guerriero: abile nell’uso di armi, forte negli attacchi fisici e dalla buona difesa. Evolve nel cavaliere per poter usare magie bianche di basso livello.
– Monaco: combattente specializzato nella lotta disarmata, causa danni ingenti ma pecca nella difesa per via di restrizioni sull’equipaggiamento. Evolve nel maestro per accrescere la potenza d’attacco.
– Ladro: debole nell’attacco ma agile e con una buona fortuna, può eseguire attacchi a catena. Evolve nel ninja dove ha accesso ad un vero arsenale di armi ed alle magie nere di basso livello.
– Maga bianca: specializzata nella cura e nel supporto magico, apprende magie bianche, alcune in grado di causare danni, può usare martelli per gli attacchi fisici. Evolve nella strega bianca per eseguire magie bianche di alto livello.
– Mago nero: specializzato nell’uso di magie offensive e debole nella difesa dagli attacchi fisici. Evolve nello stregone nero per eseguire magie nere di alto livello.
– Mago rosso: mago bilanciato con buone abilità negli attacchi fisici. Usa magie bianche e magie nere. Evolve nello stregone rosso per eseguire magie bianche e nere di medio livello.
Quale party scegliere? Il bilanciamento può essere un’ottima strategia, ha poco senso avere più di due personaggi con la stessa classe. Si può completare il gioco con combinazioni di tipologia differente.
GAMEPLAY
Il primo Final Fantasy, come molti successori, ha una separazione fra la parte ‘adventure’ e quella delle battaglie, che arrivano dopo una schermata di caricamento con il tipico battle screen. Per sconfiggere nemici più forti bisogna salire di livello. Le magie e gli oggetti si acquistano nei negozi. Ci sono molte battaglie, è facile incontrare diversi gruppi di nemici durante l’esplorazione dei dungeon. Gli spostamenti fra le varie zone avviene tramite una mappa del mondo, esplorabile prima a piedi e poi con mezzi di trasporto.
La struttura del gioco è fatta di quest, una sottostoria da completare per accedere alla seguente mentre si prosegue l’avventura, esplorando dungeon, affrontando boss e potenziando i quattro eroi salendo di livello.
Il sistema di battaglia è tradizionale a turni (predecessore del seguente ATB), si scelgono tutte le azioni da compiere con i personaggi e poi in base all’agilità si viene a creare un ordine di priorità fra eroi e nemici.
CURIOSITA’
Essendo il primo capitolo di una lunga serie ci sono molti aneddoti al riguardo. Uno di questi narra che Square fosse ad un passo dal disassemblamento, perciò creò Final Fantasy inteso come l’ultima fantasia perché non avrebbero creato altri giochi. Non godeva di grandi risorse grafiche nella versione originale, background nero e menù tutt’altro che esteticamente piacevoli alla vista. Questa veste grafica ha contribuito a renderlo un classico, al livello di Dragon Warrior (Dragon Quest nelle traduzioni seguenti) di Enix che ha dato via ad una rivalità storica fra due modi diversi di concepire i giochi di ruolo in Giappone.
Bahamut fa la sua prima apparizione nella serie in questo gioco nonostante l’assenza delle evocazioni tipiche dei titoli seguenti. Si tratta di un personaggio chiave perché permette di accedere alle evoluzioni delle classi eroiche.
Il tipo di struttura è considerato ‘a progressione ambientale’, si prosegue parlando con i cittadini e completando missioni di città in città.
Nel primo gioco della serie non fanno ancora la loro comparsa chocobo, moguri ed evocazioni.
OPERE RELATIVE
Videogames
– Final Fantasy II
– Final Fantasy III
– Final Fantasy IV
– Final Fantasy V
– Final Fantasy VI
– Final Fantasy VII
– Crisis Core: Final Fantasy VII
– Dirge of Cerberus: Final Fantasy VII
– Final fantasy VIII
– Final Fantasy IX
– Final Fantasy X
– Fantasy X-2
– Final Fantasy XI
– Final Fantasy XII: Revenant Wings
– Final Fantasy XIII
– Lightning Returns: Final Fantasy XIII
– Final Fantasy XIV
– Final Fantasy XIV: A Realm Reborn
– Final Fantasy XV
– Final Fantasy Tactics
– Dissidia Final Fantasy
– Final Fantasy XVI
Anime
– Final Fantasy: La leggenda dei cristalli oav
– Brotherhood Final Fantasy oav
– Final Fantasy: The Spirits Within film d’animazione
– Final Fantasy VII: Advent Children film d’animazione
Manga
– Final Fantasy XII
LINK inerenti alla serie
Materiale su “Final Fantasy …” presente sul sito:
- Le Frasi più belle di “Final Fantasy VIII” (videogames)
- Le Frasi più belle di “Final Fantasy IX” (videogames)
- Le Frasi più belle di “Final Fantasy X” (videogames)
- Le Frasi più belle di “Final Fantasy X-2” (videogames)
- Testi delle sigle e Ost “Final Fantasy VIII” (videogames)
- Testi delle sigle e Ost “Final Fantasy XII” (videogames)
- Testi delle sigle e Ost “Final Fantasy XIII” (videogames)
- Testi delle sigle e Ost “Final Fantasy Tactics” (videogames)
Il primo Final Fantasy è sicuramente invecchiato ai giorni nostri, è un gioco datato ma allo stesso tempo ha all’interno alcune fra le caratteristiche che hanno reso la serie così popolare. C’è il senso d’avventura, si vede la situazione evolversi in base alle azioni dei protagonisti silenziosi ed i boss sono interessanti ed hanno il loro perché. Oltretutto, questo mi sono dimenticato di aggiungerlo fra le curiosità nella recensione, c’è una citazione a Legend of Zelda nel villaggio degli elfi. La trovate nel cimitero, non voglio svelarvi altro.
Sulla questione di giocarlo o meno, per la reperibilità non è un problema considerata la quantità di piattaforme su cui è uscito, ma non giocatelo con la mentalità di trovare una bella storia o momenti emozionanti, si gioca per il gameplay ed il senso d’avventura. A me è piaciuto, me la sento di raccomandarlo a chi desidera un gioco breve (15-20 ore) o a chi vuole scoprire quali sono le origini di una serie così famosa. Inoltre musicalmente è un portento!