manga – STRIKER JIN (Shukyuden: Field no okami fw Jin) – di Yoichi Takahashi
A cura di Beppe Black Red
SCHEDA
Titolo originale: Shukyuden – Field no okami fw Jin
Titolo internazionale: Striker Jin
Autore: Yoichi Takahashi
Genere: shounen – spokon (sportivo), calcio
Rating: adatto a tutti
Anno di pubblicazione in Giappone: 1999
Casa Editrice giapponese: Shueisha
Volumi: 2 (concluso)
Titolo in Italia: Striker Jin
Anno di pubblicazione in Italia: 2004
Casa Editrice italiana: Star Comics
Volumi: 2 (concluso)
TRAMA
Jin è un ragazzo problematico ed amante delle risse, che abita in un isola nel Sud del Giappone. Con la barca dell’amico Katsuo viaggia nelle altre isole per guadagnare soldi, sfidando diverse persone in incontri di calcio.
Tuttavia un giorno, tornando a casa, scopre che i genitori e il fratellino Ryota sono morti in un incidente stradale. Jin deciderà allora di realizzare il sogno del fratello: ossia creare una squadra di calcio in grado di vincere il campionato nazionale.
Ciò ovviamente non sarà facile, e Jin capirà presto le difficoltà di una simile prova. Idea così un furbo piano per convincere i giocatori più forti delle squadre avversarie ad entrare nella sua, ossia una scommessa: li sfiderà, e se vincerà lui, loro dovranno lasciare la loro squadra per unirsi alla sua ma, in caso contrario la squadra Jin dovrà sciogliersi.
Riuscirà Jin a costituire la squadra più forte del Giappone?
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CURIOSITA’
– Negli ultimi capitoli appaiono i personaggi di Capitan Tsubasa, facendo cosi presumere che si svolgano nello stesso universo.
LINK inerenti alla serie
Altre opere di Yoichi Takahashi presenti sul sito:
- Capitan Tsubasa – Holly e Benji manga
- Hungry Heart manga
- Keeper Coach manga
COMMENTI
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Buona storia breve di Takahashi, ben scritta e seppur con alcuni pezzi a tratti forzati (specie nella seconda parte) si fa davvero leggere, ed è capace di miscelare pathos con il calcio e vicende drammatiche extra calcistiche. Anche grazie al fatto che i personaggi, non essendo molti, vengono ben caratterizzati; anche se alcuni vengono usati più che altro come sfondo.
I disegni hanno ormai consolidati dell’autore che fanno assomigliare parecchi personaggi a quelli già visti in altre Opere (Jin sembra un misto fra Hyuga e Shingo Aoi di Captain Tsubasa), ma la maggior parte dei personaggi risultano “inediti”, e ciò aiuta nel leggere meglio il fumetto secondo me.
Tra i difetti, una trama davvero compressa a causa dei pochi capitoli, e ciò fa sembrare la storia a tratti forzata; alcuni personaggi seppur delineati poco approfonditi; e un finale decisamente scialbo anche se molto aperto, rispetto a quello di altre Opere lascia un po’ l’amaro in bocca; anche se nel complesso i due volumi sono davvero una buona lettura.