anime – PLANETES – di Goro Taniguchi
Scheda a cura di Marichan.
SCHEDA
Titolo originale: Planetes
Traduzione letterale: il termine non solo significa “pianeti”, ma è anche la trascrizione del termine greco antico ΠΛΑΝΗΤΕΣ che significa “vagabondo”, scritto spesso anche PlanetES come riferimento all’ES dell’inconscio freudiano
Titolo internazionale: PlanetEs
Genere: serie tv – fantascienza, psicologico, sentimentale
Target: seinen
Rating: consigliato ad un pubblico maturo
Numero episodi: 26 (concluso)
Anno di uscita in Giappone: 2003
Tratto: dal manga “Planetes” di Makoto Yukimura
Director: Goro Taniguchi
Series composition: Ichiro Okouchi
Character design: Yuriko Chiba
Music: Kotaro Nakagawa
Studios: Sunrise
Titolo in Italia: Planetes
Anno di pubblicazione in Italia: 2006
Trasmissione tv: Rai4
Trasmissione tv online: Crunchyroll, solo sub ita
Censura: no
Edizione italiana: Beez Entertainment, in 6 dvd.
Sigle:
Sigla iniziale
“Dive in the Sky” di Mikio Sakai
Sigle finali
“Wonderful Life” di Mikio Sakai
“Planetes” di Hitomi (ep 26)
TRAMA
Siamo nel 2068. L’umanità è progredita, arrivando fino a colonizzare lo spazio, dove ci sono diverse risorse minerarie che porterebbero nuove energie sulla Terra. Le nazioni più ricche hanno costruito delle vere e proprie “basi spaziali”, delle città dove risiedono gli astronauti e tutti gli altri lavoratori, e i viaggi nello spazio sono diventati parte della vita quotidiana.
Ma con il moltiplicarsi delle costruzioni umane, sono arrivati anche i detriti spaziali: resti di macchinari che possono causare anche danni gravissimi, come quando una semplice vite colpisce una nave passeggeri, causandone l’esplosione e la morte di quasi tutti gli occupanti. Così è istituita la “Space Debris”, sezione di veri e propri “spazzini spaziali” incaricati di raccogliere i detriti.
Ai Tanabe inizia il suo primo giorno di lavoro alla base spaziale della Technora, ed è inviata proprio nella sezione Space Debris, chiamata però ironicamente da tutti “mezza sezione” e considerata piuttosto male dagli altri lavoratori della base. I colleghi di Ai sono tutte persone assai strambe, con storie e ambizioni molto varie. Specialmente Hachimaki, coprotagonista della serie, una persona molto diversa da Ai: tanto lui è cinico, interessato al denaro e irascibile, tanto lei è invece idealista, ingenua e dolce.
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EPISODI
Gli episodi sono 26:
Phase 1 – Fuori dall’Atmosfera
Phase 2 – Come in un sogno
Phase 3 – Orbita di ritorno
Phase 4 – Il Figlio di Papà
Phase 5 – In Viaggio verso la Luna
Phase 6 – Scoiattolo Lunare Volante
Phase 7 – La Ragazza extraterrestre
Phase 8 – Ritrovarsi
Phase 9 – Il Maestro
Phase 10 – Polvere di Stelle
Phase 11 – Linea di confine
Phase 12 – Un piccolo desiderio
Phase 13 – Vista con razzi
Phase 14 – Punto di svolta
Phase 15 – Il Segreto di Edelgard
Phase 16 – Accensione
Phase 17 – Un Uomo Fatto a Modo Suo
Phase 18 – Sezione Detriti, l’Ultimo Giorno
Phase 19 – I Finali Sono Sempre…
Phase 20 – Primi Passi
Phase 21 – Tandem Mirror
Phase 22 – Falsità
Phase 23 – L’Attacco
Phase 24 – Amore
Phase 25 – Sperduto
Phase 26 – Promesse
DOPPIATORI
Doppiaggio italiano: Raflesia
Direttore del doppiaggio: Stefania Patruno.
PERSONAGGI – DOPPIATORI ORIGINALI – DOPPIATORI ITALIANI
Hachirota “Hachimaki” Hoshino – Kazunari Tanaka – Lorenzo Scattorin
Ai Tanabe – Satsuki Yukino – Debora Magnaghi
Fee Carmichael – Ai Orikasa – Cinzia Massironi
Philip Myers – Aikou Ogata – Enrico Bertorelli
Eldegard Rivera – Maiko Itou – Daniela Fava
Yuri Mihairokoh – Takehito Koyasu Gianluca Iacono
Hakim Asheed – Ryûzaburô Ôtomo – Gabriele Calindri
Claire Rondo – Kumiko Watanabe – Daniela Cericola
Lucy Askam – Masayo Kurata – Jenny De Cesarei
Chenshin Kao – Nobuyuki Hiyama – Luca Bottale
Dorf Azalia – Ryo Kamon – Ivo De Palma
Nono – Satomi Koorogi – Giulia Franzoso
Arvind Ravy – Tetsuo Goto – Daniele Demma
Narratore – Kyoji Kobayashi – Mario Scarabelli
LINK inerenti alla serie
Materiale su “Planetes” presente sul sito:
Altre opere di Goro Taniguchi presenti sul sito:
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Anime davvero interessante e particolare che tratta un tema ancora più particolare ed originale, è incredibile che partendo da un tema tanto “banale” si riesca a creare un così bell’anime che sa comunque emozionarti e coinvolgerti.
L’azione inoltre non manca anche se inizialmente sembra un’opera tranquilla, e poi ci sono i personaggi, tutti particolari e tutti con le loro storie ed i loro problemi… ottime anche le musiche ovviamente.
Tutto sommato, davvero un ottimo anime che consiglio a tutti perché molto originale e particolare.
CHARACTER DESIGN
L’animazione dà il suo meglio nelle scene ambientate nello spazio, che sono commoventi. L’Universo appare affascinate, ma allo stesso tempo spaventoso nella sua immensità.
I personaggi sono disegnati in modo realistico, ben differenti l’un dall’altro, per forma del viso, occhi, naso…. Si riescono anche a identificare le varie etnie, e basta un’occhiata per capire da che parte del mondo proviene una persona.
In questo “Planetes” si contraddistingue da altri cartoni, dove invece tutti i personaggi hanno visi sono identici fra loro, se non si considerano i capelli e il colore degli occhi.
COMMENTO
“Planetes” è uno degli anime più belli che io abbia mai visto.
Eppure la prima volta che ne ho letto la trama, su carta, non mi aveva fatto una grande impressione. Non sono un’appassionata di fantascienza, e la storia di netturbini nello spazio, mi sembrava noiosa. Ma dopo aver visto per puro caso i primi episodi, ne sono rimasta così colpita che mi sono precipitata a recuperare i dvd dell’anime e i volumi del manga (che ho quasi consumato a forza di guardarli!).
In questa serie ci sono persone che conducono vite normali: si alzano, si recano al lavoro, vanno a bere con gli amici, s’innamorano, sognano, hanno ambizioni. Eppure attorno a loro c’è l’immenso spazio infinito, che non è fatto per accoglierli: così ci si ammala sia psicologicamente sia fisicamente, si ha nostalgia di casa o al contrario non si vorrebbe tornare mai più sulla terra.
Vicino a questa vita “banale”, e un inizio dell’anime quasi comico, s’insinueranno presto molte tematiche: la vita lavorativa della “mezza sezione” s’intersecherà presto con altre persone, prime tra tutti i terroristi che vedono nella conquista nello spazio non un’opportunità, ma solo uno sfruttamento da parte dei più ricchi di ciò che non andrebbe violato. Da gag divertenti si passa a interrogativi filosofici, in modo per nulla forzato, e anche la storia d’amore è trattata in modo dolce ma per niente “melenso”.
Ancora oggi, dopo l’ennesima visione, alcune scene riescono ancora a emozionarmi, come quella della stella cometa o alcune sequenze finali.
Il lato fantascientifico è trattato in modo molto realistico: niente esagerazioni, ma tecnologie che sono tuttora in uso o in corso di sviluppo (per esempio, ho scoperto che già ai giorni nostri i rifiuti cosmici sono un problema per le navicelle spaziali).
La colonna sonora è stata affidata a una vera orchestra, e si sente!
Belle le immagini della sigla iniziale, dove è riassunta, partendo dall’antichità, la storia della conquista dello spazio. Ma il mio brano preferito è “Planetes” cantata da Hitomi Kuroishi nell’ultimo episodio a mezza voce, quasi sussurrando, una canzone davvero intensa.
Ottima l’edizione italiana, e anche il doppiaggio mi è piaciuto molto. Dopo aver sentito anche la versione originale giapponese (ogni volta che compro un dvd di anime, dopo la visione in italiano scelgo sempre di vederlo anche in audio giapponese con sottotitoli in italiano, anche voi lo fate?) devo dire che, la voce del protagonista Hachimaki, mi piace più nella versione italiana, doppiata da Lorenzo Scattorin.
Ci sono numerose differenze tra anime e manga. La serie tv è più ampia, introducendo nuovi personaggi e nuove situazioni. Ma anche se la trama è così diversa, i due prodotti mantengono lo stesso spirito e le stesse tematiche, tanto che posso dire che sono due lati diversi della stessa medaglia.
Quest’anime mi è piaciuto così tanto, che consiglio a tutti di vederne almeno il primo episodio.