anime – SHINIGAMI NO BALLAD (Momo, Girl God of Death) – di Tomomi Mochizuki
A cura di Lory-chan
SCHEDA
Titolo originale: Shinigami no Ballad – (しにがみのバラッド。)
Traduzione letterale: La ballata dello Shinigami
Titolo internazionale: Momo, Girl God of Death – Ballad of a Shinigami
Genere: serie tv – drammatico, psicologico, soprannaturale
Rating: pubblico maturo
Numero episodi: 6 (completa)
Anno di uscita in Giappone: 2006
Tratto: la serie è tratta da una serie di light novel di Hasegawa Keisuke
Director: Tomomi Mochizuki
Character design: Koy
Music: Nanakusa
Studios: Group TAC – Pony Canyon
In Italia: inedito
Reperibilità: tradotto in italiano amatorialmente da grazie al gruppo UMS Fansub.
Sigle:
Sigla iniziale
“No One” di Koy.
Sigla finale
“Withe Messanger” di Koy.
TRAMA
La piccola e candida Momo è una shinigami (dio della morte), che ha come compito quello di portare nell’aldilà le anime delle persone.
Tuttavia, Momo è soprattutto una ragazzina dolce e sensibile e, accompagnata dal partner Daniel (un gatto shinigami parlante), interferisce con le vite degli umani che porterà via, per far loro apprezzare il mondo prima di lasciarlo per sempre…
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DOPPIATORI
PERSONAGGI – DOPPIATORI ORIGINALI
Momo – Akiko Kobayashi
Daniel – Ai Shimizu
LINK inerenti alla serie
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– commento di Lory chan –
Non si può dire che il character desing sia dei più originali.
Occhioni che coprono metà viso, personaggi che si differenziano solamente per le pettinature… ma i vestiti sono fatti molto bene, soprattutto quello da gothic lolita di Momo.
Un anime molto breve, ma molto intenso.
I sei episodi di questo OAV sono da prendere come storie singole, con personaggi che cambiano di volta in volta, e che nella maggior parte dei casi non hanno nemmeno un legame tra loro.
Storie di dolore e di speranza, di buio, alla fine del quale si trova sempre una luce.
Momo è malinconica e dolce, ligia al dovere ma anche ai doveri del suo cuore, è impossibile non amarla; Daniel invece è adorabile, sempre con quell’aria strafottente e ingenua .
Una cosa che ho subito notato è che i protagonisti delle vicende sono sempre bambini o ragazzi, forse perché gli adulti, come viene mostrato in modo molto sottile nell’anime, non riescono a vedere la gioia delle piccole cose.
Molto belle le sigle, in particolare quella di testa.
Serie brevissima (6 episodi). Per nulla impegnativa, ma non per questo superficiale. Perfetta per essere vista nei ritagli di tempo e se non si sta cercando una serie movimentata.