censure anime – YU-GI-OH – Temi Aggiunti
Le Censure di YU-GI-OH
Materiale inviato da: Greendragon.
TEMI AGGIUNTI
Come dice il titolo, in questa pagina ho raggruppato concetti “generali” della serie che sono stati aggiunti all’anime dalla censura (senza essere quindi presenti nella serie originale).
TEMI AGGIUNTI |
IL “CUORE DELLE CARTE”
Chi è che non conosce il Cuore delle Carte, quel vincolo di fiducia e amicizia che lega il duellante al suo deck e che sta di continuo sulla bocca del protagonista Yugi, sempre pronto a decantarlo e ad insegnarlo ad amici e nemici; quella forza quasi magica che ti permette di pescare sempre la carta giusta al momento giusto e di ribaltare convenientemente una situazione disperata a tuo favore?
Ebbene, si tratta di un concetto inventato dalla censura e assente nella versione originale giapponese; e trasformato a tavolino in uno dei punti saldi dell’anime.
Potrà sembrare incredibile che un’idea tanto importante per la serie trasmessa da noi, e che trova così largo spazio nelle varie situazioni e nei dialoghi, in realtà non ci sia nella versione giapponese, ma sta di fatto che è così. Nella nostra versione non passa puntata che questo famoso Cuore delle Carte non venga tirato in ballo per qualche motivo, e non passa quasi duello che non venga puntualmente riproposta la triste scenetta del personaggio che crede di avere perso ogni possibilità di vittoria ma poi, con la sola fiducia nel Cuore delle Carte, è in grado di ribaltare la situazione e aggiudicarsi la vittoria. Sfortunatamente, se c’è un elemento che ha contribuito a rendere odiosa la serie agli occhi del pubblico è proprio questo; d’altra parte un’idea del genere è talmente ridicola ed infantile che non stupisce affatto che abbia attirato sulla serie una caterva di critiche.
Per dovere di cronaca, la frase “kaado no kokoro”, che si può tradurre con “spirito, cuore, essenza delle carte”, nella versione giapponese tecnicamente viene pronunciata, ma a mia memoria sì e no due volte di numero in 224 puntate e non ha alcun significato che abbia a che fare con un concetto vero e proprio dell’anime, con una forza o una fede di qualche tipo cui fare appello. Non ha più significato di centinaia di altre cose che vengono dette, e te la ricordi solo se ci fai attenzione. E’ evidente però che ai censori questa frase deve essere piaciuta molto se l’hanno presa e trasformata in un “tema-chiave” che finisce per protrarsi tristemente per tutta la serie….Ovviamente l’introduzione del Cuore delle Carte rientra nel grande progetto di re-interpretazione ed “infantilizzazione” della serie, e credo che il motivo per cui è stato introdotto sia lampante, dal momento che si tratta dell’apoteosi dell’idea commerciale creata “apposta-per-vendere”. Sicuramente la trovata di una forza che desse alle carte un aspetto quasi sacro e che stabilisse un legame viscerale tra quelle e i protagonisti deve essere sembrata agli adattatori molto intrigante da presentare al pubblico…
Forse non è facile rendersi conto dell’impatto che l’invenzione di un concetto del genere finisce per avere su una serie non “per bambini”, quindi voglio fare un piccolo esperimento, e provare ad immaginare.…Provate ad immaginare uno shonen di combattimento: prendiamo ad esempio Naruto. Il protagonista si trova in una situazione disperata, al limite delle proprie forze contro un avversario temibile, ad un passo dal crollare….Ed ecco che improvvisamente, facendo appello a tutto se stesso, Naruto declama a voce alta la sua fiducia nel “Cuore dei Ninja”, una forza tramandata da generazioni nel suo villaggio, grazie a cui riesce a ritrovare il coraggio e la forza necessari a sferrare il suo attacco, che puntualmente va a segno consegnandogli la vittoria, mentre nel corso della serie Naruto decanta le qualità del “Cuore dei Ninja” a tutti quelli che incontra, cercando di convincerli a convertirsi e a crederci, e finendo per influenzare amici e nemici… Patetico, vero? Ho voluto divertirmi un pò ad usare questo paragone, perché purtroppo è proprio quello che è successo a Yugioh.
Non c’è limite al grado di stupidità che il concetto del Cuore delle Carte ha portato alla serie e al danno che ha fatto ad alcuni personaggi in termini di credibilità, soprattutto al suo povero protagonista Yugi, che ne è stato trasformato nel suo difensore più convinto. Nessun personaggio originale crede di poter estrarre la carta vincente con la “fede” nelle proprie carte, nessuno fa appello a ridicole forze esterne, nessuno crede nell’ingenua possibilità di ribaltare la situazione solo con la “fiducia”, e nessuno ha paura ad ammettere di aver avuto fortuna quando di fortuna si tratta. Nell’originale durante i duelli si parla solo di “strategia”, “determinazione”, di “dea della vittoria”, di “non mollare fino all’ultimo” e “credere nelle possibilità”…tutte cose umanissime e plausibili.
Al di là della questione del Cuore delle Carte, comunque, sono proprio i duelli stessi ad essere decisamente diversi nell’originale. Nella versione giapponese non sono solo “esibizioni” di carte, come spesso finiscono per ridursi nella versione censurata, ma nella maggior parte dei casi veri e propri elementi di sviluppo molto ben integrati nella storia dell’anime, infinitamente più suggestivi (e questo grazie al contributo della colonna sonora originale e dei dialoghi), adulti e densi di significato; lo prova il fatto che possono tranquillamente essere apprezzati da chi (come alla sottoscritta) alle carte in sé non è interessato affatto. Anzi, a rendere interessanti i duelli è proprio il fatto che non c’è solo il gioco in senso stretto, ma anche svariati “livelli” di significato, vale a dire elementi che servono alla storia o tematiche che si riferiscono ai personaggi, al loro rapporto, alla trama o a tutti e tre contemporaneamente, a volte anche in maniera piuttosto complessa. Per chi ha avuto modo di vederli solo nella nostra versione, alcuni casi particolari possono risultare persino sorprendenti. Inutile dire che nella versione censurata questi elementi tematici legati ai duelli sono stati banalizzati ed eliminati quasi completamente, tant’è che non c’è modo di notarli, e il tutto si riduce per lo più a noiosi scambi di battute e di turni infarciti di dialoghi orrendi. Come si sa sarà forse già anche intuito, infatti, nell’originale i personaggi non decantano per mezz’ora gli straordinari poteri della carta che stanno per pescare, non usano paroloni ad effetto o cianciano di continuo su quanto sia intelligente la mossa fatta o potente il proprio deck o inarrestabile il nuovo mostro che viene messo in campo….ma soprattutto non parlano ininterrottamente! Basta solo pensare che quasi metà dei dialoghi presenti nella nostra versione è stata aggiunta là dove c’era il silenzio, e l’altra metà è stata rifatta…. Se poi a due che non fanno che blaterare su quanto siano forti le proprie carte e su quanto sia alta la posta in gioco ci aggiungiamo anche la ciliegina sulla torta del famigerato “Cuore delle Carte”…
IL “REGNO DELLE OMBRE”
Chi ha visto la serie in tv sa bene che il Regno delle Ombre è un concetto che ha un’importanza fondamentale in tutto l’anime. Dalla metà della prima serie fino alle puntate dell’ultima serie se ne parla ininterrottamente: una dimensione oscura in cui si può venire imprigionati, un luogo tenebroso in cui la gente viene intrappolata ma da cui si può anche uscire in caso di vittoria. Proprio perché questo tema ha un’importanza simile ai fini della storia, e proprio perché se ne parla in continuazione in tutta la serie, forse stupirà parecchio sapere che si tratta di un concetto assolutamente inventato dal nulla dalla censura.
Nella versione originale giapponese non esiste nessun “Regno delle Ombre”, punto.
Allora perché è stato inventato? Il motivo principale sta nel fatto che i censori hanno voluto eliminare qualsiasi tipo di riferimento alla morte e alla violenza: nella versione giapponese di Yugioh ci sono varie occasioni in cui un personaggio viene ucciso o rischia di morire o di subire dei danni seri. Ecco allora che, per eliminare queste situazioni, è stato introdotto il concetto di una dimensione parallela in cui le persone potessero cadere invece di morire, o di subire danni “spirituali” invece di violenza fisica. Il Regno delle Ombre, inteso in questo senso, è stato pensato come un vero e proprio sostituto della morte: quando qualcuno nell’originale muore o rischia di morire, nella nostra versione va invece “nel Regno delle Ombre” (ci sono anche altri modi in cui l’idea della morte nell’anime è stata eliminata, ma rimando alla sezione adatta a parlarne), quando qualcuno subisce una qualche forma di violenza fisica, si chiamano in causa il Regno delle Ombre e i presunti danni “mentali” che sarebbe in grado di provocare. In più, per alleggerire ulteriormente la situazione, la versione censurata prevede anche la possibilità di poter “tornare” da questa dimensione, a patto che venga sconfitto il nemico di turno, così che, agli occhi del pubblico, il livello di tensione e di pericolo delle varie situazioni si smorza ulteriormente, nel caso l’esistenza del Regno delle Ombre non l’avesse già azzerato del tutto.
Restava ovviamente il problema di rendere questa dimensione credibile al pubblico, di “crearla in concreto”. In alcuni casi presentare come plausibile il concetto è stato relativamente facile per la censura, dal momento che è stato sfruttato un elemento della serie originale che si prestava allo scopo, e cioè la barriera magica prodotta dagli Oggetti del Millennio. Nell’originale, durante quelli che vengono chiamati “Giochi delle Tenebre” (Yami no Geemu), gli Oggetti del Millennio producono infatti una barriera oscura che rinchiude al suo interno il possessore dell’Oggetto e coloro che lui vuole intrappolarvi, permettendo al suo padrone di manipolare i giochi secondo il suo volere. Si tratta di una barriera magica e nient’altro, ma nella versione che abbiamo visto sulle nostre televisioni viene sempre fatta passare per il Regno delle Ombre, in cui i giocatori subiscono “danni mentali” invece di vero dolore e in cui il perdente resterà intrappolato invece di morire, visto che, nell’originale, una sconfitta in un Gioco delle Tenebre si paga sempre con la morte.
Per giustificare il Regno delle Ombre nelle altre situazioni, quelle in cui questa barriera magica non c’entrava nulla, i censori hanno invece utilizzato in maniera selvaggia la censura grafica, tagliando dove necessario le scene violente o di persone morte e quelle che avrebbero fatto chiaramente capire che non ci poteva essere nessuna strana e improbabile dimensione, ma anche modificando i disegni al computer in modo da produrre dal nulla nebbie e cortine violacee, o luminescenze che circondano oggetti e persone…
A questo proposito, ecco qualche immagine di esempio di censure grafiche
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– Ep. 28: l’uomo sulla sinistra, bruciato vivo nell’originale nella scena censurata viene invece oscurato da una luce azzurra che viene fatta passare per il Regno delle Ombre.-
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– Ep. 199: l’uomo cade da una passerella sospesa su un precipizio; nella versione censurata è stata creata una nebbia viola per mostrare che l’uomo è caduto nel Regno delle Ombre.-
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– versione occidentale – |
– versione occidentale – |
– Ep. 206: Gli uomini, caduti nella voragine causata dal terremoto (scena 1) e scaraventati contro il muro (scena 2) vengono invece “inghiottiti” dal Regno delle Ombre –
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– Ep. 214: Yugi e compagni, sospesi in bilico nel vuoto, da noi sono sospesi sull’“Abisso delle Ombre”-
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– Ep.97 : Malik, bruciato dal fuoco di Ra, finisce invece nel Regno delle Ombre circondato da fiamme violacee. La censura, per eliminare l’idea che i personaggi stessero bruciando, ha anche coperto i momenti successivi della sequenza, in cui i vestiti di Malik prendono fuoco, e una scena di Bakura che brucia.
IL DUELLO TRA YUGI E PANDORA (Ep. 60-62)
Uno dei casi più esilaranti della serie censurata, e un esempio lampante in cui una situazione da cardiopalma è stata ridotta a poco più che una nullità, dove il senso del pericolo e della violenza sono stati del tutto azzerati, è il celebre duello tra Yugi e Pandora (Arcana nella nostra versione), in cui nell’originale, detto chiaro e tondo, al perdente verranno amputate le gambe da una sega circolare.
Nella nostra versione si dice invece che “la mente del perdente verrà spedita nel Regno delle Ombre grazie ad un Disco ad Energia Oscura”. Come si può vedere infatti la sega è stata ricolorata in modo da farle assumere l’aspetto di un disco luminoso, e il sinistro rumore metallico che produce la sega nell’originale, che risuona nelle orecchie di chi guarda per tutto il duello ricordando di continuo la fine che spetta a uno dei due, è stato sostituito da un innocuo sibilo. Chiaramente anche i dialoghi sono stati del tutto stravolti per eliminare ogni riferimento alla situazione reale e completamente svuotati della tensione originale (assieme alle musiche che, ricordo, nell’originale sono diverse e convogliano una tensione assai maggiore), dalle reazioni dei due di fronte al pericolo ai vari riferimenti al “gioco di vita o di morte” e al “corpo del perdente diviso a metà” che spesso vengono fatti durante il duello…
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IL DUELLO SUL GRATTACIELO (Ep. 70-73)
Ed ecco un altro esempio di come la censura si sia inventata una soluzione assolutamente assurda per coprire ciò che accadeva realmente. Durante lo scontro tra Yugi e Seto da un lato e due seguaci di Malik dall’altro, i quattro stanno in piedi sul tetto di vetro di un grattacielo. Al vetro è collegata una bomba programmata per esplodere in caso di sconfitta e fare così andare in mille pezzi la vetrata sotto i piedi del perdente…ed è qui che viene il bello. Nell’originale il malcapitato sarebbe chiaramente trascinato dall’esplosione a farsi un volo di centinaia di metri nel vuoto per poi sfracellarsi a terra. Ma nella nostra versione, invece, i seguaci di Marik annunciano ai due giovani che tutti loro in quel momento si trovano su di un vetro che è in realtà una “sottile barriera tra il nostro mondo e il Regno delle Ombre” (testuali parole), e che non appena il vetro dovesse rompersi lo sventurato vi cadrebbe immediatamente…e a questo proposito i censori hanno aggiunto una luce gialla fatta apposta al computer per dare l’idea.
Quanto questa situazione sia assurda lo conferma il fatto che prima di tutto appare decisamente ridicolo che questa “arcana dimensione” si trovi nel bel mezzo di un centro commerciale, e in secondo luogo perché, nel momento in cui effettivamente uno dei due seguaci di Malik perde e il vetro sotto di lui si rompe, nella nostra versione lo spettatore si aspetta che venga inglobato dalla “luce” che sta sotto il vetro, mentre invece l’uomo si fa un “voletto” nel vuoto (dico voletto perché molte scene che rendevano lampante il fatto che stesse precipitando nel vuoto sono state tagliate, quindi da noi la caduta dura solo pochi secondi) per poi aprire un paracadute senza che nulla succeda….cosa che ti fa sorgere non pochi dubbi…
Ecco alcune delle immagini in questione: in entrambe le scene (e ovviamente anche in altre durante il duello), si può vedere la luce gialla aggiunta dalla censura per dare l’idea del fatto che sotto il vetro ci fosse il famigerato Regno delle Ombre.
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Ecco invece alcune immagini tratte dalla sequenza finale, tagliate perché avrebbero reso evidente che l’uomo stava proprio cadendo nel vuoto e non rischiando di finire in chissà quale dimensione parallela:
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– scena tagliata – |
– scena tagliata – |
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– scena tagliata – |
LA BARRA DEL MILLENNIO
Una delle serie in cui il Regno delle Ombre viene tirato in ballo con una frequenza che dire irritante è ancora riduttivo è la Città dei Duelli, e in particolare in riferimento al personaggio di Malik. Questo fatto, tra l’altro, ha contribuito a cambiare in modo molto pesante la saga intera e la complessa storia del personaggio (rimando alla sezione opportuna per mostrare ciò che ne è stato fatto) il quale, nella nostra versione, non fa che ripetere di aver mandato o di voler mandare una quantità di persone nel Regno delle Ombre quando, più semplicemente, le ha uccise o intende ucciderle. Per giustificare la cosa, gli adattatori hanno compiuto un’incredibile censura grafica: nell’originale infatti la Barra del Millennio contiene al suo interno un pugnale con il quale Malik ancora bambino ha ucciso suo padre e con il quale, sul dirigibile, minaccia Yugi e cerca per ben tre volte di uccidere Rishid (Odion) nel sonno. Bene, nella nostra versione questo pugnale è assolutamente inesistente perché tutte le volte che compare in scena è stato ridisegnato in modo da farlo sembrare il manico della Barra, mentre all’oggetto, chiaramente, è stato conferito il potere di “spedire la gente nel Regno delle Ombre”…..cosa che, ovviamente, il “Malik-censurato” non fa che ripetere fino alla nausea.
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– Come si può vedere da queste immagini, il pugnale nella nostra versione è stato completamente rimosso. Allo stesso modo, tutte le battute che dice Malik, spesso decisamente violente ed inquietanti, sono sempre rimpiazzate con il solito “spedire nel Regno delle Ombre”.-
IL REGNO DELLE OMBRE NELLA SAGA FINALE
Nella Saga della Memoria del Faraone perde la vita un gran numero di persone. Manco a dirlo, nella versione censurata finiscono una dopo l’altra nel Regno delle Ombre, da chi cade da una passerella in nebbie violacee a persone che ci finiscono “magicamente” nei modi più vari…Per rendere l’idea, non diversamente da quanto accade nel resto dell’anime, anche in questa saga la censura ha tagliato e modificato in maniera selvaggia, eliminando le scene che avrebbero fatto capire che le persone in realtà morivano o le immagini di persone morte. Tuttavia, visto che qui tagliare via del tutto le scene in cui apparivano le persone morte era evidentemente impossibile, in quelle poche scene in cui ancora si vedono ha deciso di mettere loro attorno un rassicurante alone luminoso, che avrebbe il ruolo di farle passare come “ancora in vita” o appunto andate nel Regno delle Ombre….da cui puntualmente il protagonista promette di riportarle indietro. A livello di dialoghi, ovviamente, non solo non viene fatto nessun riferimento alla morte ma, come nel resto della serie, sono state riscritte completamente le battute per cui i presenti, invece di essere disperati e attoniti di fronte alla morte di un loro compagno, confidano piuttosto nel fatto che la persona in questione tornerà sana e salva…
Ma non basta ancora: in questa saga infatti il Regno delle Ombre non viene creato solo per farlo intervenire quando si presenta la necessità, ma si finisce per toccare davvero il fondo. Galoppando a briglia sciolta su quello che loro stessi hanno inventato, nella saga finale della Memoria del Faraone i censori infatti fanno del Regno delle Ombre un vero e proprio tema fondamentale che tiene banco nella storia, una dimensione nata nella notte dei tempi, della cui creazione viene reso responsabile il demone Zorc e che minaccia niente meno che di avvolgere il mondo intero…
Sotto ho messo alcune immagini di esempio, ma faccio una precisazione: le immagini sono state scelte solo per mostrare la censura grafica realizzata per dare l’idea che i personaggi morti siano stati invece “inviati” nel regno delle Ombre, ma avverto che si tratta solo di scene limitate, tratte da sequenze fatte anche di lunghi momenti tagliati. Per vedere le scene tagliate delle situazioni che seguono, consultare la sezione “La morte”
-versione giapponese – |
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– Ep. 213: Karim, colpito a morte da Bakura, muore tra le braccia di Iside. A destra, Karim è finito nel Regno delle Ombre, e il Faraone giura di riportarlo indietro.-
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– versione giapponese (scena tagliata) – |
– versione occidentale (scena aggiunta) – |
– Ep.214: Kisara morta tra le braccia di Seto, e Kisara “inviata nel Regno delle Ombre”. Che ci crediate o no, anche le lacrime di Seto sono state eliminate perché avrebbero rischiato di dare l’idea che la ragazza era effettivamente morta.-
– Ep.215: Il cadavere di Kisara coperto da un telo è stato sostituito da un’immagine della ragazza avvolta dalla solita luce bianca.-
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Ep. 215: Hassan morto e Hassan “caduto nel Regno delle Ombre”.-
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– Ep. 215: Shada, sacrificatosi per salvare la vita al Faraone, viene colpito da un fulmine e, invece di morire bruciato, finisce nel “Regno delle Ombre” in attesa di essere salvato e riportato indietro.-
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– Ep.216: Iside, disarcionata dalla sua cavalcatura, precipita a terra. A destra, Iside sta per finire nel “Regno delle Ombre”( e verrebbe come minimo da chiedersi come, di grazia…) mentre il sacerdote Shimon, guardandola cadere, le augura di avere cura di sé… (scusate, ma questa la dovevo proprio dire! XD)
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– versione occidentale – |
– Ep. 216: Shimon, stremato, crolla a terra e muore (tagliata tra l’altro una scena in cui sputa del sangue), mentre nell’altra scena si prepara a finire nel solito Regno delle Ombre.-
I “DISCORSI SULL’AMICIZIA”
Versione originale: YUGI: “Altro me stesso!” L’ALTRO YUGI: “Non è finita… Non è ancora finita! |
Versione censurata: YUGI: “Faraone, puoi farcela, concentrati sul tuo lato buono! Pensa ai tuoi amici!” L’ALTRO YUGI: “Ma certo! Finché la luce dell’amicizia splenderà in me Dartz non vincerà! |
Certo non basta, ma già da sola una frase, tra tante altre simili di cui è costellata la serie, può servire a far capire parecchie cose…. e cioè che la versione censurata di Yugioh ha subito un vero e proprio “sovraccarico di amicizia”. Perché, infatti, dico che i discorsi sull’amicizia sono stati “aggiunti”? Proprio perché tutta quella caterva infinita di paroloni, richiami e discorsi più o meno mielosi che affollano la nostra versione sul tema “amici/amicizia” nell’originale non ci sono.
Che l’amicizia, nell’originale, sia un tema di fondamentale importanza è innegabile: come in tutti gli shounen, anche in Yugioh ci si sofferma sul valore che hanno i compagni e il lavoro di squadra. In questo anime, poi, è ancora più vero: il nome Yugioh, infatti, è stato dato dall’autore all’opera anche per creare una similitudine con la parola giapponese “yuujou”, che significa proprio “amicizia”, e in particolar modo tra i due protagonisti della serie, Yugi e Jounouchi, (le cui iniziali, infatti, si possono proprio ritrovare nella parola stessa). Chi ha visto la versione originale di questa serie non avrebbe dubbi nel dire che il rapporto che lega gli amici è un tema di primaria importanza. Ma è qui che viene il problema: perché anche nella versione censurata l’amicizia è importantissima…. ma bisogna vedere in che modo. Se è vero infatti che entrambe le versioni sono abbondantemente “pervase di amicizia”, non è invece affatto vero che entrambe trattano l’argomento alla stessa maniera…. Anzi, il modo di avvicinarsi all’argomento non potrebbe essere più diverso.
Se si guarda l’originale, infatti, ci si rende subito conto che l’amicizia è importante eccome, ma prima di tutto si tratta di un qualcosa di adulto, realistico e convincente, che si sviluppa nella serie e cresce di pari passo con i suoi personaggi, arricchendone e definendone i rapporti. Al contrario di quello che accade nella serie censurata, dove si trasforma in un’ideale e niente più, spesso astratto e irrealizzabile e fatto di battute esagerate ed infantili. In secondo luogo, mentre nell’originale si tratta di un sentimento che compare quando serve veramente ai fini della storia, al rapporto tra i personaggi, all’evoluzione delle vicende, nella versione censurata viene scaraventato in faccia allo spettatore ogni momento, tirato in ballo anche quando non è assolutamente necessario farlo, e fatto di un buonismo sconcertante e di paroloni spesso pomposi e sganciati dalla realtà. Guardando la serie censurata, quante volte mi è venuta voglia di cambiare canale nel vedere quanto questo concetto fosse mieloso, sempre sulle bocche di tutti, sempre in prima linea…quasi bastasse credere nei propri amici e in un ipotetico ideale di amicizia per salvarsi anche la pelle. Mai una sola volta invece ho avuto la sensazione, guardando la versione giapponese, che questo concetto fosse pesante, forzato, esagerato. Al contrario, Yugioh è davvero uno dei pochi anime che io abbia visto in cui l’amicizia è davvero “amicizia” con la A maiuscola, un sentimento di grande profondità fatto sì di parole, ma anche e soprattutto di azioni e di gesti….(e anche cazzotti se servono ^^). Forse può essere difficile tentare di spiegarlo a parole, ma basta guardare la versione originale, e la differenza diventa subito lampante.
Inevitabilmente a rimetterci sono i personaggi (e Yugi più di tutti), che finiscono per dare più importanza ad un vago quanto assurdo ideale di amicizia più che ai propri amici in carne ed ossa e, parlandone di continuo e in modo tanto esagerato, diventano a loro volta stupidi e fuori dalla realtà. C’è un personaggio in particolare che è diventato odioso proprio pere questo motivo, e cioè Anzu (Tea), che da noi è tristemente famosa per i suoi interminabili “sermoni” sulla bellezza, l’importanza e la forza del legame che lega il gruppo. Ad essere onesta, le volte che ricordo di aver sentito Anzu nell’originale fare un discorso che abbia a che fare con il valore dell’amicizia non si contano neanche sulle dita di una mano. Allo stesso modo è stato sconvolto anche il legame tra Yugi e Jounouchi, che è ben più profondo e ricco di risvolti di quello che finisce per diventare nella nostra versione, dove Jonouchi si riduce ad essere la spalla destra e un pò scemotta dell’eroe…un vero disastro anche da questo punto di vista (e per questo nella sezione ho dedicato alla questione uno spazio a parte, però non ancora disponibile).
Detto questo, da paladini dell’amicizia e dell’amore a paladini della giustizia e della pace il passo è breve: infatti la censura ha pensato bene anche a questo, trasformando molti personaggi in giustizieri della pace impegnati in prima linea contro le forze del male. Ma per questo nuovo disastro rimando all’articolo “la salvezza del mondo”.
UN BUONISMO “UNIVERSALE”
Versione originale:
ALTRO YUGI: (A Dartz) “Sei tu, maledetto?!! |
Versione censurata:
ALTRO YUGI: (A Dartz) “Tu sei convinto che l’umanità meriti soltanto di essere distrutta. |
E’ il caso di commentarla? Per chi avesse dubbi in merito, vi assicuro che si tratta proprio della stessa battuta, come si può vedere appena “lievemente” modificata dall’adattamento.
E questo per inaugurare in bellezza il paragrafo, collegato direttamente al primo e dedicato ad un’altra delle tante critiche rivolte alla serie (una delle più feroci per giunta), e cioè il fatto che nella serie sembrino regnare ovunque i buoni sentimenti ad oltranza e gli idealismi, ma ciò lo si deve solo all’adattamento occidentale. A farla breve, è proprio il modo in cui “il bene” e “il male” vengono trattati a far discutere. Come si sa, sono i cartoni per bambini che hanno la tendenza a dividere nettamente tra “i buoni” e “i cattivi”, tra gli eroi senza macchia e senza paura che combattono per il bene e i cattivi “cattivoni” che vogliono avvolgere tutto dal male. Prodotti più adulti trattano invece sfumature, nella consapevolezza che il bene e il male non siano due concetti totalmente separati ma che sconfinano l’uno nell’altro. Nessuno è completamente buono o completamente cattivo, e spesso chi è cattivo ha un passato o motivi che lo hanno reso tale, e che ne giustificano le azioni. Questa idea nella versione originale di Yugioh trova largo spazio, e credo proprio che uno degli aspetti che della serie giapponese di Yugioh può colpire lo spettatore sia proprio il fascino e la qualità dei suoi “cattivi”. Non cattivoni stereotipati mossi da sete di potere e distruzione, ma con un sacco di ombre e sfumature, o elementi di originalità. Allo stesso modo i “buoni” non sono mai buoni a tutto tondo. L’altro Yugi ad esempio, a dispetto dell’immagine da eroe del bene senza macchia che ne ha fatto la censura, è tutt’altro che un “buono a 360 gradi”, e chi ha visto la prima serie, mai trasmessa, o ha letto il manga, sa bene di cosa parlo. Però è accaduto il disastro, e dopo il passaggio della censura i personaggi hanno finito per appiattirsi tutti, di assomigliarsi tutti, di perdere le sfumature e diventare vuoti e stereotipati. Così un elemento di qualità della serie è stato portato via, semplicemente perché si voleva creare un modello che fosse più familiare e comprensibile ai bambini. Ecco dunque i personaggi positivi diventare “eroi” senza macchia e senza paura, che nei casi peggiori declamano anche ad alta voce i loro grandi ideali (da far accaponare la pelle, per chi ha presente la nostra versione), e gli antagonisti diventano cattivi di bassa leva, che agiscono per lo più senza motivazioni, spinti solo dal loro essere…cattivi. Capita quindi fin troppo spesso di vedere personaggi “addolciti” e resi più mansueti, di vedere il protagonista indossare i panni del paladino dell’amore e della giustizia, di sentire battute che ci si aspetterebbe di sentire solo in un cartone per bambini e di imbattersi in situazioni che sono forzatamente alleggerite per farle sembrare meno brutte o meno crude di quello che sono. Certo che questo ha sollevato critiche pesanti alla serie, e non stento a crederlo, perché quando un anime che dà l’impressione di poter trattare anche per un pubblico più adulto (considerando l’età dei personaggi, che bambini non sono) tira fuori uno stereotipo dietro l’altro, non si può che rimanere allibiti. Guardare un anime da bambini con dialoghi da bambini infatti è normale, vedere un anime da ragazzi con dialoghi e situazioni da bambini è…. semplicemente terribile!
LA SALVEZZA DEL MONDO
Versione originale:
YUGI : Perché vuoi uccidermi? Rispondimi! MALIK: Non è qualcosa che ha a che fare con te, ma con lo spirito che vive all’interno del tuo corpo…. Vendetta… Il clan dei Guardiani della Tomba che per 3000 anni ha vissuto tra le tenebre… la vendetta dei miei antenati! |
Versione censurata:
YUGI: Dimmi, perché vuoi avere i poteri di Yami? Rispondimi! MARIK: Perché ho tutti i diritti di avere quei poteri, e quando…. saranno miei diventerò inarrestabile! Il mondo intero mi apparterrà e nessuno riuscirà ostacolare il compimento del mio destino… e non ci riuscirai nemmeno tu! |
Infinite volte, navigando in Internet, mi è capitato di leggere commenti in cui Yugioh veniva stroncato proprio perché, una saga dopo l’altra, sembra non si faccia altro che “combattere il male e salvare l’umanità”, e i suoi personaggi ridicolizzati per le loro capacità di “salvare il mondo giocando a carte”. Se fosse davvero così sarebbe tremendamente ridicolo ed infantile, certo… Ma ovviamente nell’originale non è così, e per l’ennesima volta ci troviamo di fronte ad una trovata bella e buona della censura. Nell’originale ci sono solo due saghe particolari (la saga di Doma e quella finale) in cui il mondo si trova in pericolo, ma SOLO in queste due, ripeto, e in nessun caso (neanche in queste saghe) le carte fungono da supremo strumento di salvezza alla nostra maniera… Sarebbe semplicemente stupido e puerile, ed infatti la versione giapponese prende accuratamente le distanze da un’idea del genere. Nella serie originale non esiste mai che un semplice duello a carte possa decidere delle sorti del mondo.
E’ ovvio che nell’anime le carte vengono prese sul serio, e che nella serie quello che nella realtà sarebbe solo un gioco di carte non è “solo un gioco di carte”. Ma d’altra parte Yugioh è un’opera di finzione, e nessuno si permette certo di criticare il fatto che le persone negli anime sparino onde di energia dalle mani, saltino da fermi sugli alberi o volino, mi pare….quindi criticare Yugioh solo per il fatto che le carte “non sono solo carte” non è accettabile a mio modo di vedere. Tuttavia, esiste un limite oltre al quale si esce dalle attenuanti della finzione e si entra nel ridicolo (e nel criticabile), cioé quando regnano le esagerazioni più assolute e accade, come nella nostra versione…..che con una partita a carte si possa conquistare la Terra!
Nell’anime che abbiamo visto sulle nostre televisioni, infatti, ci si trova innumerevoli volte davanti alla minaccia della distruzione del mondo, dalla prima all’ultima saga della serie. Com’è possibile allora se, come ho detto prima, nell’originale la questione si presenta solo in due saghe? Semplice: perché le trame sono state modificate. Nella nostra versione la prima saga presenta l’antagonista, Pegasus, come un nemico alla sicurezza del mondo, in possesso di poteri oscuri che minacciano di “gettare il mondo nel caos” (testuali parole). Nella Città dei Duelli prima si dice che fu Seto, nell’Antico Egitto, a sfidare il Faraone “per la conquista del mondo”, e poi è Malik che ripete ossessivamente di voler “conquistare il mondo” (quasi una o due volte a puntata mi sa….per 67 puntate…avete presente che agonia sentirlo aprir bocca??!) e di sottomere l’intera umanità. A questi aggiungeteci Dartz che vuole ricreare da capo l’umanità e Bakura che vuole avvolgere tutto nelle tenebre, e non c’è una saga che si salva da megalomani assetati di potere ed aspiranti “nuovi re del mondo”! E ovviamente in ogni circostanza i nostri eroi, da bravi paladini della giustizia, devono fare di tutto per fermare l’invasato di turno dalle sue manie di grandezza. Ma nella versione originale a Pegasus non passa neanche per l’anticamera del cervello di conquistare il mondo, vuole solo riavere sua moglie morta…Nella Città dei Duelli non c’è nessun accenno al fatto che il povero Seto dell’Antico Egitto avesse cercato di conquistare la Terra (ma quando mai??!), e nell’intera serie non c’è neanche una sola battuta in cui Malik dica di volere sottomere l’umanità o regnare incontrastato… vuole solo vendetta per motivi del tutto personali, legati al suo orribile passato. Evidentemente, l’idea che tutti i momenti il mondo fosse in pericolo e che i protagonisti, diventati “paladini della pace”, combattessero contro il male, piaceva ai censori molto di più rispetto a trame in cui a farla da padrone sono conflitti personali, eredità del passato o vendette… Una soluzione più semplice da capire, meno giapponese…. e ovviamente più commerciabile.
SIAMO TUTTI “SUPER EROI”
Versione originale:
YUGI: Anzu… ricordi la stele vista durante l’esposizione egizia al Museo Domino? ANZU: Si…. YUGI: La mia anima avrebbe dovuto perdersi molto tempo fa… Invece sono qui, in vita… per le cose che ho perduto… per quella risposta… Fino a quando un uomo andrà alla ricerca di una risposta, vi sarà sempre un luogo in cui fare ritorno per trovarla! |
Versione censurata:
YUGI: Tea, ti ricordi quello che abbiamo saputo al museo della città di Domino, a proposito del mio destino? TEA: Si… abbiamo scoperto che eri un Faraone dell’Antico Egitto, e che adesso devi salvare il mondo contro le forze del male come facesti 5000 anni fa. YUGI: Tea… se quanto ci ha detto Ishizu riguardo a queste incisioni corrisponde alla verità, allora è mio dovere vincere il torneo di Duel Monsters per riuscire a salvare il mondo intero dalla distruzione. Questo è il mio destino! |
Le conseguenze che ha avuto sui personaggi questa bella trovata? Facile da immaginare, dal momento che le censure sono state fatte da una compagnia americana, e che quindi ha cercato di far assomigliare il più possibile l’anime alle opere di casa propria…Diventano tutti “super-eroi” alla Marvel, senza macchia né paura. Non me ne vogliano gli estimatori del genere, ma senza nulla togliere alle opere americane, i personaggi di un anime giapponese sono in genere ben diversi dal modello americano di personaggio. Generalmente hanno molte più sfaccettature, lati oscuri, complessità psicologica: non vincono sempre e a tutti i costi, non sono paladini del bene universale sempre pronti a sconfiggere il nemico di turno per supremi ideali di giustizia, come un Batman o un Superman… Ma proprio perché l’obiettivo era rendere l’anime il più vicino possibile (oltre che il più commerciabile possibile) ad un modello familiare al giovane pubblico americano, i personaggi di Yugioh sono stati incanalati a forza in questi modelli, e trsformati in “versioni usa e getta” dei super-eroi americani. Così facendo hanno perso il loro carattere originale e anche tutte quelle carattteristiche che li rendevano interessanti e complessi…e sono diventati, chi più chi meno, banali e ripetitivi alla nausea. Tra chi declama l’importanza del bene e della giustizia a chi minaccia il nemico di turno di essere un malvagio e gli promette di sconfiggerlo in nome della luce e del bene (bleah… coff…-__-), e viceversa a chi promette di avvolgere il mondo nel male in virtù del suo essere un “cattivone”, c’è una tal gamma di stereotipi e dialoghi zoppicanti che costellano tutta la serie capace di far dolere le orecchie anche al più collaudato degli spettatori. Insomma, mi stupisco del fatto che molti, a casa nostra come nel resto del mondo, non abbiano pensato che Yugioh alla fin fine era un cartone made in Usa. Ah, no, aspettate…da alcune interviste pare che molti bambini americani siano convinti che Yugioh sia stato fatto a casa loro…
Per Regno delle ombre nella serie originale si intendeva il mondo dei morti che si trovava oltre la porta della cripta sotterranea. La porta che infine il faraone aprirà dopo il duello con Yugi.
Ho letto tutte le “censure” (se è ancora possibile chiamarle cosí) fatte all’anime, e da quello che sembra, la versione giapponese dovrebbe essere straordinariamente interessante…
P.S. non credevo che “il cuore delle carte” fosse solo un pretesto per colmare alcuni secondi d’attesa, anzi, non pensavo nemmeno che non esistesse!