manga – ARE YOU ALICE? – di Ai Ninomiya, Ikumi Katagiri

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Scheda a cura di Sophitia.

SCHEDA

Titolo originale: Are You Alice? – (你是愛麗絲？)
Titolo internazionale: Are You Alice?
Autrici: Ai Ninomiya e Ikumi Katagiri
Genere: fantasy, avventura, mistero, horror, gioco mortale
Target: josei
Rating: consigliato ad un pubblico maturo
Anno di pubblicazione in Giappone: 2009
Casa Editrice giapponese: Ichijinsha (sulla rivista “Comic Zero Sum”)
Tratto: liberamente ispirato dal famoso romanzo “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll.
Volumi: 12 (concluso)

Titolo in Italia: Are You Alice?
Anno di pubblicazione in Italia: 2013 – 2021
Casa Editrice italiana: Goen
edizione con sovracopertina, a 5,95 euro
Traduzione: Sayaka Kozeki
Volumi: 12 (concluso)

TRAMA

Ennesimo fumetto tratto da “Alice nel Paese delle Meraviglie”, romanzo che ha ispirato tantissime opere postume. Ma con una piccola novità, la “Alice” di questo manga è un maschio, e il mondo che gli gravita attorno è misterioso e decisamente complesso.

Un ragazzo, senza nome e senza memoria, vaga per il Paese delle Meraviglie. Ad un certo punto incrocia un umano con le orecchie da gatto, che lo chiama “Alice”.
Nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa sta succedendo, che una ragazzina cerca di ucciderlo, urlando che vuole il suo nome. “Alice” viene salvato dal Cappellaio Matto, che sembra conoscerlo.
L’uomo lo porta al cospetto della Regina di Cuori, che in quel mondo detta legge, e tutti sono soggetti alla sua influenza. La regnante gli rivela che lui è la 89° aspirante Alice, e gli ordina di prendere parte ad un gioco, chiamato “Uccidi il Coniglio Bianco”. Le regole sono semplici, se riuscirà a scovare il Bianconiglio e ucciderlo, vincerà e diventare una “Alice” completa.
Alice riceve così una pistola, utile sia per stanare la sua preda, sia per difendersi dai “rimpianti” ovvero le precedenti candidate che, fallito il loro compito, vagano per il Paese delle Meraviglie attaccando chiunque stia tentando dove loro hanno fallito.
Il ragazzo accetta. Ma, più per vincere, perchè spera così di ricordare chi è, e come è finito in quell’incubo.