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Scheda a cura di Marichan.

SCHEDA

Titolo originale: Initial D – (頭文字D)
Titolo internazionale: Initial D
Autore: Shuichi Shigeno
Genere: azione, drammatico, sportivo (automobilismo, street racing, corse illegali)
Target: seinen
Rating: consigliato ad un pubblico maturo
Anno di pubblicazione in Giappone: 1995 – 2013
Casa Editrice giapponese: Kodansha
Rivista: Young Magazine
Volumi: 48 (concluso) – ristampato poi nel 2020 in 24 volumi (concluso)

Titolo in Italia: Initial D
Anno di pubblicazione in Italia: 2023 – in corso
Casa Editrice italiana: JPop
edizione deluxe a 12,90 €
Traduzione: Alessandro Colombo
Volumi: 11 (in corso)

TRAMA

Distretto di Gunma, fine anni ’90. Sulle tortuose strade del Monte Akina, corrono di notte i membri di una banda chiamata “Akina Speed Stars”, che si sfidano a bordo di auto sportive modificate. Ogni giorno però, all’alba, spunta una vecchia Toyota Trueno Apex, di colore bianco, che supera agilmente e velocemente tutte le insidiose curve della montagna, tra l’ammirazione di chi la vede. L’auto è di Bunta Fujiwara, proprietario di un negozio di tofu nella vicina cittadina, ed ex-corridore.
Ma nessuno sa che al volante non c’è Bunta, ma suo figlio Takumi, un ragazzo di 18 molto bravo alla guida, ma disinteressato dal mondo delle corse, che si mette in auto solo perchè costretto dal padre a fare delle consegne. Takumi sembra sempre freddo e distante, ma a volte ha degli scatti di ira e di sentimenti forti: come quando un compagno si è messo a parlare in modo volgare della ragazza di cui era innamorato, ha reagito prendendolo a pugni.
L’atteggiamento di Takumi fa però arrabbiare i suoi amici – Itsuki, Kenjii e Iketani – che lavorano con lui in un distributore dopo la scuola, interessati al Racing e tuning, e desiderosi di comprare un’auto sportiva tutta loro.
Un giorno gli Akina Speed Stars vengono sfidati dagli “Akagi Redsuns”, e i ragazzi si rendono subito conto che i rivali sono molto più forti di loro. In cerca di aiuto, vanno da Bunta, chiedendogli di correre per loro. Ma il padre riesce, con un trucco, a far partecipare invece l’ignaro Takumi…

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CURIOSITA’

– “Initial D” è famosissimo in Giappone.
– Oltre agli anime e film live, sono stati tratti anche una serie di Videogiochi
– Il manga, e di conseguenza anche l’anime, è stato revisionato da Keiichi Tsuchiya (pilota professionista giapponese di Drifting), questo spiega l’accuratezza dei dettagli e i tecnicismi utilizzati dai personaggi.
– La vettura del protagonista, Takumi Fujiwara, è una Toyota Sprinter Trueno AE86. Tutte le automobili della serie esistono anche nella realtà.
– La colonna sonora della serie animata (ma anche dei videogiochi) è di genere Eurobeat, di produzione italiana (per informazioni https://it.wikipedia.org/wiki/Eurobeat)
– La storia è ambientata nella Prefettura di Gunma, realmente esistente in Giappone; e la maggioranza delle corse sono sulle strade dei monti della regione (più raramente le auto si sfidano in città)

OPERE RELATIVE

Anime
– “Initial D: First Stage” serie tv di 26 episodi
– “Initial D: Second Stage” serie tv di 13 episodi
– “Initial D: Third Stage” film d’animazione di 114 minuti
– “Initial D: Fourth Stage” serie tv di 24 episodi
– “Initial D: Fifth Stage” serie tv di 14 episodi
– “Initial D: Final Stage” serie tv di 4 episodi
– “Initial D: Battle Stages OAV, 2 episodi
– “Initial D: Extra Stage” OAV, 2 episodi
– “New Initial D the Movie – Legend 1: Awakening” film d’animazione
– “New Initial D the Movie – Legend 2: Racer” film d’animazione
– “New Initial D the Movie – Legend 3: Dream” film d’animazione

Live Action
– “Initial D” film live

Materiale su “Initial D” presente sul sito:

RECENSIONI

1 Commento
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Haruka
Chunin
1 anno fa

Sentimenti misti. Delle serie tv di Initial D ricordo soprattutto la colonna sonora, fantastica (e consigliata da sentire anche senza aver visto l’anime) che mi riporta alla giovinezza in motorino. Ho comprato il manga in italiano senza aspettarmi nulla, al buio, e cosa dire? Mi ha colpito il disegno delle auto e delle corse, particolarmente curato, come se macchine e velocità siano le vere protagoniste (e forse è così) mentre di contro i disegni degli umani è come abbozzato, non bellissimo da vedere. La trama non è particolarmente originale, ciò che intrattiene sono i duelli e sfide all’ultima curva, più che la storia.
Manga raccomandato per gli appassionati di automobili, e per i curiosi dei riferimenti della cultura pop a questa storia.

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