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Scheda a cura di Marichan.

SCHEDA

Titolo originale: Maho no Star Magical Emi
Titolo internazionale: Magical Star Magical Emi
Genere: serie tv – majokko (magia)
Rating: shoujo
Rating: adatto a tutti
Numero episodi: 38 (concluso)
Anno di uscita in Giappone: 1985
Rete tv giapponese: Nippon Tv

Regista: Takashi Anno
Sceneggiatura: Junki Takegami, Mie Hirano, Yumiko Tsukamoto
Character design: Kouji Motoyama, Yoshiyuki Kishi
Musiche: Keiichi Oku
Studio di animazione: Studio Pierrot

Titolo in Italia: Magica Emi
Anno di pubblicazione in Italia: 1986
Trasmissione in tv: trasmesso per la prima volta da Italia Uno. Replicato più volte sulle reti mediaset
Censura nella trasmissione televisiva: no (nomi a parte)
Edizione italiana: pubblicato in dvd dalla Yamato Video. La serie tv è edita in 2 Box da 2 Dvd ciascuno con tutta la serie

Sigle:

Opening giapponese:
“Fushigi-Iro Hapiness” di Obata Youko
Ending giapponese:
“Anata Dake Dreaming” di Obata Youko

Sigla italiana:
“Magica Magica Emi” di Cristina D’Avena

TRAMA

Mai è una bambina di 10 anni che da grande sogna di fare la prestigiatrice, diventando famosa come il suo idolo Emily Howell, di cui ha anche il poster in camera. E’ un desiderio che Mai ha anche grazie ai suoi nonni, che gestiscono un gruppo di maghi chiamato “Magical Art”, che si esibisce in giro sperando di diventare sempre più noti.
Proprio a casa dei nonni, Mai trova per caso uno specchio a forma di cuore. Da questo specchio ne esce… un folletto! Moko, questo il suo nome, è un essere fatto di luce, così intenso da far male agli occhi degli esseri umani. Perciò, per comunicare con la bambina, Moko entra nel pelouches di uno scoiattolo volante, e poi conferisce a Mai un braccialetto con poteri magici!
La bambina usa i suoi nuovi poteri per trasformarsi in una maga bravissima e adulta, nasce così Magica Emi!
Per caso, Emi prenderà parte ad uno degli spettacoli di Magical Art, dove verrà notata da un produttore televisivo, che colpito dalla sua bravura, vorrà portarla in televisione.
Comincia così la doppia vita di Mai, da bambina a star della tv. Ma tutto questo quanto durerà?
Gira e spera, il desiderio si avvera!

IMMAGINI clicca per ingrandire

DOPPIATORI

Personaggio nome originale (Nome italiano) – Doppiatore italiano
Mai Kazuki/ Magical Emi – Alessandra Karpoff
Misaki Kazuki (Giuppi) – Debora Magnaghi
Yōko Kazuki (Annie) – Lella Costa
Junichi Kazuki (Enrico) – Gianfranco Gamba
Haruko Nakamori (nonna Fiorella) – Angela Cicorella
Yōsuke Nakamori (nonno Giovanni) – Riccardo Mantani
Hirota Yukiko (Stella) – Patrizia Salmoiraghi
Susumu Shiozawa (Daniele) – Donato Sbodio
Akira Matsuo (Gennaro) – Diego Sabre
Shō Yūki (Ronni) – Ivo De Palma
Shigeru Koganei (Bartolomeo) – Vittorio Bestoso
Kokubunji Madoka (Pellecchia) – Federico Danti
Topo (Moko) – Pietro Ubaldi

LINK relativi all’opera

Materiale su “Magica Emi” presente sul sito:

Altre opere di Takashi Anno presenti sul sito:

RECENSIONI

1 Commento
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Carlo_Manigoldo
Jonin
10 mesi fa

Attenzione: SPOILER

Ho scelto Magica Emi come recensione di ritorno post-COVID (e altre cose ;-) ) per un motivo molto semplice: ho iniziato a dilettarmi nell’arte dei giochi di prestigio.
Questa scelta ha fatto sì che valutassi in modo differente (non solo da adulto, ma anche da prestigiatore) la scelta finale di Mei. quella della famosa scena in cui lei sorriendo dice “Rinuncio ai miei poteri”.
Mei ha sempre avuto il sogno di essere come il suo idolo Emily (questa Houdinì del mondo di Magica Emi) al punto che quando si trasforma non solo le assomiglia non solo nel nome, ma anche abbastanza nel fisico (praticamente solo i capelli sono diversi). La vede come un’ideale, talmente brava che potrebbe essere una maga vera e non un’illusionista.
Solo dopo aver visto i video di Emily da bambina, una Emily che (esattamente come Mei) sbaglia il trucco della manipolazione delle palline (che a Emi invece riesce senza problemi), Mei capisce veramente come nella vita di un mago sia importante l’allenamento, anche dei più grandi (Silvan continua ad allenarsi tre ore al giorno da quel che so).
Certo, è triste che avendo scelto la rinuncia dei poteri [forse per non cadere in tentazione?] Moko (cambiamento di nome che approvo, contando che ha la forma di scoiattolo) non possa rimanere e se ne vada lasciandoci con una triste scena e chiudendo l’anime con quel Moko, perchè non mi hai detto addio?

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