manga – B’TX – di Masami Kurumada
A cura di Wizard09
SCHEDA
Titolo originale: B’t X
Titolo internazionale: B’t X
Autore: Masami Kurumada
Genere: shounen – avventura, azione, fantascienza
Anno e Casa Editrice giapponese: Kadokawa Shoten
– Pubblicazione sulla rivista Shonen Ace, dal 1994 al 2000 (conclusa).
– Edizione A comics in volumetto, dal 10 Marzo 1995 al 6 Dicembre 2001
Volumi: 16 volumi (concluso)
Titolo in Italia: B’t X – Neo Mechanical Romance
Anno e Casa Editrice italiana: Star Comics
– Pubblicato sulla collana Kappa Extra i primi 9 volumi dal 1998 al 2001 (conclusa)
– Pubblicato sulla collana Turn Over gli ultimi 7 volumi dal 2001 al 2003 (conclusa)
Volumi: 16 (concluso)
TRAMA
Teppei e Kotaro Takamiya sono due fratelli orfani molto legati fra loro, che vivono sull’isola di Kamui in Giappone come guardiani di una fattoria.
Kotaro pur avendo 11 anni è dotato di una intelligenza letteralmente fuori dal comune e riceve una borsa di studio per una prestigiosa università di Berlino. Teppei piange disperato per la partenza del fratello, ma quest’ultimo lo rassicura e lo incoraggia a diventare un “uomo che brilla di luce propria”.
Passano 5 anni e Kotaro è diventano un alto luminare della robotica sul punto di riuscire a costruire un robot in grado di pensare come un essere umano. Raggiunto il fratello a Pechino alla rassegna della robotica “Mechatopia”, Teppei salva il fratello che stava per essere rapito da un robot dell’Impero Meccanico, una organizzazione segreta che mira alla conquista del mondo e che rapisce i migliori scienziati del mondo per farli lavorare a proprio servizio. Il ragazzo dimostra di essere fin troppo informato sul nemico e preparato al combattimento per essersi occupato solo di animali.
Ma l’impero meccanico non si da per vinto e riesce a rapire Kotaro al prezzo della vita di 10.000 persone. Nell’inseguimento, Teppei cade su un mucchio di rottami fuori dalla torre centrale dell’Area, sede dell’Impero Meccanico.
Il suo sangue filtrato fra i rottami risveglia il leggendario B’t X , una creatura cibernetica con le sembianze del leggendario Kirin…
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CURIOSITA’
I B’t non sono dei comuni robot, ma veri e propri esseri viventi cibernetici con le sembianze di una creatura mitologica, dotati di un cervello proprio e addirittura di un sesso. Il B’t sfodera le sue vere capacità se viene cavalcato dal suo donatore. Infatti anche i B’t hanno un cuore che pulsa il sangue di chi glielo dona ed è che a lui che va la sua fedeltà.
ATTENZIONE possibili spoiler!
OPERE RELATIVE
Anime
– B’t X – Serie TV di 25 episodi trasmessi in Giappone fra il 6 Aprile e il 21 Settembre 1996 (conclusa)
– B’t X Neo – OVA di 14 episodi rilasciati in Giappone dal 21 Agosto del 1997 (conclusa)
LINK inerenti alla serie
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RECENSIONI
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Nonostante sia stato accusato di scarsa originalità e di troppa somiglianza con il fratello maggiore “Saint Seiya”, io trovo che B’t X sia in realtà molto diverso da quest’ultimo. Ok, è vero che lo stile di disegno è molto simile e non è il massimo come lo era d’altronde per Saint Seiya, ma i B’t sono disegnati benissimo e incarnano dinamicità e lo splendore della tecnologia con il fascino delle creature mitologiche.
B’tX non è solo una storia di combattimenti, è una storia di molti drammi che si intrecciano, di persone che hanno abbandonato la loro umanità poiché ferite irrimediabilmente nello spirito e nei sentimenti diventando loro stessi delle macchine. I combattimenti sono portati sul ragionamento e sulla riflessione (eccetto Teppei, che si getta a capofitto sugli avversari impulsivamente) dove piú che un confronto fisico, si ha un confronto di intelligenze, esperienze e di sentimenti; di conflitto fra uomo e macchina.
Un’altra differenza importante è sicuramente il fatto che in questo manga spesso e volentieri viene condannata la mentalità dell’uomo a pensare e ad agire come delle macchine. Trovo bellissimo l’esempio del confronto fra Kotaro Takamiya e l’Imperatore Meccanico, dove quest’ultimo da sempre definitosi un dio onnisciente e onnipotente; sapeva rispondere si, ai quesiti fondamentali dell’uomo ma solo in termini di formule e simboli numerici, lasciando intravedere in esso la pateticità e la miseria dell’Imperatore che non rappresentano certo lo splendore di una divinità. L’autore vuole anche esprimere l’immenso valore che ha la vita umana e i sentimenti che nessuna macchina o computer per quanto sofisticato, può riprodurre. La vita è una sola e preziosissima proprio perché è unica e spesso e volentieri noi uomini ce ne dimentichiamo.
B’t X è certamente un manga che merita di essere letto e mi sento veramente di consigliarlo. Purtroppo lo scarso successo di questa serie in Italia è dovuto principalmente alla trasposizione animata, che anche in Giappone non é stata molto apprezzata, all’adattamento italiano che come al solito cerca di proporre un prodotto non adatto al target dei telespettatori e forse alle troppe aspettative se si pensa a un confronto con l’opera che ha reso famoso Kurumada.