leggende orientali – LA SCIMMIA SUN WU KUNG (SON GOKU)
Leggenda dalla Cina
A cura di Sori
NOTA: la leggenda nasce in Cina, ma è molto diffusa in tutto l’Oriente. Solo che i nomi cambiano da uno stato all’altro. Per esempio, “Su Wu Kung” è diventato “Son Goku” in Giappone; “Son Ogong” in Corea; “Ton Ngộ Không” in Vietnam.
Esistono anche più versioni della favola.
La storia viene anche chiamata “Saiyuki” ovvero “Viaggio in Occidente”; ed è stata ripresa in tantissimi anime e manga.
LA SCIMMIA SUN WU KUNG (SON GOKU)
Nel lontano Oriente, in mezzo al grande mare, c’è un’ isola che si chiama “Monte dei fiori e dei frutti”. Su questo monte c’era un’alta scogliera. Questa aveva raccolto in sé fin dall’inizio del mondo la misteriosa energia di tutti i semi di cielo e terra, sole e luna. La sua forza vitale e riproduttiva era quindi davvero eccezionale. Un giorno scoppiò, generando un uovo di pietra tondo come una palla. Da questo uovo nacque, per magia, una scimmia di pietra, che cascava da tutte le parti finché pian piano non imparò a camminare e a saltare. Dai suoi occhi si irradiavano due raggi dorati che salivano fino al più alto castello del cielo, tanto che il sovrano del cielo si spaventò. Inviò i due dei Occhiolungo e Orecchiofino a vedere cosa stesse succedendo. I due dei riferirono “I raggi provengono dall’occhio della scimmia di pietra generata dalla pietra incantata: non c’è motivo di essere inquieti.”
Pian piano la scimmia crebbe; correva e saltava dappertutto, beveva dalle fonti delle valli e mangiava fiori e frutti, trascorrendo il suo tempo in un gioco senza fine.
Un giorno d’estate, mentre cercava il fresco con le altre scimmie dell’isola, si trovarono a fare il bagno in una valle. Scorsero una cascata che scendeva a precipizio da un’alta roccia. Le scimmie si dissero “chi riesce a passare sotto l’acqua senza farsi male sarà il nostro re”. La scimmia di pietra fece un salto di gioia e disse “Vado io” .Poi chiuse gli occhi, si piegò e saltò nel fragore delle acque spumeggianti. Quando riaprì gli occhi vide un ponte di pietra che la cascata separava a mò di tenda dal mondo di fuori. Il ponte conduceva a un castello in una caverna, pulito e spazioso. All’ingresso c’era una lapide con su scritto “Questo è il cielo della caverna, dietro la cortina d’acqua sul Monte santo dei fiori e dei frutti”. Felicissima, la scimmia attraversò di nuovo le acque e raccontò alle altre scimmie cosa aveva trovato. Le sue compagne ne furono liete e pregarono la scimmia di pietra di portarle con sé . Così tutto il branco attraversò la cascata sul ponte di pietra, e insieme entrarono nel castello della caverna, dove si trovarono pentole e focolare, tazze e scodelle in abbondanza. Però era tutto di pietra. Le altre scimmie decisero che la scimmia di pietra sarebbe stata il loro re: il bel re delle scimmie. Quella nominò i cercopitechi, i babbuini e le altre scimmie funzionari e consiglieri, servi e aiutanti, e insieme se ne vivevano beate sulla montagna, ritirandosi di notte nel loro castello della caverna. Si tenevano lontane da uccelli e animali, e il re godeva della massima beatitudine.
Un giorno il re era seduto a mangiare allegramente con le sue scimmie quando scoppiò in un gran pianto. Spaventate, le scimmie gli chiesero il motivo di tanta tristezza in quell’atmosfera così allegra. Il re disse “è vero che siamo libere dalla legge e dal diritto degli uomini, è vero che uccelli e animali non osano avvicinarcisi, ma pian piano diventiamo vecchi e deboli e un giorno verrà l’ora della morte a portarci via. In un batter d’occhio ce ne andremo senza poter più tornare!. All’udire le sue parole, le scimmie si nascosero la faccia tra le mani e scoppiarono in singhiozzi. Si fece allora avanti una vecchia scimmia che disse con vice forte e chiara “Il fatto che voi ,o re, indugiate su questi pensieri, dimostra che in voi si è svegliato il desiderio di cercare la verità. Tra tutti gli esseri viventi, soltanto tre categorie possono sfuggire al potere della morte: i Buddha, gli spiriti beati e gli dei. Chi raggiunge uno di questi tre livelli sfugge alla ruota della reincarnazione e vive tanto quanto il cielo”. Il re delle scimmie domandò “Dove vivono costoro?”. La vecchia scimmia rispose “Vivono nelle caverne e nelle montagne sacre nel gran mondo degli uomini”. Il re delle scimmie ne fu rincuorato e dichiarò alle sue scimmie che voleva mettersi alla ricerca degli dei e spiriti santi per imparare da loro la via dell’immortalità. Le scimmie andarono a prendere pesche e altri frutti e vino dolce per celebrare un banchetto d’addio e brindarono ancora una volta tutte assieme.
La mattina dopo, il bel re delle scimmie si alzò di buon’ora, si preparò una zattera coi tronchi di vecchi pini e prese un ramo di bambù da usare come remo. Tutto solo salì sulla sua zattera e prese a remare per il gran mare. Vento e onde gli furono favorevoli e giunse in Asia. Là, scese a terra. Incontrò sulla riva un uomo che pescava. Gli andò vicino e gli assestò un tale colpo da farlo stramazzare al suolo; gli tolse i vestiti e li indossò. Poi si mise in cammino e visitò tutti i luoghi più famosi, andò per i mercati, nelle città popolose, apprese le regole della decenza, imparò a parlare e a comportarsi come una persona colta. Eppure nel suo cuore desiderava soltanto avvicinarsi alle dottrine del Buddha, dei beati e degli dei santi. Ma la gente di quel paese pensava solo a onori e ricchezza. A nessuno interessava la verità. Egli continuò quindi a girovagare e, senza sembrare, trascorse nove anni. Giunse allora sulla riva del mare d’occidente e guinse nella terra d’occidente. Lasciò la zattera in mare e scese a riva. Cercava ormai da molti giorni quando d’un tratto scorse un’alta montagna con valli silenziose e profonde. Il re delle scimmie vi salì e udì nel bosco il canto di un uomo e quel canto gli parve una melodia di spiriti beati. Si spinse subito nel bosco per vedere chi fosse. Incontrò un tagliaboschi intento a lavorare. Il re delle scimmie gli si inchinò davanti e disse “Venerabile e divino maestro, mi prostro in preghiera davanti a voi” il tagliaboschi rispose “Sono un semplice lavoratore; perché mi chiami divino maestro?”
“Se non sei un dio beato” rispose il re delle scimmie “perché canti questa melodia divina?”. Il taglialegna disse sorridendo “Te ne intendi di musica. Cantavo proprio una canzone che mi ha insegnato un santo.”
“Se sei amico di un santo” intervenne il re delle scimmie “questo non vivrà tanto lontano da qui. Ti prego, mostrami dove abita!”. Il taglialegna rispose “non è lontano! Non è lontano! Questa montagna si chiama Montagna del cuore. Vi si torva una caverna in cui abita un santo che si chiama Colui che conosce. Moltissimi dei suoi discepoli hanno raggiunto la beatitudine. Intorno a lui ce ne sono ancora trenta-quaranta. Devi solo seguire questa strada verso sud e non puoi non trovare la sua casa”. Il re delle scimmie ringraziò il taglialegna e giunse davvero alla caverna che quello gli aveva descritto. La porta era chiusa ed egli non osò bussare. Balzò allora su un pino e si mise a rompere le pigne per mangiare i pinoli. Poco dopo arrivò un discepolo del santo, aprì la porta e disse “Che animale è mai quello che fa tutto questo chiasso?”. Il re delle scimmie saltò giù dall’albero, s’inchinò e disse “Vengo ad imparare la verità. Non oso certo fare chiasso”. Allora il discepolo scoppiò a ridere e disse “Il nostro maestro era immerso nella meditazione quando mi ha detto di far entrare la persona alla ricerca della verità, e davvero me ne trovo una davanti. Bene,vieni con me!”. Il re delle scimmie si sistemò i vestiti, si raddrizzò il cappello ed entrò. Un lungo passaggio tra magnifici edifici e capanne nascoste conduceva al luogo dove il maestro sedeva, eretto, su un sedile di marmo bianco. A destra e sinistra, servizievoli, i discepoli. Il re delle scimmie si prostrò a terra e lo salutò umilmente. Interrogato, raccontò al maestro come fosse arrivato laggiù. E quando gli chiese come si chiamasse rispose “Non ho nome.Sono una scimmia nata dalla pietra!. Il maestro disse allora “te lo darò io, un nome. Ti chiamerai Sun Wu Kung”. Il re delle scimmie lo ringraziò felice e da allora si chiamò Sun Wu Kung. Il maestro ordinò ai discepoli più anziani di insegnare a Sun Wu Kung a spazzare e pulire, a uscire e entrare, a comportarsi bene, a zappare i campi e innaffiare l’orto. Dopo un po’ imparò a scrivere, a bruciare incenso e a leggere le sutre. Passarono così sei-sette anni.
Un giorno il maestro salì sul suo scanno e cominciò a parlare della grande verità. Sun Wu Kung raggiunse l’illuminazione e dalla gioia cominciò a dimenarsi e a danzare. Il maestro lo rimproverò “Sun Wu Kung, sei rimaesto un po’ selvaggio. Come ti salta in mente di comportarti in modo tanto indecoroso!” Sun Wu Kung replicò con un inchino “Vi ascoltavo con grande attenzione quando nel mio cuore il discorso si è acceso di senso e, senza volerlo, mi sono messo a danzare di gioia: non stavo sfogando la mia essenza selvaggia”. Il maestro disse “se davvero hai raggiunto l’illuminazione, voglio annunciarti la grande verità. Per arrivare a questa verità, in ogni modo, ci sono trecentosessanta strade. Quale vuoi che ti insegni?”. Sun Wu Kung rispose “quella che volete maestro”. Il maestro proseguì “vuoi che ti istruisca nella magia?”. Sun Wu Kung domandò “cosa si impara?”. Il maestro rispose “Si impara a evocare gli spiriti, a interrogare l’oracolo e a prevedere fortuna e sfortuna”.
Può servire per ottenere la vita eterna?”.
“No” fu la risposta.
“Allora non la voglio imparare”.
“Vuoi che ti istruisca nella scienza?”
“Che cos¹è la scienza?”
“Sono le nove scuole delle tre religioni.Si impara a leggere i libri sacri,a pronunciare le formule magiche,a stare con gli dei e a evocare i santi”.
“Può servire per ottenere la vita eterna?”.
“No.”
“Allora non la voglio imparare”.
“Ottima è la via del silenzio”
“Che cosa significa?”
“Si impara a vivere senza mangiare e a immergersi in una silenziosa contemplazione,immobili e puri”.
“Può servire per ottenere la vita eterna?”.
“No.”
“Allora non la voglio imparare.”
“Assai buona è la via dell¹azione”.
“Che cosa vuol dire?”
“Si impara ad equilibrare le energie vitali, a esercitare il corpo, a preparare l’elisir della vita e a dominare il respiro.”
“Può servire per ottenere la vita eterna?”
“No,nemmeno questa”.
“Allora non la voglio imparare. No, non voglio!”
Allora il maestro s’incollerì,saltò giù dal suo scanno e imprecò “questa scimmia! Questo non lo vuole imparare, quello nemmeno! Si può sapere che cosa vuoi!!. Nel dire questo, lo colpì tre volte in testa col bastone, si ritirò nelle stanze del retro e chiuse ben bene la porta dietro di sé. I discepoli erano in uno stato di grande agitazione e ricoprirono Sun Wu Kung di rimproveri. Incurante, egli sorrideva tra sé e sé, perché aveva compreso il messaggio cifrato del maestro “Il fatto che mi abbia colpito tre volte sulla testa significa che debbo tenermi pronto per l’ora terza .Il fatto che si sia ritirato nelle stanze sul retro e abbia chiuso la porta dietro di sé significa che debbo farmi trovare davanti alla porta posteriore e che egli mi aprirà in segreto la grande verità”. Aspettò quindi fino a sera e finse di andare a riposare con gli altri discepoli. Quando si fu vicini all’ora terza, si alzò pian piano e sgrattaiolò davanti alla porta posteriore. Era davvero accostata. Entrò e si avvicinò al letto del maestro. Egli dormiva col viso rivolto alla parete. Non osò svegliarlo e si inginocchiò accanto al letto. Dopo un po’ il maestro si girò e borbottò una filastrocca
Assai dura è la porva
Di chi cerca la dottrina!
Se la giusta persona non torva
Ad essa più non si avvicina!
Sun Wu Kung rispose “Attendo rispettosamente”
Il maestro si gettò addosso la veste,si mise a sedere sul letto e lo aggredì “Maledetta scimmia! Perché non sei a dormire? Che ci fai tu qui?”.
Sun Wu Kung replicò “Ieri sera mi avete accennato che dovevo entrare all’ora terza dalla porta posteriore per essere istruito nella verità. Ecco perché ho osato venire. Se volete farmi la grande grazia di istruirmi,ve ne sarò grato in eterno.”
Il maestro pensò tra sé e sé ³Questa scimmia ha davvero un bello spirito,se mi ha compreso così bene.²Disse allora ³Sun Wu Kung,ti è concesso.Voglio parlarti apertamente.Avvicinati,ti insegnerò la strada per la via eterna.².
Pronunciò intanto una formula magico divina perché la sua forza vitale si raccogliesse nell¹orecchio e gli spiegò parola per parola il senso segreto.Sun Wu Kung ascoltava avidamente ed entro breve seppe tutto a memoria.Allora ringraziò,uscì e tornò a dormire.Da allora si esercitò nel giusto respiro,preservò il suo seme,la sua anima e il suo spirito e addomesticò la natura del suo cuore.Trascorsero altri tre anni e fu pronto.Un giorno il maestro gli disse ³Ti minacciano ancora tre grandi pericoli,comini a tutti coloro che raggiungono un livello straordinario,perseguitati come sono dall¹invidia di demoni e spiriti.Solo chi abbia superato questi tre pericoli vive quanto il cielo.²
Allora Sun Wu Kung si spaventò e domandò ³C¹è un sistema per proteggersi da questi pericoli?²
Allora il maestro pronunciò una formula misteriosa che gli dette la forza di trasformarsi settantadue volte.In pochi giorni Sun Wu Kung si era già impadronito di quest¹arte.
Un giorno, il maestro passeggiava con i suoi discepoli davanti alla caverna.Chiamò Sun Wu Kung e gli domandò ³A che punto sei con la tua arte,hai imparato anche a volare?²
³Certamente!²rispose quello
³Fa vedere!²
La scimmia prese lo slancio e arrivò a cinque,sei piedi da terra.Ai suoi piedi si ammassavano le nuvole,sulle quali riuscì a camminare per parecchie centinaia di piedi.Poi dovette scendere a terra.
Ridendo,il maestro disse ³Questo si chiama strisciare tra le nuvole e non librarsi sulle nuvole come devono saper fare gli dei e i santi che in un giorno attraversano tutto il mondo.Ti insegnerò la formula magica della capriola sulle nuvole.Se fai una capriola così,copri una distanza di diciotto miglia.²
Sun Wu Kung ringraziò felicissimo e da allora fu in grado di muoversi senza limiti di spazio. Un giorno, Sun Wu Kung era seduto con gli altri discepoli sotto il pino davanti alla porta e chiacchieravano dei misteri della dottrina.A un certo punto lo pregarono di dar loro un saggio della sua arte di trasformarsi. Sun Wu Kung non riuscì a tenersi il suo segreto e acconsentì.
Sorridendo,disse ³Assegnatemi un compito!In che cosa volete che mi trasformi?²
Quelli dissero ³Prova a trasformarti in un pino!²
Sun Wu Kung pronunciò una formula,si girò e già davanti a loro c¹era un pino.Scoppiarono tutti a ridere.Il maestro udì quel chiasso e venne alla porta,strascinandosi dietro il suo bastone.
Li aggredì ³Cos¹è questo chiasso?²
Risposero ³ Sun Wu Kung si è trasformato in un pino;ecco perché stiamo ridendo²
³ Sun Wu Kung vieni qui!²ordinò il maestro ³Di un po¹,cosa ti metti a fare?Che bisogno hai di trasformarti in un pino?Tutto il lavoro che hai fatto ti serve soltanto a far magie davanti agli altri.Ciò significa che non sai ancora dominare il tuo cuore.²
Sun Wu Kung chiese umilmente perdono al suo maestro.
Il maestro disse però “Io non ce l’ho con te, però devi andare via.”
Con le lacrime agli occhi Sun Wu Kung rispose ³e dove devo andare?²
“Devi tornare là da dove sei venuto!” disse il maestro. Quando Sun Wu Kung prese congedo, il maestro lo minacciò ancora una volta ³Con i tuoi modi selvaggi ti attirerai qualche altra sciagura.Non dire a nessuno che sei il mio discepolo. Se lasci trapelare qualcosa prenderò la tua anima e la rinchiuderò nel più profondo degli inferi,da cui non usciresti neppure in mille eternità².
Sun Wu Kung promise ³Non dirò niente a nessuno,a nessuno!²
Ringraziò ancora uan volta per la benevolenza che gli era stata dimostrata,fece una capriola e salì sulle nuvole.
Un¹ora dopo era sul mare e vide davanti a sé la Montagna dei fiori e dei frutti.Con la lieta sensazione di essere tornato a casa,fece scendere la sua nuvoletta e gridò a quelli della caverna ³Figli miei,sono tornato!².E le scimmie uscirono a frotte dalla valle,da dietro le rocce,dall¹erba e dagli alberi.Grandi e piccine,arrivarono a migliaia,lo circondarono,lo salutarono,gli fecero domande sul suo viaggio. Sun Wu Kung disse ³Adesso so come si ottiene la vita eterna e non temo più di morire di vecchiaia².Le scimmie ne furono felicissime e fecero a gara nel portagli fiori e frutti,pesche e vino,in segno di saluto.E di nuovo venerarono in lui il bel re delle scimmie.Sun Wu Kung radunò allora le scimmie attorno a sé e s¹informò su quanto era successo durante la sua assenza. Esse risposero ³Meno male che siete tornato,gran re.Ultimamente è venuto un diavolo che voleva impadronirsi con la violenza della nostra caverna.L¹abbiamo battuto,ma lui si è portato via molto dei vostri figlie di certo tornerà.²
Sun Wu Kung si adirò e disse ³Chi è quel diavolo che si permette di compiere azioni tanto infami?².
Le scimmie risposero ³E¹ il diavolo re del caos.Abita nel nord,chissà a quante miglia di distanza.L¹abbiamo visto andare e venire tra nebbia e nubi.²
Sun Wu Kung esclamò ³vedrete che gliela farò pagare!²
Fece una capriola e scomparve all¹istante.
Nell¹estremo nord c¹è una montagna sul cui pendio si torva una caverna con su scritto ³Caverna dei reni².Davanti alla porta danzavano un nugolo di diavoletti. Sun Wu Kung lì aggredì ³Dite subito al vostro diavolo re di ridarmi i miei figli!².Spaventati,essi corsero dentro la caverna.Allora il diavolo re afferrò la sua spada e uscì.Era così grande e grosso che non riuscì a scorgere Sun Wu Kung.Indossava un¹armatura nera che lo copriva dalla testa ai piedi e aveva la faccia nera come il fondo di un paiolo. Sun Wu Kung l¹aggredì ³Maledetto diavolo,dov¹è che guardi per non vedere il vecchio Sun!².
Allora il diavolo guardò a terra e vide davanti a sé una scimmia di pietra,vestita di rosso e a capo scoperto,con una cintura gialla e calzature nere. Allora il diavolo re scoppiò a ridere e disse ³Non arrivi a quattro piedi d¹altezza e a trent¹anni d¹età,non sei armato e osi fare tutto questo chiasso!². Sun Wu Kung disse ³Se mi trovi troppo piccolo posso anche crescere.Mi disprezzi perché sono disarmato ma con i miei pugni posso arrivare anche al cielo².E così dicendo si piegò,strinse i pugni e cominciò a picchiare il diavolo.Il diavolo era grosso e goffo. Sun Wu Kung gli saltellava agile d¹intorno.Lo colpì tra le costole e nei fianchi;la grandine dei suoi colpi si faceva sempre più fitta.Nella sua disperazione,il diavolo estrasse il suo coltello e lo brandì sulla testa di Sun Wu Kung. Quello però schivò il colpo e fece ricorso alla sua capacità di moltiplicarsi.Si strappò un pelo dalla testa,se lo infilò in bocca,lo masticò,poi lo sputò in aria e disse ³Trasformati!².
E quello si trasformò in molte centinaia di scimmiette che si avventarono contro il diavolo. Sun Wu Kung aveva infatti sul corpo ottantaquattro mila peli e poteva trasformarli tutti.Le scimmiette coi loro occhi vispi saltellavano ovunque,circondando il diavolo re da ogni parte;gli strapparono l¹armatura e lo tirarono per le gambe fino a farlo cadere lungo disteso.Allora gli si avvicinò anche Sun Wu Kung,che gli tolse il coltello di mano e gli divise la testa in due come si fa con un melone.Poi entrò nella caverna e liberò i suoi figli.Si riprese i peli che aveva trasformato,accese un fuoco e arse fino in fondo la caverna dei reni.Poi prese con sé le scimmie liberate e in un vortice di vento tornò alla sua caverna sulla Montagna dei fiori e dei frutti,salutato con gioia da tutte le scimmie.
Da quando aveva il grande coltello del diavolo re, Sun Wu Kung faceva esercitare tutti i giorni le sue scimmie.Avevano spade di legno e lance di bambù e suonavano i loro inni di guerra con zufoli di canna. Fece costruire loro un accampamento per affrontare così qualsiasi minaccia.D¹un tratto gli venne in mente ³se continuiamo così potremo forse indurre un re,umano o animale,a muoverci battaglia e noi con le nostre spade di legno e lance di bambù non saremo certo all¹altezza.² Chiese consiglio alle sue scimmie.Si fecero avanti quattro babbuini,che gli proposero ³Nella capitale del regno di Aulai ci sono guerrieri a non finire.Ci sono anche fabbri che sanno lavorare il rame e il ferro.Che ne direste se comprassimo acciaio e ferro e ci lasciassimo forgiare armi da quei fabbri?²
Una capriola,e Sun Wu Kung era già alle porte della città.Si disse ³Mettersi a comprare le armi non è molto decoroso.Preferisco fare un incantesimo e prendermene qualcuna.²
Soffiò allora per terra. Nacque una tromba d¹aria che sollevò sabbia e pietre e impaurì tutti i guerrieri,che abbandonarono la città a gambe levate.Andò allora nel deposito,si strappò un pelo e lo trasformò in migliaia di scimmiette,che afferrarono le armi.Salì poi su una nuvola e tornò a casa.
Radunò allora il suo popolo e lo contò. Erano in tutto quarantasettemila.Misero sottosopra tutta la montagna,con tutti gli animali fatati e i principi degli spiriti.Uscirono da sessantadue caverne per venerare in lui il loro capo.Un giorno il re delle scimmie disse ³Adesso voi avete le armi;ma questo coltello,che a suo tempo tolsi al principe dei diavoli,a me non va più bene perché troppo leggero.Che fare?².
Si fecero allora avanti i quattro babbuini,che dissero ³Con la vostra energia spirituale,o re,non troverete in tutto il mondo armi che possano andar bene. Voi potete anche solcare le acque,non è vero?².
Il re delle scimmie rispose ³Tutti gli elementi sono a me sottomessi,e non c¹è luogo dove io non possa andare².
Allora i babbuini dissero ³Il fiume accanto alla nostra caverna sfocia nel gran mare,presso il castello del drago del mare dell¹est.Se le vostre forze magiche vi sorreggono,potete andare dal re del drago e farvi dare da lui un¹arma adatta a voi².
Il re delle scimmie balzò contento sul ponte di ferro e pronunciò una formula magica.Poi si gettò tra le onde,che si divisero davanti a lui,e corse sino al palazzo di cristallo.Incontrò un tritone che gli domandò chi fosse. Gli disse il suo nome e affermò ³Sono il vicino più prossimo al re dei draghi e vengo a fargli visita².Il tritone l¹annunciò al castello e il re dei draghi del mare dell¹est venne subito ad accoglierlo.Lo fece sedere e gli offrì un tè.
Sun Wu Kung disse ³Ho raggiunto l¹illuminazione e ottenuto l¹immortalità.Ho istruito i miei figli nell¹uso delle armi,per proteggere la nostra montagna;ma non riesco a trovare un¹arma adatta a me e sono venuto a chiedervene una in prestito².
Il re dei draghi ordinò al generale Passera di Mare di portare un gran giavellotto,ma Sun Wu Kung non ne fu soddisfatto.Ordinò allora al maresciallo Anguilla di portare un forcone a nove punte che pesava oltre tremilaseicento libbre. Ma Sun Wu Kung lo soppesò con la mano e disse ³Troppo leggero!Troppo leggero!².
Spaventato,il re dei draghi fece portare allora l¹arma più pesante che possedeva.Pesava settemiladuecento libbre.Ma anche quella era troppo leggera per Sun Wu Kung.Il re dei draghi gli assicurò che non ne aveva di più pesanti.Ma Sun Wu Kung non si fece distogliere dal suo obiettivo e lo incoraggiò a guardare meglio.
Alla fine uscirono anche la regina dei draghi e sua figlia,che dissero al re dei draghi ³Non è bene attaccare briga con un santo.Nel nostro mare c¹è anche la grande asta di ferro;negli ultimi tempi mandava un bagliore rossastro,sen¹altro segno del fatto che la sua ora era vicina².
Il re dei draghi ribatté ³Ma si tratta del filo al piombo con cui il grande Yu,quando riordinò le acque,stabilì la profondità del mare e dei fiumi.Non lo possiamo togliere².
La regina dei draghi rispose ³Faglielo vedere!Quel che ci farà a noi non interessa².
IL re dei draghi lo condusse allora dove si trovava il filo a piombo.Già in lontananza si percepiva un bagliore dorato.Era un enorme asta di ferro con puntali d¹oro su entrambe le estremità.
Sun Wu Kung provò a sollevarla con tutte le sue forze,poi disse ³E¹ troppo pesante;dovrebbe essere un po¹ più corta e sottile².
Appena l¹ebbe detto,l¹asta si rimpicciolì.Provò allora un¹altra volta.Si accorse che,a comando,diventava più grande o più piccola,addirittura quanto uno spillo. Sun Wu Kung felicissimo,cominciò a percorrere il mare in lungo e in largo con la sua asta,tanto da sollevare onde alte come monti che fecero tremare il castello del drago fin nelle fondamenta.Il re dei draghi tremava dal terrore e tutti i pesci,tartarughe e granchi ritrassero la testa. Sun Wu Kung disse ridendo ³Grazie mille per il bel regalo!²Poi proseguì ³Adesso ho un¹arma,ma mi manca l¹armatura.prima di andare a cercare altrove,sarei lieto se mi potessi prestare anche l¹armatura².
Il re dei draghi rispose che di armature proprio non ne aveva. Allora la scimmia disse ³Non me ne vado finché non me ne hai procurata una!².E già ricominciava ad agitare la sua asta.
Non mi fare del male!²lo pregò atterrito il re ³Voglio chiedere ai miei fratelli².
Fece rullare un tamburo di ferro e rintoccare la campana d¹oro e in un batter d¹occhio arrivarono da tutti i mari i fratelli del re dei draghi. Questi li prese in disparte e si consultò con loro ³C¹è un tizio molto pericoloso che non è il caso di irritare.Prima mi ha preso l¹asta con i puntali d¹oro,ora vuole anche un¹armatura.La cosa migliore è dargliela vinta e denunciarlo poi al signore del cielo.²
I fratelli gli consegnarono allora un¹armatura fatata tutta d¹oro,con tanto di elmo e stivali fatati anch¹essi. Sun Wu Kung ringraziò e tornò nella sua caverna.Salutò raggiante i figli che gli si facevano incontro e mostrò loro l¹asta con i puntali d¹oro.Vennero tutti,per provare a sollevarla,ma era come se una libellula volesse abbattere un pilastro di pietra o una formica trasportare una grande montagna.Non si mosse di un capello. Allora le scimmie,con la bocca spalancata e la lingua di fuori domandarono ³Padre,ma come hai fatto a trasportare una cosa tanto pesante?².Egli rivelò allora il segreto dell¹asta e glielo fece vedere.Si dedicò allora all¹organizzazione del suo regno:i quattro babbuini furono nominati marescialli,e a lui si unirono anche i sette spiriti animali,lo spirito del bue,lo spirito del drago,lo spirito del leone,lo spirito dell¹uccello e gli altri.
Un giorno si erano ubriacati.L¹asta l¹aveva già ridotta e nascosta nell¹orecchio.Quando si addormentò,vide venire in sogno due uomini con un biglietto su cui era scritto ³ Sun Wu Kung².Essi non tollerarono resistenza alcuna,lo legarono e si presero il suo spirito. Quando giunsero alle porte di una grande città,il re delle scimmie cominciò a riprendersi dalla sua ubriachezza.Vide sopra la porta della città una grande insegna;c¹era scritto,a caratteri cubitali ³Inferi².In lui si accese d¹un tratto una luce e disse ³Forse che qui abita la morte? Ma io da tempo sono stato sottratto alla sua giurisdizione;come osano trascinarmi fin quaggiù?²Più ci pensava,più si infuriava. Si tolse dall¹orecchio l¹asta con i puntali d¹oro,la brandì e la fece ingrandire.Poi ridusse in poltiglia i due sgherri,lacerò la fune che lo teneva legato ed entrò in città brandendo la sua asta.I dieci dei della morte so spaventarono e costernati,gli si prostrarono davanti,chiedendogli ³Chi siete?².
Sun Wu Kung replicò ³Se non mi conoscete,perché avete mandato a prendermi?Sono il santo Sun Wu Kung,generato dal cielo e vengo dalla Montagna dei fiori e dei frutti.Ma voi chi siete?Ditemi svelti come vi chiamate,o vi uccido!².
I dieci dei della morte gli dissero umilmente i loro nomi.
Sun Wu Kung proseguì ³Io,il vecchio Sun,ho ottenuto la vita eterna. Non avete niente da dirmi! Prendete subito il Libro della Vita.²
La morte non osò contraddirlo e mandò subito uno scrivano a prendere il libro. Sun Wu Kung lo aprì.Trovò alla voce scimmie ³ Sun Wu Kung,la scimmia di pietra generata dal cielo.Vivrà trecentoquarantadue anni,poi morrà senza malattia.²
Sun Wu Kung prese il pennello dal tavolo e cancellò tutte le scimmie dal libro della vita,che gettò per terra dicendo ³Il conto è saldato!Da oggi non vi lascerò passare più niente².
Poi lasciò gli inferi facendosi strada con la sua asta e i dieci dei della morte non osarono fermarlo,pur denunciandolo subito al sovrano dell¹alto angusto cielo.
Quando Sun Wu Kung ebbe lasciato la città scivolò e cadde a terra.In quel momento si svegliò e capì che aveva sognato.Chiamò a sé i quattro babbuini,esclamando ³Straordinario! Straordinario! Sono stato trascinato nel castello della morte e ho provocato un bel trambusto.Mi sono fatto dare il libro della vita e ho cancellato l¹ora della morte di tutte noi scimmie.²Da allora le scimmie di quella montagna non morirono più, perché agli inferi il loro nome era cancellato.
2 PARTE
Il sovrano dell¹alto angusto cielo però si trovava nel suo castello e aveva radunato attorno a sé tutti i suoi servitori.Entrò un santo e gli porse la denuncia del re dei draghi del mare dell¹est.Ne entrò un altro e gli porse la denuncia dei dieci dei della morte.Il sovrano del cielo dette un¹occhiata a quelle denuncie.Entrambe riferirano il comportamento indecoroso e selvaggio di Sun Wu Kung.Ordinò che un dio scendesse sulla terra e lo facesse prigioniero.Si fece allora avanti la stella della sera che disse ³questa scimmia è nata dall¹energia più pura di cielo e terra,sole e luna.Ha raggiunto l¹illuminazione ed è diventata immortale.Pensate,o signore,al vostro grande amore per tutti i viventi e perdonategli il suo peccato.Emanate un decreto con il quale lo convocate in cielo e gli affidate un incarico,affinché possa ravvedersi.Se infrangerà ancora i vostri comandamenti,che sia punito senza misericordia.².Il sovrano del cielo fu soddisfatto della proposta.Fece preparare il decreto e ordinò alla stella della sera di consegnarglielo.La stella della sera salì su una nuvola coloratissima e con quella arrivò sulla Montagna di fiori e frutti. Salutò Sun Wu Kung e gli disse ³Il sovrano dell¹angusto cielo ha sentito parlare delle tue azioni e voleva punirti.Io sono la stella della sera del cielo d¹occidente e ho voluto intercedere per te.Mi ha ordinato allora di portarti in cielo per affidarti un incarico.².
Sun Wu Kung ne fu felicissimo e rispose ³Pensavo giusto che mi sarebbe piaciuto fare una visitina in cielo,e siete arrivata voi,vecchia stella,che mi ci portate².
Convocò allora i quattro babbuini e li esortò ³Abbiate cura della nostra montagna!Io vado a fare una giratina in cielo.²
Salì poi con la stella della sera sulla nuvola e si librò in alto.Poi fece una delle sue capriole,lasciandosi la stella molto indietro.Era già davanti alla porta meridionale del cielo ed entrò con fare tranquillo.La guardia provò a trattenerlo,ma lui non ne volle sapere.Mentre discutevano,arrivò la stella della sera che chiarì la faccenda;lo lasciarono così entrare.Quando arrivò al castello del sovrano del cielo rimase in piedi,senza inchinarsi. Il sovrano dell¹alto angusto cielo domandò ³questa creatura pelosa con le labbra a punta è dunque Sun Wu Kung?²
Rispose ³Si,sono il vecchio Sun²
I servitori del signore si dissero costernati ³Questa scimmia selvaggia non si inchina nemmeno e arriva a chiamarsi da sola Œil vecchio Sun¹.Il suo crimine merita sette volte la morte.²
Il sovrano però intervenne ³Viene dal mondo e non è ancora abituato alle nostre regole.Perdoniamolo.² Ordinò allora di affidargli un incarico.Il maestro di corte riferì ³L¹unico posto libero al momento è quello di funzionario nella scuderia.²Il signore lo nominò allora maestro di stalla dei cavalli celesti.I servitori gli dissero che doveva ringraziare per questo onore. Sun Wu Kung gridò forte ³Agli ordini!²,si fece consegnare il suo atto di nomina e si recò nella scuderia per prendere possesso del suo uffico. Sun Wu Kung attendeva al suo incarico con grande zelo.I cavalli celesti prosperavano magnificamente e,prima che se ne accorgesse,era già passato mezzo mese.I suoi amici celesti organizzarono allora un banchetto in suo onore.
Durante un brindisi egli chiese,di sfuggita ³Che nome è in realtà,Maestro di stalla?².
³Bé,indica una carica²gli risposero
³Che rango ha questa carica²
³Nessun rango² fu la risposta.
³Ah² intervenne allora la csimmia²è tanto alta da essere superiore a tutti gli altri ranghi?².
³No,tutto fuorché alta,tutto fuorché alta!²gli risposero ³Non si trova neppure nella lista dei ranghi;è una posizione del tutto marginale.Dovete solo badare ai cavalli.Se li ingrassate bene,ottenete un giudizio positivo.Se dimagriscono,si ammalano o cadono,la punizione è a portata di mano!².
Il re delle scimmie ci rimase malissimo ³Trattare così male me,il vecchio Sun!²li aggredì ³sulla mia montagna ero re e padre.Perché mi fa venire nel suo cielo a dar da mangiare ai cavalli!Non lo faccio più! Non lo faccio più!². Detto fatto,aveva già rovesciato il tavolo;si tolse dall¹orecchio l¹asta con i puntali d¹oro,la fece ingrandire e si aprì così la strada fino alla porta meridionale del cielo.Nessuno osò fermarlo.
E già era tornato sulla montagna,con i suoi che gli si affollavano intorno a domandargli ³Siete stato via più di dieci anni,gran re!Perché tornate soltanto adesso?².
Il re delle scimme disse ³Eppure in cielo ci sono stato solo dieci giorn.Questo signore del cielo non sa proprio come utilizzare la sua gente.Mi ha nominato Maestro di stalla e dovevo dar da mangiare ai suoi cavalli.Mi vergogno alla morte.Ma non gliel¹ho fatta passare e ora sono di nuovo qua².
Le sue scimmie gli prepararono subito un banchetto,per consolarlo. Mentre brindavano,arrivarono due re dei diavoli con l¹unicorno,che gli portarono in dono una veste imperiale gialla.Contento,deglutì e nominò i due unicorni comandanti d¹avanguardia.I due unicorni ringraziarono e cominciarono a lusingarlo ³Con la vostra potenza e saggezza,gran re,che bisogno avete di servire il sovrano dell¹alto angusto cielo?Sarebbe giusto chiamarvi gran santo,come quelli che stanno in cielo².
Alla scimmia questi discorsi piacquero e disse ³Bene bene!².Ordinò ai suoi quattro babbuini di preparare una bandiera con su scritto ³Grande santo celeste².E da allora si fece chiamare così.
Quando venne a sapere della fuga della scimmia,il sovrano del cielo ordinò a Li Dsing,il dio con la pagoda in mano,e al suo terzo figlio Noscha,di arrestare il re delle scimmie. Essi mossero verso la sua caverna alla testa di un esercito celeste,si accamparono e mandarono un valoroso campione a sfidarlo a duello. Sun Wu Kung però lo sconfisse con facilità e lo mise in fuga,gridandogli dietro ³Pallone gonfiato!E si definisce campione del cielo!Non ti uccido nemmeno:corri subito a chiamare qualcuno che sia un po¹ meglio di te!².
Notscha,quando lo vide,si precipitò a prendere il suo posto. Sun Wu Kung lo apostrofò così ³Dov¹è tuo padre,piccolo!Qui non devi giocare,potresti farti male!². Ma Notscha gli rispose con voce forte e chiara ³Maledetta scimmia!Io sono il principe Notscha e ho l¹ordine di farti prigioniero².e si avventò contro Sun Wu Kung sguainando la spada.
Quello disse ³Bene,io non mi muovo di qui²
Notscha allora andò su tutte le furie e si trasformò in un dio a tre teste con sei braccia che tenevano sei armi differenti.Si lanciò così all¹attacco.
Sun Wu Kung scoppiò a ridere ³Se ne intende,il piccoletto!Piano,però,aspetta un momento!Anch¹io mi devo trasformare.²
E si trasformò anche lui in una creatura a tre teste con sei braccia che libravano tre aste dai puntali d¹oro.Cominciarono allora a combattere.I colpi grandinavano con tale velocità che sembravano migliaia i colpi che fendevano l¹aria.Dopo trenta stoccate,il duello non era ancora deciso. Sun Wu Kung trovò allora una via d¹uscita.Si strappò un pelo,lo trasformò nella sua figura e la lasciò a combattere con Notscha.Quanto a lui,scivolò dietro Notscha e lo colpì con la sua asta al braccio sinistro,tanto che l¹altro dal dolore si accasciò al suolo e dovette ritirarsi sconfitto.
Riferì a suo padre Li Dsing ³Questa scimmia del diavolo è troppo potente.Io non ce la faccio.²Non restava altro da fare se non tornare in cielo e ammettere la sconfitta.Il sovrano dell¹angusto cielo abbassò la testa riflettendo su chi poter mandare.
Si fece allora avanti la stella della sera,che disse ³Questa scimmia è tanto forte e coraggiosa che nessuno è alla sua altezza.Si è offesa perché l¹ufficio di Maestro della stalla era troppo basso.La cosa migliore sarebbe graziarla e,secondo il suo volere,nominarla Gran Santo Celeste.Basta conferirle il titolo vuoto,senza collegarvi una carica,e sarebbe fatta².Il signore del cielo apprezzò l¹idea e di nuovo mandò la stella della sera a convocare il nuovo santo.Quando udì del suo arrivo, Sun Wu Kung disse ³La vecchia stella della sera è una brava persona² e ordinò al suo esercito di disporsi su due ali per riceverla solennemente.Egli stesso indossò gli abiti della festa e le andò gentilmente incontro.
La stella della sera gli raccontò quanto era accaduto in cielo;aveva con sé la nomina a Gran Santo Celeste. Il santo sorrise e disse ³Già a suo tempo vi siete prodigata per me,vecchia stella.E di nuovo avete voluto intercedere in mio favore.Grazie,grazie mille!².
Mentre si presentavano insieme al sovrano del cielo,la stella gli disse ³Il rango di Gran Santo Celeste è assai alto.Ora non puoi più fare storie².
Il Gran Santo ringraziò e il sovrano ordinò a due bravi architetti di costruirgli un castello ad est del giardino dei peschi della madre-regina dell¹occidente,in cui poi fu insediato con tutti gli onori.
Adesso il Santo era nel suo elemento.Aveva tutto quanto il suo cuore potesse desiderare e non era gravato di lavoro alcuno.Se la passava bene:girellava per il cielo e andava a trovare gli dei.Ai tre puri e ai quattro dominatori tributava un certo rispetto;ma agli dei dei pianeti e ai signori delle ventotto case lunari e alle dodici immagini dei cerchi animali,nonché alle altre stelle,dava confidenzialmente del Œtu¹. Così si aggirava giorno dopo giorno tra le nubi del cielo,senza far niente.
Un giorno,un saggio disse al sovrano del cielo ³Il santo Sun diventa ogni giorno più ozioso.Ho paura che nutra pensieri inutili.Sarebbe meglio conferirgli un qualche incarico.²
Il sovrano dell¹angusto cielo convocò allora il Grande Santo e gli disse ³Presto matureranno le pesche della vita nel giardino dei peschi della madre-regina.Ti incarico di sorvegliarle.Sii sollecito nel tuo servizio!².
La cosa piacque al Santo,che ringraziò.Si recò nel giardino,dove guardiani e giardinieri lo accolsero in ginocchio. Domandò ³Quanti alberi ci sono in tutto?².
³Tremilaseicento² rispose il giardiniere.
³Nel primo filare ce ne sono milleduecento.Fanno fiori rossi e i loro frutti sono piccoli.Maturano ogni tremila anni.Chi ne mangia torna fresco e sano.I milleduecento nel filare del mezzo maturano ogni seimila anni.Chi ne mangia può librarsi al tramonto senza invecchiare mai.I milleduecento nell¹ultimo filare danno frutti striati di rosso,dai semi piccoli piccoli. Maturano ogni novemila anni.Chi ne mangia ottiene la vita eterna,come il cielo,e rimane immutato per migliaia di eoni².
Il santo lo ascoltava soddisfatto.Dette un¹occhiata agli elenchi e,da allora,venne un giorno si e un giorno no a controllare la situazione.Le pesche dell¹ultimo filare erano quasi tutte mature.Quando arrivava nel giardino mandava via guardiani e giardinieri,con un pretesto qualsiasi,si arrampicava sugli alberi e ne mangiava a volontà.
In quel periodo,la madre-regina d¹occidente allestì il grande banchetto a base di pesche cui era solita invitare tutti gli dei del cielo.Mandò allora le fate vestite di sette colori coi loro panieri a raccogliere le pesche.Il guardiano disse ³Il giardino adesso è affidato al Gran Santo Celeste;dovete prima presentarvi a lui².E introdusse le sette fate nel giardino.Cercarono il Gran Santo Celeste dappertutto,ma non lo trovarono.Le fate dissero allora ³Abbiamo un compito da svolgere e non possiamo perdere tempo.Cominciamo a raccogliere².Riempirono alcuni panieri di pesche del primo filare.I peschi di quello di mezzo erano già più leggeri.Nell¹ultimo filare era addirittura rimasta una sola pesca.Abbassarono il ramo e la colsero,poi lo lasciarono andare di scatto.
Il Gran Santo,che si era trasformato in un vermicello,aveva giusto fatto un pisolino su questo ramo.Dopo questo burrascoso risveglio, riprese le sue vere sembianze,afferrò la sua asta e fece per colpirle.
Le fate però dissero ³Veniamo per incarico della madre-regina. Non adirarti ,Gran Santo!².Il Santo domandò ³Chi ha invitato la madre-regina?²
Quelle risposero ³Tutti gli dei e i santi in cielo,sulla terra e sottoterra².
³Ha invitato anche me?² domandò il Grande Santo.
³Non ne sappiamo niente²fu la risposta
Allora il santo andò su tutte le furie,pronunciò una formula magica e disse ³Ferme là! Ferme là! Ferme là!².E le sette fate rimasero inchiodate sul posto.Quanto a lui,salì su una nuvola e si recò al palazzo della madre-regina.
Per strada incontrò il dio scalzo e gli domandò ³Dove state andando?²
³Al banchetto delle pesche² gli rispose.
Allora il santo gli mentì ³Il sovrano dell¹alto angusto cielo mi ha orinato di dire a tutti gli dei e i santi che debbono prima recarsi nella sala della chiarezza per offrire sacrifici rituali e poi andare insieme dalla madre-regina².
Il dio scalzo gli credette e fece dietro-front. Allora il Gran Santo prese le sembianze del dio scalzo e si recò al castello della madre-regina,dove fece scendere la sua nuvola ed entrò indisturbato. Il banchetto era già pronto,ma gli dei non c¹erano ancora.D¹un tratto gli giunse un profumo di vino e vide,in una certa stanza,cento botti colmi di prezioso nettare.Si strappò alcuni peli e li trasformò in vermi del sonno.Questi si infilarono nel naso degli addetti alla mescita,che caddero tutti addormentati.Allora Sun Wu Kung si servì di quelle deliziose bevande,aprì le botti e bevve fino a che non fu ubriaco fradicio. Si disse allora ³La faccenda è dubbia.E¹ meglio che io vada a casa a dormire.²Uscì barcollando dal giardino,ma sbagliò strada e giunse in errore nella casa di Laotse.Allora tornò in sé.Si rassettò gli abiti ed entrò.In giro non c¹era nessuno;Laotse era andato a trovare il dio della luce,accompagnato da tutti i suoi servi. Non torvando nessuno il santo si spinse fin nella stanza più interna dove Laotse era solito preparare l¹elisir della vita.Accanto alla stufa c¹erano cinque fiaschette di zucca colme di pillole della vita già pronte.
Il santo disse ³Già da tempo mi proponevo di preparare qualche pillola così.Sono proprio contento di averle trovate.²Scosse allora il contenuto delle fiaschette di zucca e tragugiò tutte le pillole della vita.Ora che aveva ben mangiato e ben bevuto,pensò tra sé e sé ³Molto male! Quello che ho combinato non c¹è modo di ripararlo.Se mi acchiappano,la mia vita è in pericolo.Sarà meglio che torni sulla terra e rimanga re.²Così dicendo,si rese invisibile e uscì dalla porta occidentale del cielo,donde tornò sulla Montagna dei fiori e dei frutti.Raccontò quello che gli era capitato alle sue scimmie,le quale sentendo parlare del nettare del giardino delle pesche esclamarono ³Non è che andresti a prendere qualche bottiglia anche per noi,così che possiamo ottenere la vita eterna?². L¹idea piacque al re delle scimmie che fece una capriola,s¹infilò inosservato nel giardino e afferrò quattro botti.Due se le mise sotto braccio,due le teneva in mano.E senza lasciar tracce scomparve e le portò nella caverna,dove ne fece man bassa con le sue scimmie.
Nel frattempo le sette fate inchiodate nel giardino del santo dopo un giorno e una notte erano riuscite a liberarsi.Presero i loro panieri e andarono dalla madre regina a raccontarle l¹accaduto.Arrivarono di corsa anche gli addetti alla mescita e riferirono della devastazione arrecata da uno sconosciuto a cibi e bevande.La madre-regina andò a lamentarsi dal sovrano dell¹alto angusto cielo.Poco dopo arrivò anche Laotse a riferire il furto delle pillole della vita.Giuse anche il dio scalzo che raccontò di essere stato imbrogliato dal Gran Santo Celeste,e dal castello del Gran Santo venne un servitore a riferire che il santo non si trovava da nessuna parte.Allora il sovrano del cielo esclamò spaventato ³Questo caos è sen¹altro opera di quella scimmia del diavolo².
Fu allora messo all¹erta tutto l¹esercito celeste,con gli dei delle stelle,del tempo e delle montagne:si doveva catturare la scimmia. Comandante in capo era Li Dsing.Egli prese d¹assedio la montagna,tendendole intorno la rete del cielo e della terra,cosicché nessuno potesse sfuggirgli.Mandò poi a combattere i suoi eroi più valorosi. La scimmia affrontò con coraggio ogni attacco,dal primo mattino fino al tramonto.Ma i suoi fedelissimi erano stati catturati tutti.Allora perse la pazienza.Si strappò un pelo e lo trasformò in migliaia di re delle scimmie che roteavano tutti un¹asta di ferro dai puntali d¹oro.L¹esercito celeste fu sconfitto e la scimmia si ritirò a riposare nella sua caverna.
Ora al banchetto nel giardino era intervenuto anche Guan Yin,che venne così a sapere delle imprese di Sun Wu Kung.Mentre si trovava in visita dal sovrano dell¹alto angusto cielo arrivò anche Li Dsing che riferì della grande sconfitta subita sul Monte dei fiori e dei frutti.Allora Guan Yin disse al sovrano del cielo ³Posso raccomandarvi un eroe che sicuramente si sbarazzerà della scimmia.Si tratta di vostro nipote Yang Oerlang.Ha sconfitto tutti gli spiriti animali e degli uccelli e sottomesso gli elfi di erba e cespugli.Lui sa cosa fare per sbarazzarsi di simili diavoli.²
Mandarono così a chiamare Yang Oerlang e Li Dsing lo condusse nell¹accampamento.Li Dsing domandò a Yang Oerlang cosa pensasse di fare per sbarazzarsi della scimmia. Quello rispose sorridendo ³Penso che dovrò fare a gara con lui nel trasformarmi.Sarà meglio che togliate la rete celeste,affinché non sia di disturbo nel combattimento.²Pregò poi Li Dsing di appostarsi nello spazio aereo con in mano lo specchio degli spiriti,per poter scovare la scimmia quando si fosse resa invisibile.Prese queste precauzioni,Yang Oerlang si presentò con i suoi spiriti alle porte della caverna.
Ne balzò fuori la scimmia che,quando si vide davanti quel forte eroe con il suo tridente,gli domandò ³Chi sei?².
L¹altro gli rispose ³Sono Yang Oerlang,nipote del sovrano dell¹alto angusto cielo².
La scimmia rispose beffarda ³Già,mi pare di ricordare che sua figlia si era unita a un certo signor Yang e gli aveva generato un figlio.Sei tu?².
Yang Oerlang andò su tutte le furie e gli scagliò la sua lancia.Ebbe così inizio una lotta furibonda.Dopo trecento stoccate si era sempre in parità,e Yang Oerlang si trasformò in un gigante con la faccia nera e i capelli rossi.
³Non male² disse la scimmia ³ma riesce anche a me².
E proseguirono così il combattimento in queste sembianze.I babbuini della scimmia erano assai spaventati. Gli spiriti degli animali e delle piante di Yang Oerlang davano molto da fare alle scimmie.Ne uccisero una gran parte;le altre si dettero alla fuga.Quando la scimmia se ne accorse,nel suo cuore si accese una grande inquietudine.Depose l¹immagine fatata,prese la sua asta e fuggì.Yang Oerlang gli stava alle calcagna.La scimmia trasformò l¹asta in un ago e se la infilò in un orecchio,si trasformò in un passero e fuggì sulla cima di un albero.Yang Oerlang,che pure lo tallonava,lo perse di vista,ma coi suoi occhi acuti si accorse subito che si era trasformato in un passero.Gettò allora lancia e armatura e si trasformò in uno sparviero,avventandosi sul passero.Quello sbatté le ali e volò alto nel cielo sottoforma di cormorano. Yang Oerlang scosse il suo piumaggio e si trasformò in una gru che si avventò fulminea sul cormorano.Quello si riabbassò,volò in una valle e riaffiorò come pesce nelle acque di un ruscello.Yang Oerlang,giunto nella valle,si accorse di averne perduto le tracce,ma pensò ³Questa scimmia si è trasformata in un pesce o in un granchio.Ora mi trasformo anch¹io e l¹acchiappo.²Divenen così un¹astore marino che svolazzava sul pelo dell¹acqua.La scimmia,non appena vide l¹astore,riconobbe Yang Oerlang.Si girò di scatto e fuggì;e Yang Oerlang dietro.L¹aveva quasi a portata di becco,quando quella si voltò,uscì dall¹acqua sotto forma di serpente marino e prese a strisciare nell¹erba.Yang Oerlang,quando vide davanti a sé il serpente,si trasformò in un¹acquila e tirò fuori i suoi artigli affilati,pronta ad afferrarlo.Il serpente però prese il volo e si trasformò nel più comune degli uccelli,un¹otarda chiazzata,e si accovacciò sul pendio della montagna.Yang Oerlang,vedendolo trasformato in un animale tanto comune,si rifiutò di seguirlo e riprese le sue sembianze originarie.Afferrò la sua balestra e scagliò un proiettile.L¹otarda scivolò e cadde lungo il pendio.Dabbasso però la scimmia si trasformò in una cappella per il dio delle messi.La bocca divenne la porta,i denti i battenti della porta stessa,la lingua l¹effigie del dio,gli occhi le finestre.Solo la coda non sapeva che farci.Allora la drizzò dietro,a mò di pennone.Yang Oerlang,giunto ai piedi della montagna,vide la cappella con il pennone,rise e pensò ³Davvero diabolica la scimmia!Vuole indurmi ad entrare nella cappella per mordermi.Ma io non ci vado davvero.Spaccherò le finestre e strapperò i battenti della porta.²Queste parole terrorizzarono la scimmia,che fece un gran balzo e scomparve nell¹aria senza lasciar tracce.Con una capriola giunse nel tempio di Yang Oerlang.Prese allora le sue sembianze ed entrò.Gli spiriti di guardia non la riconobbero e gli si prostrarono davanti.La scimmia si sedette allora sul trono del dio e chiese di vedere le preghiere pervenute. Yang Oerlang,quando non vide più la scimmia,salì da Li Dsing e gli disse² Ho fatto a gara con la scimmia nel trasformarmi.Ora ho smarrito le sue tracce.Guarda un po¹ nel tuo specchio!²Li Dsing guardò nello specchio degli spiriti e disse ridendo ³La scimmia ha preso le vostre sembianze,si trova nel vostro tempio e ne combina di tutti i colori².Yang Oerlang afferrò allora il suo tridente e si precipitò nel suo tempio.Gli spiriti che stavano di guardia alla porta esclamarono atterriti ³Se il padre è appena venuto!Come fa a essercene un altro?².Yang Oerlang entrò senza dar loro ascolto e si avventò con la sua lancia contro Sun Wu Kung.Quegli riprese le sue sembianze e disse ridendo ³Giovane signore,non ve la prendete!Il dio si chiama adesso Sun Wu Kung².Senza proferire verbo,Yang Oerlang gli si avventò contro. Sun Wu Kung prese la sua asta e rispose all¹attacco.Sempre combattendo,uscirono fuori dal tempio e tornarono,avvolti da nebbia e nuvole,sulla Montagna di fiori e dei frutti.Nel frattempo,Guan Yi se ne stava insieme a Laotse,al sovrano del cielo e alla madre regina nell¹alta volta celeste,in attesa di notizie.Poiché non ne arrivavano,ella disse ³Vado con Laotse alla porta meridionale per vedere come stanno le cose².Quando vide che il combattimento non era ancora terminato,ella suggerì a Laotse ³Che ne diresti di dare una mano a Yang Oerlang?Voglio rinchiudere Sun Wu Kung in uno dei mie vasi².
Laotse però disse ³I vostri avsi sono di porcellana;potrebbe spaccarli con al sua asta di ferro.io però ho un anello di diamante che può racchiudere tutti gli esseri viventi.Userò quello².Lanciò allora il suo anello dalla porta del cielo e colpì Sun Wu Kung sulla testa. Questi era troppo impegnato nel combattimento e non poté difendersi.Il colpo alle tempie lo fece scivolare.Si rialzò con l¹intenzione di fuggire,quando il cane celeste di Yang Oerlang lo azzannò a una gamba e egli cadde a terra.Vennero allora Yang Oerlang e i suoi,che lo legarono e gli infilarono un uncino nella clavicola,perché non potesse più trasformarsi.Laotse invece si riprese il suo anello di diamante e ritornò con Guan Yi nella volta celeste. Sun Wu Kung fu trionfalmente riportato in cielo e condannato alla decapitazione.Lo condussero nel luogo dell¹esecuzione e lo legarono a una colonna.Ma vani furono tutti i tentativi di dargli la morte con la scure o con la spada,con il tuono o con il lampo.Non gli torcevano nemmeno un pelo.
Laotse disse² Non c¹è da meravigliarsi!Questa scimmia ha mangiato le pesche, bevuto il vino e trangugiato anche le mie pillole della vita.Niente può fargli male.E¹ meglio che me la porti a casa e la infili nel mio forno:l¹elisir della vita ne uscirà fuso e la scimmia sarà ridotta a polvere e cenere.²
Sun Wu Kung fu così liberato dalle corde e Laotse lo prese con sé,lo infilò nel suo forno e ordinò ai suoi servi di attizzare il fuoco di continuo.
Sul bordo del forno erano però incisi i segni delle otto forze della natura.Entrata nel forno,la scimmia cercò protezione sotto il segno del vento.IL fuoco non poté farle male;solo il fumo le dava fastidio agli occhi.Rimase nel forno sette volte sette giorni;poi Laotse fece aprire il forno per dare un¹occhiata.Quando vide la luce, Sun Wu Kung non ce la fece più,saltò fuori e rovesciò il forno fatato.Gettò a terra custodi e servi e lo stesso Laotse,che avrebbe voluto afferrarlo,si prese una tale botta da finire a gambe all¹aria come una cipolla alla rovescia.Allora Sun Wu Kung si tolse l¹asta dall¹orecchio e all¹improvviso sfasciò tutto,tanto che gli dei delle sette stelle si rinchiusero nelle loro case e i guardiani del cielo abbandonarono le loro postazioni.Giunse così al castello del sovrano dell¹angusto cielo,dove però il guardiano riuscì a trattenerlo con la sua frusta di ferro.Allora gli mandarono contro i trentasei dei del tuono,che lo circondarono senza riuscire a prenderlo.
Il sovrano del cielo esclamò ³Buddha ha sempre una parola giusta;mandatelo subito a chiamare!².
Da occidente arrivò allora Buddha con Ananda e Kashiapa,i suoi discepoli.Quando vide quel trambusto disse ³Lasciate stare le armi e portatemi il santo!Voglio parlare con lui²
Gli dei si ritirarono. Sun Wu Kung gli domandò,con la schiuma alla bocca ³Chi sei tu,che osi parlare con me?². Buddha sorrise e disse ³Sono Shakiamuni Amitofu e vengo dal beato occidente.Ho sentito parlare della tua ribellione e sono venuto per placarti².
Sun Wu Kung affermò ³Sono la scimmia di pietra che ha raggiunto l¹illuminazione.Posso trasformarmi sessantadue volte e vivere quanto il cielo.Perché mai il sovrano dell¹alto angusto cielo deve restare in eterno sul suo trono?Quando mi avrà fatto posto sarò contento².
Buddha disse sorridendo ³Sei un animale che ha conseguito forze prodigiose.Come puoi diventare sovrano del cielo?Devi sapere che il sovrano del cielo lavora virtuosamente da eoni.Quanti mai anni ti mancano,per raggiungere la sua dignità!Inoltre,ti chiedo:conosci qualcos¹altro a parte l¹arte di trasformarti?².
Sun Wu Kung rispose ³So fare capriole che mi portano sulle nuvole.Con ciascuna percorro diciottomila miglia.Mi sembra abbastanza per diventare sovrano dell¹alto angusto cielo!².
Buddha disse sorridendo ³Facciamo una scommessa.Se con una capriola riesci a sfuggire dalla mia mano,pregherò il sovrano del cielo di farti posto.Se non ce la fai,dovrai consegnarti a me².
Sun Wu Kung trattenne le risa,pensando ³Questo Buddha è davvero un tipo strano!La sua mano è lunga meno di un piede,come faccio a non saltarla!².Accettò così di buon grado.
Buddha distese allora la sua mano destra.Sembrava un piccolo petalo di loto. Sun Wu Kung vi balzò sopra.Poi disse ³Via!².Fece allora una capriola dopo l¹altra,come in un vortice.A un certo punto vide cinque colonne alte e rossicce che svettavano nel cielo.Pensò ³Questa è la fine del mondo.Ora faccio dietro-front e sarò il signore del cielo.Però voglio lasciare qui il mio nome,per provare che ci sono stato².Si strappò un pelo,lo trasformò in un pennello e scrisse a lettere cubitali sulla colonna di mezzo ŒIl Gran Santo Celeste¹.Fece poi un¹altra giratina e si alleggerì nei pressi della prima delle cinque colonne.poi ricominciò con le sue capriole finché non giunse nel luogo donde era partito.Saltò giù dalla mano e disse ridendo ³Orsù,che il signore del cielo mi liberi in fretta il suo castello celeste!Sono giunto alla fine del mondo e vi ho anche lasciato il mio nome².Buddha imprecò ³Infame d¹una scimmia,mi hai orinato in mano!Vorresti farmi credere di esserti allontanato dalla mia mano?Guarda un po¹ se sotto il mio dito medio non c¹è scritto ‘Il Gran Santo Celeste’? E il mio pollice che è ancora bagnato? Vorresti anche avere ragione?”.
Sun Wu Kung,accorgendosi che le cose stavano proprio così,si spaventò moltissimo.Cercò di darsi un contegno e disse che voleva andare a controllare,nella speranza di sfruttare l¹occasione per levarsi di torno.Ma Buddha lo trattenne con la sua mano,lo spinse fuori dalla porta del cielo e con acqua,fuoco,legna e metallo eresse una montagna sotto la quale lo imprigionò.
Dovette rimanerci per centinaia di anni,finché non si convertì e fu liberato,con l¹incarico di andare ad aiutare il monaco sello Yangtsekiang a recuperare i libri sacri nell’Occidente.
Venerò in quel monaco il suo maestro e fu detto il Viandante.Guan Yi,quando lo liberò,consegnò al monaco un anello d¹oro. Sun Wu Kung fu indotto ad indossarlo e subito gli si formò una concrescenza di carne che gli impedì di toglierselo.Guan Yi insegnò al monaco un incantesimo in virtù del quale,se la scimmia si fosse rifiutata di seguirlo, avrebbe potuto restringere l¹anello. Da allora Sun Wu Kung si comportò sempre con gran civiltà e decoro.
FINE