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A cura di Clemi

SCHEDA

Titolo originale: The Sky Crawlers – (Sukai Kurora – スカイ・クロラ)
Titolo internazionale: The Sky Crawlers
Genere: film d’animazione – azione, drammatico, fantascienza
Rating: consigliato ad un pubblico adulto
Durata: 122 minuti
Anno di uscita in Giappone: 2008, nei cinema
Tratto: dall’omonimo libro scritto da Hiroshi Mori, parte di una serie di cinque romanzi.

Regista: Mamoru Oshii
Sceneggiatura: Chihiro Ito
Character design: Tetsuya Nishio
Musiche: Kenji Kawai
Studio di animazione: Production IG

Titolo in Italia: The Sky Crawlers – I cavalieri del cielo
Anno di pubblicazione in Italia: 2010
Censura: no
Edizione italiana: in Dvd grazie a Dell’Angelo Pictures

TRAMA

La storia è ambientata in una realtà alternativa: un Paese genericamente europeo la cui campagna ricorda quella irlandese, mentre le città sono in stile mitteleuropeo e hanno scritte in polacco; un’epoca in cui convivono tecnologie e abbigliamento da Seconda Guerra Mondiale e moderni computer e televisioni.
La Confederazione Europea è in guerra (forse) con gli Stati Uniti, ma le operazioni militari sono state date in appalto a due grandi corporation, le quali si combattono esclusivamente con l’aeronautica utilizzando come piloti esseri umani creati artificialmente e mantenuti perennemente adolescenti, detti kildren, i quali non possono invecchiare ma possono morire in battaglia.

Il film inizia quando un nuovo pilota, Yuichi Kannami, arriva alla base militare periferica a cui è stato assegnato, per sostituire un pilota morto in circostanze che non gli vengono rivelate. Il comandante della base è una donna kildren, Suito Kusanagi, la quale, come Kannami intuisce, nasconde tragici segreti che verranno poi rivelati nel corso del film.
La vita alla base scorre tra lunghe ore di noia (unici divertimenti della zona sembrano essere una modesta tavola calda, e un bordello molto frequentato dai ragazzi) e improvvisi duelli aerei. Del resto, i kildren non sembrano avere paura di morire in battaglia, e accettano la loro condizione con una certa rassegnazione, senza porsi comunque troppe domande.
Il loro grande avversario è l’unico pilota adulto dei nemici, detto “Il Professore” (o “Maestro”, a seconda della traduzione), che nel film non appare mai, ma che ha con i kildren un rapporto particolare.

A un certo punto sembra che il comando abbia finalmente il progetto di lanciare una battaglia decisiva, e al tempo stesso Yuichi e Suito cercano una via d’uscita alla loro situazione senza sbocchi…
Attenzione: il film continua anche dopo i titoli di coda!

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CURIOSITA’

Premi vinti: premio per il Film Festival Digital Award alla 65a Mostra del Cinema di Venezia; premio della critica José Luis Guarner, miglior colonna sonora originale (di Kenji Kawai) e il premio per il miglior film fantastico dalla giuria Carnet Jove al Festival del Cinema della Catalogna di Sitges.

DOPPIATORI

PERSONAGGI
DOPPIATORI ORIGINALI
DOPPIATORI ITALIANI
YUICHI KANNAMI
Ryo Kase
David Chevalier
SUITO KUSANAGI
Rinko Kikuchi
Eleonora Reti
NAOFUMI TOKINO
Shosuke Tanihara
Flavio Aquilone
TOWA SASAKURA
Yoshiko Sakakibara
Rachele Paolelli
AIZU YUDAGAWA
Daisuke Hirakawa
Emiliano Coltorti
MIDORI MITSUYA
Chiaki Kuriyama
Valentina Mari
FUKO
Mabuki Ando
Domitilla D’Amico
KUSMI
Mako Hyodo
Selvaggia Quattrini

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RECENSIONI

2 Commenti
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TheBattlerGalu
TheBattlerGalu
Chunin
12 anni fa

Un film davvero bello, senza dubbio
Forse un pò….come dire?…complicato, forse?
O come detto qui sopra, ha un ritmo particolare che lo rende un pochino complicato da seguire, ma è comunque un bel film dove non manca qualche insegnamento, spicciolo o meno XD

Clemi
Clemi
Genin
12 anni fa

Penso sia giusto dire che questo non è un film facile, sia per il ritmo (volutamente) lento e i colori spenti, sia perché non ci sono personaggi in cui ci si possa identificare, sia, soprattutto, per il suo pessimismo senza scampo. Però è anche un film che obbliga lo spettatore a riflettere. Quello di Sky Crawlers infatti è un mondo immaginario, ma nenanche troppo, in cui le guerre vengono combattute da esseri umani artificiali, creati in laboratorio già adolescenti e destinati a vivere per poco. La guerra che i protagonisti combattono non ha altro scopo se non di tenere buoni i cittadini e ridurli a spettatori; i soldati devono essere sacrificabili, dato che non hanno una famiglia (non essendo né bambini né adulti); e però la guerra non deve costare troppo in tasse (infatti gli eroi combattono con aerei antiquati, e le loro basi sono tutte piuttosto vecchie e rugginose). Il limite del film è forse la sua voluta e ostentata freddezza, che può anche infastidire, nonostante non manchino i momenti di forte commozione. Dato che questa è una scelta di Mamoru Oshii, non va però giudicato un difetto: il film è così perché vuole essere così. Insomma, se siete in cerca di qualcosa di allegro lasciate perdere, ma questo rimane un film importante e molto originale anche nelle sue scelte stilistiche (vedi l’uso molto particolare del digitale).

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