manga – IL MARITO DI MIO FRATELLO – di Gengoroh Tagame
Scheda a cura di Wizard09.
SCHEDA
Titolo originale: Otouto no Otto – (弟の夫)
Titolo internazionale: My brother’s husband
Autore: Gengoroh Tagame
Genere: slice of life, lgbt+
Target: seinen
Rating: consigliato ad un pubblico maturo, o sotto la supervisione di un adulto
Anno di pubblicazione in Giappone: dal novembre 2014 a maggio 2017
Casa Editrice giapponese: Futabasha
Rivista: Gekkan Action
Volumi: 4 (concluso)
Titolo in Italia: Il marito di mio fratello
Casa editrice italiana: Planet Manga
volumi di 400 pagina, edizione con sovracopertina, a 14,90 €
Traduzione: Simona Stanzani
Pubblicazione in Italia: Dal novembre 2017 a febbraio 2018 in una edizione di 2 volumi (completa). Disponibile, oltre ai volumi singoli, anche il cofanetto con l’opera completa.
TRAMA
Yaichi è un padre single, che vive con la figlia Kana in un tranquillo quartiere di periferia in Giappone. Un giorno riceve una inaspettata visita dal Canada: Mike il marito di suo fratello Ryoji, prematuramente scomparso il mese prima. Il cognato ha infatti viaggiato fino in Giappone per conoscere il paese e la famiglia del suo defunto marito, come si erano promessi prima del tragico evento.
Kana è molto affascinata da questo zio canadese, mentre suo padre nasconde a fatica il proprio imbarazzo verso l’omosessualità dell’ospite. Ma nonostante i pregiudizi e i disagi di Yaichi, la convivenza con Mike si trasforma inaspettatamente in un’occasione di crescita.
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OPERE RELATIVE
Live action
– Dal manga è stata tratta una miniserie live-action di tre episodi, trasmessi nel marzo 2018 su NHK BS Premium.
“Il marito di mio fratello” è a mio parere un manga che meriterebbe sicuramente di essere letto anche in un contesto scolastico e famigliare. Gli argomenti trattati in questi due corposi volumi toccano da vicino la difficile tematica dell’omosessualità in un paese come il Giappone.
Sì esatto, nel “paese del sol levante” la situazione reale non è cosí dissimile dall’Italia.
Gengoroh Tagame é famoso per le sue storie omoerotiche e pornografiche dove la sottomissione è uno dei temi predominanti. Questa volta peró ha voluto proporre qualcosa di molto piú profondo e personale, che potesse affrontare l’argomento seriamente e senza tutte le dinamiche (a volte assurde e malate) tipiche del genere “Boy’s Love”.
Come reagireste se un giorno arrivasse di fronte a voi il marito di vostro fratello? Bè, per Yaichi, che vive in un paese come il Giappone, dove l’omosessualità è un tabú ed è vista come una cosa inusuale, da nascondere e non affrontare, sicuramente è un bello scossone. L’arrivo di Mike è palesemente non gradito e lo porterà ad agire e pensare in base a preconcetti e luoghi comuni.
Ma grazie ad un brillante escamotage narrativo, vale a dire il personaggio di Kana, la distanza fra i due è destinata ad accorciarsi quasi da subito. Grazie alle sue domande spontanee e un po’ invadenti, tutti noi padre compreso, riusciamo ad avere quelle informazioni essenziali per capire la situazione. Il modo della bambina di rispondere a tutte quelle novità, permettono a Yaichi di ragionare non solo su se stesso, ma anche come si fosse sentito il fratello a suo tempo, come reagirebbe un genitore di un ipotetico figlio gay, i sentimenti di questo ragazzo, e come potrebbe trovarsi in società… una società che ragiona come prima ragionava lui. Attraverso poi varie situazioni si emergeranno anche temi come la solitudine, l’emarginazione, la vergogna, il pregiudizio e il coming out.
Mike ci intratterrà fra un capitolo e l’altro con delle simpatiche lezioni di cultura gay. Lo scopo è spiegare in maniera semplice la storia in sintesi della comunità LGBT: l’origine del gay-pride, il perché si usa la bandiera arcobaleno, il significato triangolo rosa, e altro ancora.
Ma quindi è un’opera destinata solo a lettori LGBT? Assolutamente no! Secondo me “Il marito di mio fratello” è e deve essere alla portata di tutti. Io stesso lo prestai ad un mio amico “etero” e gli piacque molto; la storia, le tematiche, le riflessioni che fa fare, non annoia e si traggono insegnamenti importanti. Se fosse un prodotto di nicchia, sarebbe impossibile coinvolgere e sensibilizzare i lettori che non conoscono questa realtà. Le tematiche sono vere, attuali e al centro anche di violente discussioni. Ci sono addirittura persone che si suicidano per i maltrattamenti e le emarginazioni subite. Sono cose che capitano davvero e fanno parte della vita di molti omosessuali.
In conclusione: trovo che “Il marito di mio fratello” possa diventare per il lettore quello che Kana è stata per Yaichi e Mike, un ottimo punto d’incontro e un ottimo spunto di riflessione.