Cole: il classico protagonista orfano, senza un passato, che fa schifo a combattere ma che in realtà ha un grande potenziale inespresso. Le motivazioni sul perché sia caduto in disgrazia non ci sono note, tuttavia farsi suggerire le mosse dalla figlia lo rende oltremodo patetico. Il suo ruolo nella storia è completamente passivo tanto da essere per nulla influente sulla trama. Il suo potere arcana gli permette di creare un’armatura attillatissima e due tonfa (manganelli).
Jackson (Jax) Briggs: soldato delle forze speciali e portatore del marchio, Sub-Zero gli distrugge le braccia e i monaci Shaolin gliene costruiscono di nuove orribili con il Meccano.Il suo potere arcana è quello di farsi delle braccia meccaniche nuove, quindi sorge spontanea una domanda: Se avesse avuto le braccia cosa sarebbe successo?
Sonya Blade: soldato delle forze speciali che per tutto il tempo viene esclusa per via del fatto che non ha il marchio, riducendosi a fare da tappezzeria per buona parte del film e cercando di consolare Jax per le braccia perdute. Dopo aver ucciso Kano con un nano da giardino guadagna il tanto agognato marchio e il potere di sparare potenti onde d’urto dalle mani (gli anelli rosa del gioco in pratica).
Le forze speciali: nel film sembra quasi che siano frutto dell’immaginazione di Sonya e Jax: tutto quello che vediamo di questa squadra è un ufficio con un sacco di foto nello scantinato della casa della militare! Ma davvero? Davvero hanno dovuto chiedere aiuto ad una bifolca per avere un aereo? Le forze speciali dovrebbero disporre di una base con tecnologie avanzate e qualsiasi veicolo militare! Ma poi davvero Sonya non sa usare un GPS militare nel deserto? Non ho parole!
Kano: un povero cretino, sessista, scurrile e temibile in battaglia quanto le pantofole di Mushu, infatti il marchio che possiede l’ha ottenuto sgozzando il precedente portatore. Non ha la faccia metallica né l’occhio bionico, rimarrà solo sfregiato da Reptile. Il suo potere è sparare raggi laser dall’occhio che dovrebbe essere bionico e questo fa veramente ridere. Costretto ad esser buono, passa ai cattivi quando gli conviene. Viene ucciso dal nano da giardino su cui aveva scatarrato, d’altronde di sa: chi di nano ferisce…
Raiden: il mentore di questa storia è uno scorbutico ed inutile tizio che non ritiene gli attuali combattenti all’altezza del compito. Appare solo per fare numeri da circo che culminano in una palese “citazione” a Gandalf sul ponte di Khazad -Dum. Personaggio utile solo nel prologo.
Liu Kang: appare nel deserto con il sole alle spalle e a quel punto dentro di me ho sentito partire la sigla di Kenshiro. Personaggio molto umile e disponibile ma altrettanto marginale, da il suo contributo addestrando i compagni (tranne Sonya) ma soprattutto illuminando gli ambienti e fungendo da accendino umano, non a caso il suo potere è quello di controllare le fiamme.
Kung Lao: Addestra con Liu Kang i combattenti (tranne Sonya che esclude per via del marchio), aiuta Kano ad attivare il suo potere e uccide Nitara aprendola in due col il fido cappello, ma viene ucciso da Shang Tsung che gli divora l’anima. Il suo potere è controllare il suo cappello tagliente.
Hanzo Hasashi / Scorpion: personaggio molto marginale, una volta ucciso finisce nel regno occulto dove impara a controllare le fiamme infernali. Appare solo per combattere con Sub-Zero alla fine del film insieme a Cole e niente, tutto qui.
Bi Han / Sub-Zero: servo di Tsung che ha il compito di eliminare i combattenti col marchio. Non si sa come sia diventato immortale visto che vive da diversi secoli senza essere invecchiato, in ogni caso dopo aver ucciso Hanzo prende il nome di Sub-Zero e non si sa il motivo. Questo personaggio vene caratterizzato come un incrocio fra Noob Saibot (il suo futuro alter ego) e Smoke, in quanto si cela e scompare nel fumo. Nonostante sembri un personaggio importante, dopo il prologo diventa praticamente marginale.
Shang Tsung: Ordisce qualche piano ai danni del regolamento del Mortal Kombat, ma senza il torneo la sua presenza e le sue azioni sono ininfluenti a livello della trama, salvo quando attacca il tempio e uccide Kung Lao. Ha un’attrazione per Nitara e il suo look suggerisce che sia scappato dal set de “La Tigre e il Dragone”
Syzoth/Reptile: Sono rimasto colpito dal fatto che si siano sforzati di trovare il vero nome del nostro Reptile, se avessero messo la stessa cura per la sceneggiatura non mi sarei ritrovato a scrivere questa roba. Tuttavia la resa grafica di questo personaggio è tremenda, sembrava di veder combattere una grossa iguana. Comunque personaggio inutile per come l’hanno sfruttato.
Kabal: Odia e ammira Kano tanto da consigliare a Shang Tsung di farlo entrare fra i guerrieri del regno esterno. Il suo potere è la super velocità.
Mileena: pare essere molto vicina allo stesso Tsung, tuttavia non viene fatto accenno alle sue origini e non viene nemmeno menzionata la ben più nota gemella Kitana.
Reiko: più che dal suo personaggio di MK4 sembra assomiglia a quei boss giganti con i Martelli di Golden Axe. Un tizio ottuso, armato di martello, con l’alito pesante e privo di personalità.
Nitara: oggetto delle attenzioni lascive di Tsung, Nitara è un personaggio ormai ritenuto “obsoleto” nell’universo di Mortal Kombat, inoltre la caratterizzazione è terribile: praticamente inutile in combattimento e si pettina come Mamma Isabella di Promised Neverland.
Goro: celebrato da Tsung come il principe degli shokan ed introdotto in maniera molto superficiale, possiamo ritenerlo il secondo gigante ottuso ed inutile della storia e viene ucciso grazie al potere arcana del protagonista. Goro non meritava questo.
Spoiler Allert!!!
Dopo un prologo niente male che trasudava di una certa epicità, mai mi sarei immaginato un tracollo tale da mandare in vacca un intero film. Certo, non è che avessi grosse aspettative a riguardo ma dato che la serie è sotto Warner e che ha una buona storia di base, mi aspettavo qualcosa di più.
Una cosa che si nota nella prima parte del film è che non si capisce dove la storia voglia andare a parare, si parla di un torneo imminente o della faida fra Scorpion e Sub-Zero?
Partiamo dal torneo: il film si chiama Mortal Kombat e prende il nome dal torneo mortale che serve per decidere le sorti del mondo, ma naturalmente e nonostante venga ricordato più volte l’arrivo imminente di questa manifestazione viene rimandato al prossimo film. Shang Tsung infatti cercherà per tutto il film di uccidere i combattenti della terra per impedire che si presentino al torneo e vincere facile aggirando le regole.
Un Mortal Kombat senza il Mortal Kombat che senso ha? Togliendo il contesto principale rimangono solo dei tizi con superpoteri e mostri che si menano fra di loro.
Riguardo invece i due ninja la loro storia comincia e termina nel prologo, venendo ripresa solo un momento alla fine senza che essa influisca in qualche maniera.
Abbiamo infatti Sub-Zero insegue il protagonista che come abbiamo intuito è discendente di Scorpion. Pensavo quindi che la chiave per attivare il potere di Cole si trovasse proprio nel suo avo, ma non è assolutamente così.
Ovviamente scordiamoci chissà quali colpi di scena, gli eventi sono facilmente intuibili e prevedibili togliendoti il gusto della sorpresa.
Parliamo ora dei personaggi: questo film ha la particolarità di avere un protagonista inedito ossia Cole, creato apposta per far si che le sue vicende possano intrecciarsi con Sub Zero e Scorpion. Un protagonista nuovo non è così malvagia come idea, peccato che le mie action figures siano molto più carismatiche e dinamiche.
Per onestà intellettuale devo dire però che nessuno dei personaggi (a parte forse Kano anche se in negativo) spicca per la sua caratterizzazione: appaiono, spiegano brevemente chi sono e poi vengono lasciati a se stessi. Siamo praticamente davanti allo stesso grande errore fatto nel film “Mortal Kombat distruzione totale”.
Lasciamo perdere poi i dialoghi intrisi di battute imbarazzanti e parolacce a profusione.
Ma anche la scelta dei combattenti mi risulta alquanto strana, soprattutto per le forze nemiche; ma davvero mi ritiri fuori Nitara e Reiko? Ma se sono personaggi che nessuno ricorda più! Ma poi che c’entrano loro nel primo torneo? Perché Kabal è nei cattivi?
Un altro aspetto che mi perplime è quello che io personalmente chiamo fattore Highlander, in onore di Christopher Lamber che in questo film sarebbe stato un Raiden migliore. In pratica i combattenti scelti per il torneo nascono con un marchio a forma del logo di Mortal Kombat. Questo marchio dona al portatore un potere chiamato “arcana” che permette loro di usare le mosse speciali, ovviamente esso si manifesta in maniera diversa e a seconda delle necessità. Notare che il marchio può essere posseduto anche da inetti, infatti basta uccidere il precedente portatore e vedendo il protagonista non è comunque garanzia di qualità. Questo inoltre va a smontare il fatto che Raiden selezionasse i suoi campioni soprattutto per la loro mente, il loro spirito e per il loro potenziale. In questo film il dio del tuono sminuisce i suoi stessi campioni lasciando tutto il loro l’addestramento in mano a Liu Kang e Kung Lao.
Per quanto riguarda le location sono poche, ripetitive e non hanno nulla di memorabile. Il regno esterno ad esempio sembra preso dal Trono di Spade con dei filtri scuri per dare un tono dark, mentre
il tempio di Raiden da un tempio shaolin diventa una base segreta nascosta in una montagna stile città di Petra, mentre la povera Sonia Blade vive in una catapecchia con dei nani da giardino all’ingresso.
L’unica location decente era il famoso ponte (the Pit) dal quale tutti si sarebbero aspettati il classico volo sugli spunzoni, invece no.
I combattimenti che dovrebbero essere il punto focale della storia sono senza infamia e senza lode, molto coreografici ed effetti speciali a volte ben fatti altre volte meno, comunque in generale non ne rimani particolarmente coinvolto. Alcuni scontri si concludono con le fatality e devo dire che tutto sommato sono anche ben realizzate, se non fosse che i personaggi fanno continue citazioni al videogioco tipo: wins, flawless victory, fatality, oppure usano le loro frasi di ingresso in campo che nel contesto non hanno alcun senso e sanno di ridicolo.
Dopo questa pappardella arriviamo alle conclusioni: sapevo che non potevo aspettarmi un capolavoro, infatti ci troviamo dietro al solito film che attrae solo per il nome e che nei trailer si prende fin troppo sul serio. Personalmente durante la visione sono tornato al film del 1995 che, seppur criticato e considerato un capolavoro del trash, ritengo essere comunque più coinvolgente e che, nonostante la trama banalissima, rispecchiava perfettamente l’atmosfera del gioco.