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Scheda a cura di Seb.

SCHEDA

Titolo originale: Bouken Ou Beet – (冒険王ビィト)
Traduzione letterale: Le avventure del re Beet
Titolo internazionale: Beet the Vandel Buster
Autori: sceneggiatura di Riku Sanjo e illustrazioni di Koji Inada.
Genere: avventura, azione, combattimenti, fantasy
Target: shounen
Anno di pubblicazione in Giappone: 2002 – 2007 per i primi 12 volumi; dopo una lunga pausa nel 2016 il fumetto riprende dal 13 volume in poi.
Casa Editrice giapponese: Shueisha
Volumi: 16 (in corso)

Titolo in Italia: Beet – Vandel Buster
Anno di pubblicazione in Italia: 2007 – 2008?
Casa Editrice italiana: Star Comics
Volumi: 12 (in corso?)

TRAMA

In un’epoca oscura e tenebrosa, detta “Era delle Tenebre”, nasce e cresce il nostro piccolo eroe, Beet, in un mondo costellato di demoni, i Vandel (il nome proviene dall‘unione di “vampire” e “devil”), e i Buster, i cacciatori.
Essi, per annientare i Vandel, usano mosse particolari, colpi divini e armi portentose, le Saiga, armi estraibili dal corpo, che sono l’essenza stessa del Buster, infatti ognuno ha la propria.
Beet cresce seguendo le orme di 5 grandi Buster del suo villaggio, il Gruppo di Zenon. Mentre questi affrontano un demone fortissimo, Beet viene catturato e ucciso. Per rimediare a questo tragico evento, gli eroi convogliano tutte le loro energie rimanenti nel ragazzino per poterlo guarire. Così Beet acquisì non soltanto la vita, ma anche le Saiga di tutto il gruppo. Cosa alquanto strana dal momento che ogni persona ha una Saiga soltanto all’interno del proprio corpo.
Così cominciò il viaggio di Beet da vero Buster, alla ricerca continua di nuove avventure e nuovi Vandel, sempre più forti da sfidare e distruggere…

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OPERE RELATIVE

Anime
1 – Bouken Ou Beet – serie tv
2 – Bouken Ou Beet Excellion – serie tv

LINK inerenti alla serie

Altre opere di Riku Sanjo e Koji Inada presenti sul sito:

RECENSIONI

1 Commento
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Marichan
Staff
Kage
12 anni fa

– Commento di SEB –

Qui non mi divagherò troppo, non ho alcuna intenzione di fuorviare le vostre idee ancor prima d’aver sfogliato le prime pagine.

Si vede decisamente lo stile privo d’esperienza degli autori, i disegni sono grezzi e comuni. Ma forse è proprio questo stile poco sviluppato a poterlo portare agli archetipi del manga, nonostante sia scritto sulla falsa riga di “Dai – la grande avventura” (“Dragon Quest”).

Questo manga nasce sull’onda del successo di titoli alla “Dragon Ball”, da provare solo se vi piace il genere.

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