anime – MEDAROT (Metabots) – di Tensai Okamura
A cura di Marichan
SCHEDA
Titolo originale: Medarots
In Giappone viene anche chiamato “Medarotto”
Titolo internazionale: “Medarot” o “Metabots”.
Genere: serie tv – kodomo, mecha, tornei
Rating: adatto a tutti
Numero episodi: 52 (conclusa)
Anno di uscita in Giappone: 1997
Tratto: La saga di “Medarot” nasce con un videogames creato dalle compagnie Imagineer e Natsume, dove il giocatore controlla un robottino che deve combattere contro altri suoi simili, per diventare più forte. Dopo il discreto successo del gioco, vengono create le serie animate.
Director: Tensai Okamura
Series compositiom: Yousuke Nakagawa
Character design: Tokuyuki Matsutake
Mechanical Design: Hirofumi Suzuki
Music: Ryota Tezuka
Studios:
Titolo in Italia: Medarot
Anno di pubblicazione in Italia: 2001
Trasmissione in tv: Rai Due
Censura nella trasmissione televisiva: no (solo qualche nome cambiato)
Edizione italiana italiana: la serie in Italia non è mai uscita in dvd
Sigle:
sigla iinziale giapponese:
“Chie to Yuuki da! Medarot!” di Takeuchi Junko
sigla finale giapponese
“Yappari Kimi ga Suki!” di Sendai Eri
sigla italiana
“Medarot””scritta a cantata da Andrea Casamento
TRAMA
Siamo nel futuro, nell’anno 2122. Una notte, un uomo scappa con una misteriosa valigia in mano. Viene fermato da una banda di criminali, vestita in modo a dir poco buffo. Improvvisamente a salvarlo interviene un uomo mascherato; ma l’eroe in questione è anche un po’ sbadato; e lascia cadere in acqua il contenuto della valigetta…
Ikki, un bambino di 10 anni, un giorno acquista un Medarot, un piccolo robot da combattimento molto in voga tra i ragazzini della sua città.
Quello che sceglie è del tipo “coleottero”; giallo e veloce, di nome Meta Bee. Tutti i robottini hanno un aspetto grazioso, una intelligenza artificiale e possono essere anche potenziati grazie a nuovi pezzi meccanici, da comprare a parte o vincere nelle sfide.
Peccato che il nuovo acquisto di Ikki non sia molto entusiasta del suo nuovo padrone, dopo che il ragazzino lo ha risvegliato inserendo il Medal (una specie di “piastrina” che è il vero e proprio cervello del robots; quella di Ikki è stata trovata da lui per caso sulla riva di un fiume…) esso si rifiuti addirittura di collaborare con lui!
Non mancheranno gare con gli amici e compagni di scuola, e una banda di cattivi dalle intenzioni misteriose!
Ma quali saranno le origini e il vero motivo per cui sono stati creati i Medarot?
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DOPPIATORI
PERSONAGGI – DOPPIATORI ORIGINALI – DOPPIATORI ITALIANI
Ikki Tenryo – Michiru Yamazaki – Leonardo Graziano
Meta Bee – Junko Takeuchi – Daniele Raffaeli
Erika – Eri Sendai – Monica Vulcano
Koji – Hiroshi Kiyomizu – Alessio De Filippis
Karin – Maaya Sakamoto – Gemma Donati
Dr. Refree – Ren Tamura – Michele Kalamera
Dott. Aki – Chieko Higuchi – Valerio Ruggeri
Samantha – Ryo Naitou – Domitilla D’Amico
Voce Narrante – Flavio De Flaviis
OPERE RELATIVE
Anime
– Medarot Damashii – serie tv – sequel (inedito in Italia)
LINK relativi all’opera
Materiale su “Medarot” presente sul sito:
Altre opere di Tensai Okamura presenti sul sito:
- Ao no Exorcist serie tv, anime
- Darker than Black: Kuro no Keiyakusha serie tv, anime
- Kuromukuro serie tv, anime
- Naruto the Movie: la Primavera nel paese della neve film, anime
- The Seven Deadly Sins serie tv, anime
- Wolf’s Rain serie tv, anime
Guardai questo anime la prima volta che venne trasmesso in Italia, assieme ad un bambino di 4 anni che all’epoca era davvero appassionato di questo cartone. Talmente tanto che si fece comprare anche un piccolo Meta Bee dalla madre.
Ora il bambino è cresciuto ed è passato a Dragon Ball e a farsi comprare i giocattoli di Goku; ma tiene sempre da parte in camera sua il modellino di Meta Bee.
Dopo aver avuto modo di vedere la versione giapponese, devo dire che l’edizione italiana è stata fatta benissimo: i dialoghi seguono fedelmente quelli originali, e le voci dei doppiatori sono ben azzeccate e in linea con quelle giapponesi.
Inoltre in Italia spesso gli anime per i bambini vengono “occidentalizzati”, con cambi di nome, di dialoghi e di tutto ciò che riguarda la cultura orientale. Non è il caso di Medarot, che mantiene quasi tutti i nomi originali e addirittura si sente qualche termine giapponese come “shogun”! Ottimo!
La serie è palesemente ispirata ai pokemon: sia per quanto riguarda i personaggi e per l’evoluzione dei robot che ricorda molto quella dei pocket monster.
Nonostante la mancanza di originalità, la trama risulta simpatica da seguire (grazie ai personaggi molto buffi, come si vede già dalla sigla iniziale!), tutto sommato alcune puntate lasciano spazio allo sorpresa e il finale è assolutamente delizioso!
In conclusione, si tratta di un anime ottimo per i bambini e per chi è appassionato del genere!
Medarot è sconsigliato solo a chi non può soffrire i Pokemon e similari.
Speriamo che prima o poi arrivi in Italia la seconda serie; anche se non sono più una bambina… la guarderei molto volentieri!