5 2 Voti
Vota l'opera (solo registrati)

Per aggiungere una citazione, inseriscila come commento qua sotto. Avvisa se ci sono spoiler!

16 Commenti
Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Marichan
Staff
Kage
11 mesi fa

“Negata è la verità, languono i veri sentimenti, la speranza non anima più i passi di chi cammina, le risa degli idioti risuonano ovunque, su ogni fronte è scritta la morte dello spirito.”
Yukio Mishima, La voce degli spiriti eroici.

Sophitia
Jonin
10 anni fa

“La gente non migliora, diventa solo più furba. Quando diventi più furbo, non smetti di strappare le ali alle mosche, cerchi solo di trovare dei motivi migliori per farlo”.”
Stephen King

Sherley
Chunin
11 anni fa

La scelta non è forse già espressione, anche se elementare, di libertà?
[Le nostre paure – Vittorino Andreoli]

Carlo_Manigoldo
Jonin
11 anni fa

è davvero vantaggioso ottenere più informazioni di quelle che ci sono necessarie, più velocemente di quanto ci è necessario? è come comprare una macchina di grandi capacità che produce troppo rispetto ai nostri bisogni: i pezzi superflui devono poi essere immagazzinati con un ulteriore aumento dei costi.
(Taiichi Ohno, Lo spirito Toyota traduzione di Marco Revelli)

Sherley
Chunin
11 anni fa

Tratte da “La maschera” di Paola Poggioli.

-«…Occhi verde-opaco come melma, e riccioli neri. I colori dell’inchiostro», mormorò squadrandolo fissamente. «Nessun nome poteva essere più indicato di Seppia».
[Xewon Ventridys – La Maschera]

-«…Cosa devo fare con te, Shyar? Cosa devo farti patire ancora perché tu la smetta di amarmi…?» [Xewon Ventridys – La Maschera]

-“Se doveva morire, si disse, sarebbe morto, ma non si sarebbe arreso, non finché avrebbe avuto fiato per dire: «no». Quando questo fosse accaduto, allora avrebbe ceduto le armi, e così come aveva sempre vissuto sarebbe trapassato, da solo. …Senza occhi verdi che avrebbero pianto per lui, né riccioli neri che avrebbero solleticato le sue labbra nel loro ultimo respiro.” [Pensieri di Xewon Ventridys]

-“Qualcosa dentro di lui aveva infine ceduto. Xewon aveva ragione, era ora di finirla con quella gabbia immaginaria, una cella con sbarre d’aria e ruote di tortura fatte di maniache riflessioni e squilibrate elaborazioni mentali. Doveva essere libero. Voleva essere finalmente libero.” [Pensieri di Shyar Lancen]

-Shyar: «Allora non è una punizione, è un altro dei vostri esprimenti. Io pensavo…».
Xewon: «Che ti avrei rinchiuso in un buco fino a domattina? Non sono tua madre, non ti darò una bacchettata sulle dita per aver fatto il ragazzo cattivo».
[Shyar Lancen e Xewon Ventridys]

-«Credo di capire cosa tu gli abbia innescato dentro… Bello da impazzire, con splendidi occhi in cui perdersi, verdi come acqua marina, ma così distanti e freddi… I tuoi occhi sembrano smeraldi morti, lo sapevi? Ci guardi tutti da dietro quegli specchi e niente di ciò che pensi riesce a trapelare. Quale uomo sano di mente potrebbe resistere a una simile tentazione? E quale pazzo, invece, vorrebbe possederla così fortemente da desiderare di distruggerla perché nessun altro possa goderne?» [Esilyn Fray]

-“Solo quando fu nelle sue stanze, […] le stanze testimoni di violenza, ardore, dolore… Solo allora di rese conto di stare piangendo. L’amore era una cosa orribile.” [Shyar Lancen]

-Un feroce manrovescio lo colse di sprovvista, gettandolo di lato. «Questo è per la tua insolenza, Seppia. Il conclave non sbaglia mai». […] «Tutti sbagliano». Un altro colpo, più forte del precedente. «Impertinente e imperituro nel rispondere a tono. Per certi versi invidiabile». [Xewon Ventridys e Shyar Lancen]

-«La tua è più di una fissazione, Shyar: è un’insana ossessione.Quando ti dissi che sei più pazzo di me non lo dicevo scherzando. Io sono instabile, ma tu adori questa mia instabilità come una squilibrata falena che si getta sulle fiamme della candela, più e più volte, bruciandosi le ali poco a poco, carbonizzandosi le zampe, gli occhi, le antenne… Tu brucerai Shyar. Tu arderai come una fiaccola e carbonizzerai fra le mie mani.» [Xewon Ventridys]

-«Cerco di dirti che mi hai intossicato con la tua stramaledetta presenza! Cerco di dirti che ti detesto, perché anche fra le braccia di una bellissima donna sono i tuoi occhi che cerco, il tuo corpo che bramo! Tu mi hai cambiato, Shyar, ed io non posso permetterlo!». [Xewon Ventridys]

-«Vi amo da morire, padrone… sin da quando siete venuto alla Casa a scegliere un nuovo servitore. So di essere impertinente e ribelle, ma non ho mai voluto mancarvi di rispetto. Io… Sono così stanco di avere paura… Vi prego, non fatemi più del male, per favore». [Shyar Lancen]

Sherley
Chunin
11 anni fa

Tratte da “La maschera” di Paola Poggioli.

-Erish: Allora,dimmi: com’è questo Stregone di Veleni? E’ così bello come tutti dicono?
Shyar: E’ il mio padrone. Io lo servo e non lo giudico. Lo vedrai con i tuoi occhi.
[Shyar Lancen ed Erish]

-«…L’amore è paurosamente simile all’odio, non lo sapete?» [Shyar Lancen]

-«Un domestico serve anche a questo, vero? Nascondere cose, passare per bugiardo… Sarò un buon domestico, allora». [Shyar Lancen]

-Shyar: «Non vedo niente», disse rivolto all’apertura sopra di sé.
Xewon: «Addentrati nel buio ed aspetta che i tuoi occhi si abituino, poi descrivimi ciò che ti circonda».
Shyar urtò qualcosa di duro e la suola gli s’impigliò. Trasalì violentemente retrocedendo ed andando a sbattere di nuovo. «Ci sono due cadaveri qua sotto!», urlò più spaventato di quanto volesse apparire.
Xewon: «Ignorali».
Shyar: «Ignorarli!?»[Shyar Lancen e Xewon Ventridys]

-Lo amava… Che il Signore e tutti gli Dei lo perdonassero, amava quel mostro. [Pensieri di Shyar Lancen]

-Il pensiero martellante di ciò che aveva visto turbava la sua mente che nel buio riportava in vita l’immagine di quegli occhi grigi, di quel corpo nudo bello come quello di una divinità. Cosa avrebbe dato per una sola carezza, cosa avrebbe fatto per un unico bacio… [Pensieri di Shyar Lancen]

Leonatos
Leonatos
Genin
12 anni fa

“Order the guns to fire” said Horus, his voice cold. “Let the galaxy burns!”
– “Galaxy in Flames: the Heresy Revealed” di Ben Counter –

Anche se camminassi in una valle oscura
non temerei alcun male, poiché tu sei con me
il tuo bastone e il tuo vincastro sono essi la mia difesa.
– Salmo 23 (22), libro della Bibbia –

“Se avessi conosciuto l’amore non sarei mai diventato ciò che sono ora.”
– L’arcimago oscuro Raistlin in “I Draghi dell’Estate di Fuoco” di Margaret Weis e Tracy Hickman

Sherley
Chunin
12 anni fa

Tratte da “Winter” di Asia Greenhorn

– “Dove affondano le tue radici? Dove ti porteranno i tuoi desideri? Esistono pensieri in grado di cambiare la realtà… Esiste un mondo dove l’amore può uccidere e rendere immortali”

– Il tempo si arrestò, mentre la paura e la nostalgia danzavano intrecciate. Avvolto dalle ombre del bosco, Rhys incurvò le labbra in un sorriso malinconico e perfetto. Cosa sei disposta a rischiare per amore Winter Blackwood Starr?

– Win: Scusami,sono proprio in un brutto momento…Io non ne sono sicura, ma forse c’è qualcuno…
Mad: Colpo di fulmine?
Win: Non lo so nemmeno io ,è…
Come un amore eterno che dura pochi istanti.Come osservare qualcuno che in passato hai amato con tutta te stessa e che ora è vicino ma irraggiungibile.Persino guardarlo fa male al cuore, Madison; mi fa sentire come se non potessi mai più essere padrona di me.Come posso dortelo questo? Come farti capire che ne ho nostalgia?
….è un po complesso!!

– Era possibile essere sconvolte dal ricordo di un amore che non era mai esistito? Che era divampato e si era consumato in un battito di ciglia?

– Prof: Come si ricostruisce la storia? Cosa ci porta a trasformare una manciata casuale di dettagli,vecchie scartoffie,reperti in una narrazione logica e consequenziale?
Dylis: Si studiano le datazioni,si riflette…
Prof: Naturalmente.Non vi aspetterete che sia facile,però,collegare gli eventi…o che sia sempre sufficiente.Dovreste almeno sapere cosa cercate,non trovate?
Nerys: Si cercano cause ed effetti.Si creano concatenazioni.Si potrebbe partire da un oggetto di indagine e risalire la corrente alla ricerca di ciò che l’ha provocato.
Prof: Ottimo davvero una buona osservazione! Ma in che rapporto diresti che si trova l’indagine con le ipotesi teoriche?
Nerys: Immagino che le teorie dovrebbero essere il risultato di un buon lavoro di ricerca,non il punto di partenza…
Prof: Anche questo può essere vero… Un errore di molti studiosi è la mancanza di creatività.Troppi,in altre parole,si sforzano di ricondurre ciò che osservano a un sistema di interpretazione codificato…
Win: Però in assenza di riferimenti come si procede? Quello che voglio dire è che si rischia di procedere a caso senza risultati…
Prof: Si usa la testa…e l’intuito,per chi ne è provvisto.La vita non procede in modo lineare, e posso assicurarvi che è sempre stato così.Fatti lontanissimi,apparentemente disgiunti, possono essere in realtà profondamente connessi.E tuttavia il metodo storico è affine a quello scientifico: la storia è una reazione chimica che dal passato ci porta al presente. Ma, allo stesso tempo, è molto difficile comprendere quali siano gli elementi in gioco.Forse è una delle difficoltà maggiori. Ampliare le vedute.Guardare i fatti da un altro punto di vista.

Sherley
Chunin
12 anni fa

Tratte da “Evernight” di Claudia Gray

– E se Giulietta e Romeo fossero stati Vampiri?

– Quando si è immortali l’amore è per sempre…

– Nessuno può sfuggire al proprio destino…

Sherley
Chunin
12 anni fa

Tratte da “Legacy” di Cayla Kluver

– A un certo punto della tua vita la scelta che dovrai fare sarà una e una sola: compiere il tuo dovere o vivere la tua vita.

– Costrinsi la mente a calmarsi concentrandomi sul battito del cuore e confidando nella speranza,la mia unica guida.Mentre chiudevo gli occhi fui invasa dalla certezza che Narian avrebbe trovato il modo di tornare,perchè il suo amore era incrollabile e costante come il ritmo del mio cuore.

Sherley
Chunin
12 anni fa

Tratte da “Bianca come il latte, Rossa come il sangue” di Alessandro D’Avenia

– Amare è un verbo, non un sostantivo.Non è una cosa stabilita una volta per tutte, ma si evolve, cresce, sale, scende, si inabissa, come i fiumi nascosti nel cuore della terra, che però non interrompono mai la loro corsa verso il mare. A volte lasciano la terra secca, ma sotto, nelle cavità oscure, scorrono, poi a volte risalgono e sgorgano, fecondando tutto.

– Solo chi fa domande sui dettagli ha provato a sentire cosa sente il tuo cuore. I dettagli. I dettagli: un modo di amare davvero.

– Quel giorno… ho scoperto che le nostre metà non combaciano perfettamente e solo un abbraccio può farci combaciare. Senza la tua presenza il mondo si è svuotato. Mi manca tutto di te: la risata, lo sguardo, i congiuntivi mancanti, gli sms, le chiacchierate… Tutte quelle cose insignificanti che valgono tutto per me, perché sono tue.

– Regalare il proprio dolore agli altri è il più bell’atto di fiducia che si possa fare.

– Sono nato il primo giorno di scuola…Sono cresciuto e invecchiato in soli duecento giorni.

– Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno, è guardare gli occhi come parte del volto, l’altro, è guardare gli occhi e basta… come se fossero il volto.

– Viene il giorno che ti guardi allo specchio e sei diverso da come ti aspettavi. Sì, perché lo specchio è la forma più crudele di verità. Non appari come sei veramente. Vorresti che la tua immagine corrispondesse a chi sei dentro e gli altri, vedendoti, potessero riconoscere subito se sei uno sincero, generoso, simpatico… invece ci vogliono sempre le parole o i fatti. È necessario dimostrare chi sei. Sarebbe bello doversi limitare a mostrarlo. Sarebbe tutto più semplice.

– E’ ciò che fai che ti definisce, non ciò che sei…

– Io credo che le uniche cose che valga la pena ricordare siano quelle raccontate con il sangue: il sangue non fa errori e nessun professore li può correggere.

– L’amore non esiste per renderci felici, ma per dimostrarci quanto sia forte la nostra capacità di sopportare il dolore.

– L’amore non da pace. L’amore è insonne. L’amore è elevare a potenza. L’amore è veloce. L’amore è domani. Lamore è tsunami. L’amore è rossosangue.

– Un bacio è il ponte rosso che costruiamo tra le nostre anime,che danzano sulla vertigine bianca della vita senza paura di cadere.

– La vita è un’interrogazione fatta per estorcerti una verità che non sai e che farai finta di ricordare pur di non soffrire ancora, fino a convincerti di quella menzogna, dimenticando che l’hai inventata tu.

– Perché quando c’è di mezzo l’amore le persone a volte si comportano in modo stupido. Magari sbagliano strada, ma comunque ci stanno provando. Ti devi preoccupare quando chi ti ama non ti ferisce più, perché vuol dire che ha smesso di provarci o che tu hai smesso di tenerci.

– Quando ci sembra di non pensare a niente, in realtà noi pensiamo a quello che ci sta a cuore.L’amore è una specie di forza di gravità: invisibile e universale, come quella fisica. Inevitabilmente il nostro cuore, i nostri occhi, le nostre parole, senza che ce ne rendiamo conto vanno a finire lì, su ciò che amiamo, come la mela con la gravità.

-Non è facile essere deboli.

-Quella dei sogni è una balla colossale.Lo sapevo.L’ho sempre saputo.Perchè poi arriva il dolore e niente ha più senso.Perchè tu costruisci,costruisci,costruisci e poi all’improvviso qualcuno o qualcosa spazza via tutto.Allora a che serve?

-Una vita senza sogni è un giardino senza fiori, ma una vita di sogni impossibili è un giardino di fiori finti…!

-Solo quando l’uomo ha fede in ciò che è al di sopra della sua portata – questo è un sogno – l’umanità fa quei passi avanti che l’aiutano a credere in se stessa.

-I sogni veri si costruiscono con gli ostacoli.Altrimenti non si trasformano in progetti,ma restano sogni.

-Ti riduco nella polvere della tua ombra!

-Incenerire i sogni.Bruciare i sogni è il segreto per abbattere definitivamente i propri nemici,perchè non trovino più la forza di rialzarsi e ricominciare.Non sognino le cose belle delle loro città,delle vite altrui,non sognino i racconti di altri,così pieni di libertà e di amore.Non sognino più nulla.Se non permetti alle persone di sognare,le rendi schiave.Questa è la distruzione più crudele: rubare i sogni alla gente. Lager pieni di uomini bruciati con i loro sogni. Nazisti ladri di sogni. Quando non hai sogni li rubi agli altri,perchè non li abbiamo neanche loro. L’invidia ti brucia il cuore e quel fuoco divora tutto…

-A volte nella musica si trovano le risposte che cerchi,quasi senza cercarle.E anche se non le trovi,almeno trovi quegli stessi sentimenti che stai provando.Qualcun altro li ha provati.Non ti senti solo.Tristezza,solitudine,rabbia.

-L’unico modo per vedere le stelle non è desiderare,ma farsi male!

-Questa è bella! Uno vuole donare il sangue per una persona che sta male e deve chiedere il permesso. Uno vuole costruire un sogno,o salvarlo, e deve chiedere il permesso. Che cazzo di mondo! Ti spingono a sognare e poi ti impediscono di farlo quando hai appena cominciato:sono tutti invidiosi! E allora tirano fuori che per sognare devi chiedere il permesso e per non chiederlo devi essere maggiorenne. Me ne sono tornato a casa, Mi sembrava di galleggiare in un mare bianco,senza porti,senza approdi. Non ho concluso niente!

-Ecco il segreto della felicità : essere se stessi e basta! Fare quello che si è chiamati a essere…!

-Possibile che a 16 anni sei convinto che la vita sia la scuola e la scuola sia la vita? Che l’inferno siano i prof. e il paradiso i giorni di vacanza? Che i voti siano il giudizio universale? E’ possibile che a 16 anni il mondo abbia il diametro del cortile della scuola?

-Dio,non servono più le stelle: spegnile una a una. Smantella il sole e imballa la luna. Svuota l’oceano, sradica le piante .Ormai più nulla è importante. E soprattutto lasciami in pace !

-A colui che attende giunge ciò che attendeva, ma a colui che spera capita ciò che non sperava.

-La scuola è il mondo al contrario: non si mette nulla nero su bianco, ma viceversa. A scuola tutto è fatto per essere dimenticato, come la poca polvere bianca del gesso…

-Spesso ci inganniamo. Pensiamo che l’amore sia in crisi invece e proprio l’amore che ci chiede di crescere…come la luna: ne vedi solo uno spicchio, ma la luna è sempre lì tutta intera, con i suoi oceani e le sue vette, devi solo aspettare che cresca, che a poco a poco la luce ne illumini tutta la superficie nascosta… e per questo ci vuole tempo!

Changing
Changing
Chunin
12 anni fa

“E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va’ dove lui ti porta”
Va’ dove ti porta il cuore – Susanna Tamaro

Changing
Changing
Chunin
12 anni fa

– Il significato di un uomo non va ricercato in cio’ che egli raggiunge, ma in cio’ che vorrebbe raggiungere – K. Gibran

– Ama cio’ che ti rende felice, ma non amare la tua felicità – Gustave Thibon

Changing
Changing
Chunin
12 anni fa

Oscar Wilde
<>

« Ho scritto quando non conoscevo la vita. Ora che so il senso della vita, non ho più niente da scrivere. La vita non può essere scritta: la vita si può soltanto vivere »

Altre citazioni:
<> K.Gibran

<> Gustave Thibon

Marichan
Staff
Kage
12 anni fa

DAI LIBRI DI TERRY PRATCHETT

*Tratte dal libro “A me le Guardie!”*

“Potete chiamarle guardi di palazzo, guardie cittadine o guardie e basta. Qualunque nome abbiano, in ogni opera di genere fantasy-eroico, il loro scopo è più o meno lo stesso: più o meno al capitolo 3 (o dopo dieci minuti di film) irrompono nella stanza, attaccano l’eroe e uno alla volta vengono massacrati.
Nessuno chiede mai se sono d’accordo.
Questo libro è dedicato a quei nobilissimi uomini.”
– Dedica all’inizio di ogni libro della saga delle guardie di Ankh-Morpork – (grazie Shevaara)

“Nessuno sa come mai i nani, che a casa nelle montagne conducano vite tranquille e ordinate, dimentichino tutto appena si trasferiscono nella grande città. Qualcosa si impossessa anche del più mite minatore, e gli impone di indossare costantemente una cotta di maglia, di portare un’ascia, di cambiare il proprio nome in Tagliagola Calcistinchi e di sbronzarsi all’inverosimile.
Probabilmente è proprio a causa delle loro vite così tranquille e ordinate. Forse, dopo tutto, la prima cosa che un giovane nano vuole fare quando arriva nella grande città, dopo settant’anni di lavoro per suo padre nel fondo di una fossa, è svuotare una bottiglia e fare botte con qualcuno.”

“Io ho un sacco di umili origini. Nella mia famiglia si pensava che il porcaio fosse un lavoro sciccoso”
– Fratello Cessaiolo –

“Il viaggio fu lungo e, sorprendentemente, poco movimentato. La gente che supera i due metri di altezza e mostra spalle quasi altrettanto larghe spesso gode di viaggi poco movimentati. Alcuni gli spuntano di fronte all’improvviso da dietro una roccia, ma poi dicono subito: ‘Oh, mi scusi. L’avevo scambiata per un altro'”.

“Una delle straordinarie innovazioni introdottte dal Patrizio era rendere la Gilda dei Ladri responsabile dei furti, con budget annuali, programmazione anticipata e, soprattutto, rigida protezione dell’attività. Di conseguenza, in cambio di una quantità media autorizzata di crimini per anno, i ladri stessi facevano sì che il crimine non autorizzato venisse colpito con tutta la forma dell’Ingiustizia, che era di solito una mazza chiodata.”

“Il Patrizio non credeva nella crudeltà gratuita. Mentre era un sostenitore accanito della crudeltà necessaria.”

“La Gilda dei Vigili del Fuoco era stata dichiarata fuorilegge dal Patrizio l’anno precedente, in seguito ad una serie di lamentele. Il fatto era che, se si stipulava un contratto con la Gilda, la propria casa veniva protetta contro gli incendi. Sfortunatamente, i valori etici di Ankh-Morpork si erano ben presto risvegliati, e i vigili del fuoco avevano preso a recarsi in gruppo nelle case dei potenziali clienti, facendo commenti del tipo ‘Questo posto sembra essere potenzialmente infiammabile’ e ‘Probabilmente salterebbe in aria come un petardo, se qualcuno per sbaglio facesse cadere a terra un fiammifero, non so se mi spiego’.”

“Si trattava del solito tumulto di Ankh-Morpork nei momenti di crisi: metà delle gente era lì per lamentarsi, un quarto era lì per vedere l’altra metà, e il resto era lì per rubare, importunare o vendere panini agli altri.”

“Quando il Patrizio era infelice, diventata anche molto democratico. Trovava modi complessi e dolorosi per diffondere l’infelicità il più possibile.”

“Il drago era stupito. Dopo lo stupore, arrivò la rabbia frustrata. Non c’era praticamente nulla che il drago potesse fare alle persone che queste non avessero, presto o tardi, già fatto l’una all’altra, spesso con entusiasmo. ‘Ma noi siamo draghi. Noi dobbiamo essere crudeli, astuti, insensibili e terribili. Noi però non ci siamo mai bruciati, torturati e massacrati a vicenda chiamando la cosa ‘morale””.

*Tratte dal libro “Uomini D’Arme” *

AGENTE CUDDY?
Cuddy si levò dai suoi piedi.
<< Oh >> commentò. << Caspita. Non pensavo proprio che sarei sopravvissuto alla caduta. Non dopo i primi trenta metri. AVEVI RAGIONE L'irreale mondo dei vivi stava già sbiadendo, ma Cuddy guardò con espressione truce i resti deformati della su ascia. Sembravano preoccuparlo molto più dei resti deformati di Cuddy. << È guarda un po' qui!>> esclamò. << Quest'ascia me l'ha fatta mio padre! Bella arma da portarmi all'aldilà!>>
È FORSE UNA SPECIE DI TRADIZIONE DI SEPOLTURA DEI NANI?
<< Ma non lo sai? Tu sei la Morte, no?>>
NON SIGNIFICA CHE IO DEBBA SAPERE TUTTO SULLE TRADIZIONI DI SEPOLTURA. DI SOLITO INCONTRO LA GENTE PRIMA CHE VENGA SEPPELLITA. QUELLI CHE INCONTRO DOPO CHE SONO STATI SEPPELLITI TENDONO A ESSERE UN PO’ SOVRECCITATI E SCARSAMENTE INCLINI A DISCUTERE.
Cuddy incrociò le braccia.
<< Se non vengo seppellito adeguatamente >> annunciò << non vengo. La mia anima vagherà angosciata per il mondo nel tormento>>
NON È NECESSARIO CHE LO FACCIA.
<< Certo che può, se vuole >> sbottò il fantasma di Cuddy.
– Morte e Cuddy – (grazie Shevaara)

“L’omicidio era in effetti un evento piuttosto raro ad Ankh-Morpork, ma c’erano un sacco di suicidi.
Camminare nelle zone malfamate era suicidio. Chiedere un nano ghiacciato in un bar di nani era suicidio. Dire << Ma che cos'hai nel cervello, sassi? >> ad un troll era suicidio. Se non si stava attenti si commetteva suicidio con estrema facilità.”
grazie Shevaara

“Ogni nano viene sepolto con un’arma. Lo sapeva? Per portarsela dietro, ovunque vada a finire.”
“Ma ha una lavorazione magnifica! Ed è affilata come un rasoio!”
“Ma è evidente. Non avrebbe senso affrontarli con un’arma di qualità inferiore”
“A chi ti riferisci?”
“A qualsiasi cosa brutta incontri nel suo viaggio dopo la morte”
“Pensavo che i nani non credessero nei diavoli, nei demoni e in roba del genere”
“E’ vero, ma… non siamo sicuri che loro lo sappiano”.
– dialogo tra Carota e Vimes –

“M. V. R. Dibbler aveva un gran numero di difetti, ma il pregiudizio rispetto alle altre specie non faceva parte di esse. Gli piacevano tutti quelli che avevano i soldi, indipendentemente dal colore e dalla forma della mano che glieli stava allungando.”

“Frizzo era accompagnato da mezza dozzina di membri della Guardia Diurna. Erano tutti armati di balestra. In rispetto al fatto di stare assolvendo un compito abbastanza sgradevole che coinvolgeva dei colleghi, le tenevano puntate leggermente verso il basso. In rispetto al fatto che non erano dei pazzi, avevano tolto le sicure.”

“Siamo armati della verità! Che cosa può farci del male se siamo armati della verità?”
“Beh, per esempio un dardo di balestra… potrebbe passarci attraverso un occhio e uscire da dietro la testa”.
– dialogo tra Carota e Colon –

“La frenologia, come tutti sanno, legge il carattere, le attitudini e le abilità di una persona, esaminando le pretuberanze e gli incavi della sua testa. Di conseguenza – secondo il genere di pensiero logico che caratterizza la mente dei cittadini di Ankh-Morpok – dovrebbe essere possibile modellare il carattere di qualcuno fornendogli tutte le pretuberanze calibrate nei punti giusti.
Si può entrare in un negozio e ordinare un temperamenti artistico con una tendenza all’introspezione e un contorno di isteria. Quello che si ottiene, effettivamente, è di essere colpito sulla testa con una serie di mazzuoli di diversa dimensione, ma ciò crea posti di lavoro e fa circolare il denaro, ed è quello che conta.”

*Tratte dal libro “Piedi d’Argilla”*

<< Immagino sia stato avvelenato, Fred, questa è la verità >>
Colon apparve inorridito.
<< Santo cielo! Vuole che chiami un dottore? >>
<< Ma sei impazzito? Vogliamo che resti vivo! >>
– Colon e Vimes – (grazie Shevaara)

<< Andiamo a trovare qualcuno che o è l'assassino o sa chi è l'assassino >>
Felice si bloccò.
<< Ma tu hai soltanto la spada e io non ho nemmeno quella! >>
<< Non ti preoccupare, non abbiamo bisogno di armi >>
<< Oh, bene >>
<< Non servirebbero a nulla >>
– Angua e Felice – (grazie Shevaara)

“Viene lasciato un biglietto sulla scena del crimine nella mia città e ha la decenza di essere una minaccia di morte?
No.
L’ultimo scarabocchio di un uomo morente determinato a fare il nome del suo assassino?
No.
È un passo di blabla religioso.
A che servono gli indizi più misteriosi del mistero?”
– Riflessione di Vimes – (grazie Shevaara)

“Vimes correva nella nebbia dietro la figura in fuga. Non era veloce quanto lui a causa dei crampi alle gambe e al paio di fitte di avvertimento del ginocchio sinistro e inoltre, ogni volta che si avvicinava, appariva qualche pedone che intralciava o sbucava fuori da qualche via laterale.
Questo accade sempre durante ogni inseguimenti di polizia di ogni luogo. Davanti all’inseguitore sbucherà sempre da un vicolo un carro dal carico pensante. Se non sono coinvolti veicoli, allora si tratterà di un uomo con una rastrelliera di vestiti. Oppure due uomini con una lastra di vetro. Probabilmente dietro tutto ciò si nasconde una specie di società segreta.”
(grazie Shevaara)

“Vimes arrivò, un po a corto di fiato e con le ginocchia indolenzite.
‘santo cielo’, pensò mentre arrancava su per le scale ‘non è più come ai vecchi tempi di manganello e campanella. Non ci avresti pensato su due volte prima di metterti a correre per mezza città, poliziotti e criminali impegnati in un frenetico inseguimento’
con un misto di orgoglio e vergogna aggiunse: ‘e nessuna di quelle canaglie mi ha mai raggiunto!'”
(grazie Shevaara)

*Tratte dal libro “Thud” *

“Vimes non aveva mai apprezzato nessun gioco più complesso delle freccette. In particolare, gli scacchi l’avevano sempre infastidito. Era lo stupido modo in cui i pedoni partivano e si massacravano con i pedoni opposti, mentre i re se ne stavano a passeggiare senza fare niente, che gli aveva sempre dato sui nervi; se solo i pedoni si fossero alleati, e magari si fossero coalizzati con le torri, l’intera scacchiera sarebbe potuta diventare una repubblica in una dozzina di mosse.”
– traduzione non ufficiale (il libro è per ora inedito in Italia) – grazie Shevaara

*Tratte dal libro “Il Triste Mietitore” *

“Ricordo quando tutto sarà di nuovo”
– Azrale – grazie Shevaara

Marichan
Staff
Kage
12 anni fa

“Tutti di solito sono convinti che le persone si separano perchè una si è stancata dell’altra, per propria volontà o per volontà dell’altra persona. Ma non è così. I periodi finiscono, come cambiano le stagioni. Semplicemente. E’ una cosa su cui la volontà individuale non ha nessun potere. Viceversa, si ha la possibilità, fino a quando verrà quel giorno, di godere di ogni momento. Noi, fino all’ultimo, vivemmo nella gioia.”
– dal libro “H/H” di Banana Yoshimoto –

“Nel vederti cambiare così in fretta, mi viene da pensare che in realtà l’essere umano è un contenitore. Solo un contenitore, il cui contenuto può cambiare. Anche in un’altra persona che cammina per strada. Seguendo il corso del destino, tu metti nel contenitore una cosa dopo l’altra, ma nella parte più profonda e segreta del tuo essere, in questo semplice contenitore c’è qualcosa che assomiglia a ‘Sakumi’, forse un’anima, non so, e solo quella per qualche ragione non cambia, è sempre lì, accoglie tutto e cerca di godere della vita. E se penso che sarà in te fino a quando morrai, provo una strana tenerezza, quasi un dolore, insomma mi sconvolge completamente”
– dal libro “Amrita” di Banana Yoshimoto –

“Sarai come un albero
piantato
lungo corsi d’acqua
che darà frutto
a suo tempo
le sue foglie non cadranno mai”
– dai Salmi, libro della Bibbia –

16
0
Lascia una recensione!x