Leggende Orientali – I PRIMI CONIGLI
Leggenda dal Giappone
Tradotta da Dario55
I PRIMI CONIGLI
I bambini nel cielo stavano tutti piangendo. «Boo-oo», diceva uno. «Boo-oo», diceva un altro. «Boo-oo», dicevano tutti gli altri.
«Bambini, bambini, cosa succede?», chiese la magica madre del cielo.
«Non abbiamo niente per giocare», rispose uno. «Non c’è niente per farlo», disse un altro. «Non possiamo giocare perché non c’è niente per farlo», dissero tutti gli altri.
«Perché non fate scintillare le stelle?», chiese la magica madre del cielo.
«Le stelle sono andate via tutte», singhiozzò uno. «Il sole sta brillando e le luci delle stelle sono andate via», singhiozzò un altro. «Non possiamo far scintillare le stelle quando il sole sta brillando e le luci delle stelle sono andate via», singhiozzarono tutti gli altri.
«Perché non percuotete i tamburi del tuono?», chiese la magica madre del cielo.
«I tamburi del tuono sono tutti rotti», sospirò uno. «Abbiamo battuto tutti i tuoni fuori dai tamburi», sospirò un altro. «Non possiamo percuotere i tamburi del tuono perché i tuoni sono stati tutti battuti fuori dai tamburi», sospirarono tutti gli altri.
«Perché non scuotete la neve attraverso il setaccio della neve?», chiese la magica madre del cielo.
«Non può essere scossa attraverso il setaccio», disse uno. «Abbiamo fatto palle di neve con la neve», disse un altro. «Non possiamo scuotere la neve attraverso il setaccio perché ne abbiamo fatto palle di neve», dissero tutti gli altri.
«Perché non fate rotolare le palle di neve?», chiese la magica madre del cielo.
«Oh, questo ci piace», gridò uno. «Sì, ci piace», gridò un altro. «Altroché se ci piace», dissero tutti gli altri.
Corsero fuori verso il campo delle palle di neve.
«Prendiamole», disse uno. «Tiriamole», disse un altro. «Lanciamole», dissero tutti gli altri.
Su e giù, in un modo e nell’altro, avanti e indietro, come ballavano e volavano quelle bianche palle di neve!
«Oh, guardate! Stanno cadendo attraverso il pavimento del cielo», gridò uno. «Stanno cadendo attraverso i buchi scintillanti delle stelle», disse un altro. «Stanno cadendo attraverso i buchi giù sulla terra», dissero tutti gli altri.
Le palle di neve saltellavano e se ne andavano. I bambini delle stelle cominciarono di nuovo tutti a piangere.
Proprio in quel momento la magica madre del cielo arrivò con una torcia per accendere le stelle.
«State piangendo di nuovo?», disse. «Che succede stavolta?»
«Le nostre palle di neve sono cadute attraverso il pavimento del cielo», disse uno. «Sono cadute attraverso i buchi scintillanti delle stelle», disse un altro. «Sono cadute attraverso i buchi giù sulla terra», dissero tutti gli altri.
«Che palle di neve birichine e disobbedienti», disse la magica madre del cielo. Poi gettò la torcia dietro le palle di neve, ma riuscì solo a bruciacchiare le loro code e a farle diventare nere.
Giù sulla terra quelle soffici palle bianche stanno ancora saltellando con le loro piccole code nere, e i bambini le chiamano “conigli”.
FINE
Testo originale e illustrazioni in:
“Japanese Fairy Tales. Second Series” Retold by Teresa Peirce Williston. Illustrated by Sanchi Ogawa. 1911