censure anime – Commento di Kojiro sulla Nota nel Moige

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ATTENZIONE: l’intera sezione “Censure” non è aggiornata da molto tempo ma, negli anni passati, è stata la sezione del sito più visitata e discussa. Non ho voluto modificarla, come testimonianza di come si è evoluta l’animazione giapponese in Italia, ma nel leggerla si tenga presente che ora molte cose sono cambiate, e dell’età degli articoli presenti. Grazie ai tanti che hanno contribuito con passione alla discussione delle censure, e grazie anche a voi che questo fenomeno non è più diffuso.

Chiunque ha il diritto alla libertà di opinione ed espressione; questo diritto include libertà a sostenere personali opinioni senza interferenze ed a cercare, ricevere, ed insegnare informazioni e idee attraverso qualsiasi mezzo informativo indipendentemente dal fatto che esso attraversi le frontiere
(Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)

Ciao a tutti come va? Innanzitutto un po’ di scuse a tutti coloro che mi hanno espresso apprezzamenti e complimenti per i miei piccoli articoli che (anche per una serie di motivi personali, purtroppo spesso tristi) non ho più potuto continuare come avrei voluto… Ragazzi grazie a tutti davvero… non avrei mai lontanamente pensato di ricevere email di complimenti, di finire su Wikipedia, di essere citato in tesi universitarie, e di essere parte in causa in una specifica del Moig… ehi aspettate un attimo! IL MOIGE??? Wow che sorpresa! … fammi un po’ leggere la email che è arrivata… eh si parlano proprio di anime e censure… beh allora non posso davvero esimermi da re-indossare i panni di…

KOJIRO IN BACK! Commento sulla Nota del Moige

(per il testo della Nota, vedi articolo precedente)

Ok lo ammetto… lavorare su un commento su un qualcosa scritto da altri non è mai stato il mio forte, neppure a scuola (sceglievo sempre il tema libero) ma in questo caso non è che possa fare molto di diverso! Però, oltre che commentare quel che è stato scritto dai responsabili del Moige devo anche citare anche… me stesso! Un curioso caso di egocentrismo kojiresco? No… niente di tutto ciò… in una situazione come questa è giusto risalire alla nascita del problema: spulciando i miei articoli (cavoli ne avevo scritti tanti? nd Kojiro-sorpreso) credo che il problema sia venuto da quel che scrissi nella storia della censura degli anime in Italia… e più precisamente nell’articolo “Kojiro VS Moige”!

Link articolo “Kojiro VS Moige”

Citerò me stesso in blu e il Moige in rosso creando così una specie di dibattito virtuale e al termine di ogni “botta e risposta” tireremo un pò le somme del discorso.
Segnalo che ovviamente estrapolerò parti (comunque riportate) dei rispettivi scritti senza seguire l’ordine filologico, esclusivamente per creare una specie di dialogo… se si eccettua questo non modificherò neppure una virgola di quanto da loro riportato nella Rettifica:

1)KOJI: “Per chi ha deciso di leggere questi miei articoli saprà che raramente prendo posizioni nette da una parte o da un altra… o perlomeno cerco di farlo… con il MOIGE semplicemente non ci riesco! Un movimento di controllo dei programmi televisivi… oltre ad essere una gravissima ingerenza della libertà di espressione, rappresenta solamente una forma di censura “legalizzata

1)MOIGE : “Per il Moige, occorrerebbe, più che censurare, rispettare finalmente il codice di autoregolamentazione radiotelevisivo, che parla esplicitamente di fasce orarie all’interno delle quali alcuni programmi possono essere o non inseriti.
Infatti le fasce orarie rispettano il diritto di tutti di avere una tv a loro dedicata: il pomeriggio è spazio per i bambini e la sera per i grandi.
.. Si chiede dunque semplicemente il rispetto del codice tv e minori, che non ha certo scritto il Moige ma gli stessi rappresentanti delle tv e che è stato recepito dall’art. 34 comma 3 del Testo Unico della Radiotelevisione (D.Lgs. 31-7-2005 n. 177) divenendo così vincolante per tutte le emittenti ed i fornitori di contenuti televisivi

Primo punto spinoso da affrontare dunque: è subito importante far notare che fin da subito ho usato, e non a caso, la parola “legalizzata”. Se qualcuno si sia fatto l’idea, magari leggendo i miei articoli, che ciò che fa il Moige sia fuori-legge… beh allora ha sbagliato… e non poco! E nel loro diritto, così come di qualsiasi altro cittadino, appellarsi al Decreto Legge specifico!
L’ingerenza a cui ho fato riferimento, e che continuo a ritenere personalmente gravissima (ma NON illegale), è di tipo “morale”… e ci arriveremo presto

2) KOJI: “La cosa che infatti mi ha sempre lasciato davvero perplesso sono stati gli atteggiamenti dei genitori attuali specie quelli riunitisi sotto il marchio “MOIGE” (Movimento Italiano GEnitori).
A prescindere dal fatto che sarebbe stato auspicabile che nel nuovo millennio certi luoghi comuni, certi falsi moralismi fossero oramai superati la cosa davvero incredibile è vedere l’età di questi genitori che fanno queste “battaglie”… spesso tra i 30 e i 40 anni!
Qual’è la cosa strana? E’ che propio in virtù della loro giovane età hanno vissuto in prima persona la prima invasione degli anime in Italia (Goldrake arrivò del 1977 quindi ci avviciniamo ai trenta) è molto probabile che fossero loro i primi a vederli… avendo magari tra i 7 e i 15 anni! Dovrebbero quindi ben sapere quanto un cartone animato sia comunque innocuo rispetto a quello che di reale ci circonda! Il fatto che siano genitori a farne parte è poi la conferma del loro fallimento come tali… il loro ragionamento è semplice: “Ti lascio davanti alla TV perchè non posso (o magari “non voglio”) vederla con te? allora perlomeno impedisco che tu veda qualcosa che PER ME è sbagliata”! Insomma è un modo per “mettersi a posto” con la propria coscienza.. incuranti del fatto che tale “senso di protezione” vada a disturbare anche gli altri!

2) MOIGE : “Noi non solo non abbiamo il potere, che ci viene attribuito da qualcuno, di bloccare o censurare alcuni cartoni animati, ma pensiamo che la censura di questi cartoni, a meno di evidenti violazioni dei codici, sia sbagliata, perché crea un prodotto che scontenta tutti, appassionati compresi. La censura viene adoperata da chi li programma proprio per proporre dei prodotti che sono spesso pensati per gli adulti (lo dichiarano gli stessi produttori) a dei bambini.
Inoltre, è bene chiarire che non è il Moige a volere i cartoni animati censurati: non è in suo potere, e la censura , se effettuata, è imputabile a enti terzi. Non è infatti con la censura che si risolve il problema: i tanti episodi di censura riferiti non sono assolutamente riconducibili all’attività del Moige. Solo pochissimi casi, in quanto gravi violazioni della legge, sono stati condivisi dal Movimento.
Inoltre, cosa ancor più importante, alcuni Anime sono solo per adulti, e questo per dichiarazione degli stessi produttori. Quando arrivano in Italia, proprio per proporli ai bambini, vengono stravolti e censurati. E’ questo il vero problema, ed è da qui che emergono le criticità.
Quindi il vero bersaglio delle proteste devono essere coloro che arbitrariamente pur di programmare gli anime in orari adatti ai più piccoli li “edulcorano”, li mutilano dando poi la colpa al Moige
.”

Secondo punto… già quello decisivo probabilmente… Di chi è la colpa? Premetto una cosa… per quanto sia stato corretto che il Moige abbia avuto l’opportunità di difendersi chiedendo la rettifica allora stesso diritto dovrebbe essere concesso ai responsabili dei palinsesti! Dato che ciò per ora non è possibile (ne è detto che prima o poi lo sarà) posso solo immaginare che la risposta sarebbe più o meno “per colpa degli esposti di quelli lì (il moige) noi (responsabili palinsesti) penalizziamo voi (appassionati)”… e, con un po’ di immodestia, non penso di andare neppure molto lontano dalla loro versione!
Qui sorge il vero problema, almeno secondo me… la costante mancanza di contraddittorio in una situazione del genere (sia essa riferita agli Anime, ai videogiochi, ai telefilm etc.etc.) Le iniziative di pochi, chiunque essi siano, ricadono spesso sulla maggioranza… che però avrebbe gli stessi diritti di supervisionare la situazione ed esprimere la loro opinione! Chi si cela dietro alla parola “pochi” ora come ora non è dato saperlo con certezza… almeno finchè continuerà il suddetto classico scaricabarile-italico (Appassionati VS Moige, Moige VS Responsabili, Responsabili VS ????) visto che, come detto, manca una versione della storia!
Tuttavia a rimetterci al momento sono solo ed esclusivamente gli Appassionati… e questo, validità della rettifica o meno, è un qualcosa che al Moige devono sempre ricordare
Ultimo punto… ed arriviamo alla vera accusa “morale” che ho fatto al Moige… la censura (che ho nominato ben poco) è solo la conseguenza di una serie di circostanze… quello che non accettavo quando lo scrissi, e che continuo a non accettare, è l’idea di delegare alla TV una funzione di babisitteraggio dei bambini salvo poi lamentarsene… magari alla presenza di un singola scena in un intero contesto! E tuttavia scrivevo anche:

3) KOJI: “Chiariamo… non si tratta di fare una guerra del tipo “figli-buoni” “genitori-cattivi” (di questi tempi ci sono ben altre guerre a cui pensare…) ma di capire cosa possa essere scattato nella mente e nelle opinioni di queste persone per prendersela in maniera così accanita contro quelli che in fondo sono e restano disegni animati! So bene che fare il genitore non è facile ma ogni volta ho sentito qualche esponente di questa associazione di controllo fare dichiarazioni (non solo contro gli anime… anche telefilm, wrestling e film sono passati sotto il loro controllo) del tipo “La Televisone non deve fare da babysitter”… verissimo ma la prima alternativa deve essere passare più tempo insieme ai propri figli non censurare i programmi televisivi! E non regge neanche la giustifica: “Noi però lavoriamo”.. lo facevano anche i miei trent’anni fa ma un pò di tempo per guardare un cartone animato con me lo trovavano sempre! E se magari in un anime succedeva qualche cosa che mi turbava (magari la morte di un personaggio) mi aiutavano a capire la cosa… non si fiondavano al telefono per protestare contro i responsabili del palinsesto!

4) MOIGE : L’unico strumento in possesso del Moige è l’Osservatorio Tv , che nasce dall’esigenza di tutelare i minori dai possibili, e probabili, cattivi effetti di una programmazione televisiva non adatta. E’ ormai dimostrato che le immagini e i dialoghi televisivi influiscono sulla crescita psicologica e sullo sviluppo emotivo dei minori.
Oggi, che la tv è una presenza scontata nella maggior parte delle case, lottare per una programmazione di qualità è importantissimo. Per questo è nato l’Osservatorio Tv, che mette a disposizione di tutti il primo numero verde nazionale gratuito 800937070 per combattere la tv violenta e volgare e tutelare così i minori. Il numero è a disposizione di chiunque desideri fare segnalazioni, proteste o avere informazioni sulla programmazione televisiva.
In base alle segnalazioni e ai pareri dei propri esperti il Moige inoltrerà formale istanza al Comitato Tv e Minori preposto all’applicazione del Codice di Autoregolamentazione Tv e Minori
.

Ecco dove non davvero non riesco a far coincidere il mio pensiero con quello del Moige: l’Osservatorio tv NON è (e sottolineo il NON) l’UNICO modo per tutelare i propri figli dalla TV violenta! C’è il dialogo con loro nel fargli capire che tale violenza (fosse anche in un anime) è sbagliata, e la volontà di seguire ciò che li appassiona… e tale volontà io spesso faccio fatica a vederla, mi dispiace!
Magari sono utopistico a pensarla così, ma se ripenso alla mia infanzia (e non certo solo alla mia) a quando vedevo” Capitan Harlock” o “Lupin III” con papà, magari appena tornato dal lavoro, e ne commentavo le gesta (talvolta anche poco corrette trattandosi di un pirata e di un ladro) resto ottimista… d’altro canto io non sono diventato ne un pirata ne un ladro ;-)

Ultima cosa non inerente agli anime ma che volevo far notare, la rettifica richiesta del Moige chiudeva parlando di Videogiochi citando

MOIGE: “Riguardo poi ai videogiochi che mostrano (ed è solo un esempio) come uccidere una ragazzina o come compiere azioni criminose, il Moige crede che dovrebbero essere fuori legge se non altro per rispetto alle tante vittime di simili violenze; perché certe cose non si dovrebbero fare nemmeno per gioco.

Faccio notare giusto che:

1) Non era Tommy Vercetti (il protagonista di “Grand Thief Auto” e delle relative azioni criminose) a rinchiudere una vecchietta, per quanto strega, in un forno e farla cuocere viva; ma i protagonisti di una favola per bambini: Hansel e Gretel! E certe cose non andrebbero fatte neppure per gioco o nelle favole… giusto?

2) Nessun gioco ha mai insegnato come uccidere una ragazzina!!! Se ci si riferisce al polverone causato da “Rule of Rose” (mediocre gioco che sarebbe passato sotto silenzio, se non fosse stato per l’isteria generale che ha scatenato) faccio notare che quello riportato da settimanali autorevoli (???) e che hanno strepitato telegiornali, era solo un filmato del gioco nel quale la protagonista NON veniva sepolta viva, come ossessivamente riportato dai media: ma semplicemente e meno spaventosamente, veniva spostata in una cassa da un luogo ad un altro!
Come dite? “ BASTAVA INFORMARSI E GIOCARCI UN PO’ E NESSUNO SE NE SAREBBE LAMENTATO?!?”

Eh! Eh! Bravi avete centrato il punto fondamentale di tutta questa lunga discussione! Spesso basta avere la VOLONTA‘ di fare determinate cose… e non aspettare solo di fare una telefonata ad Osservatori vari ed eventuali!

Il vostro “uncensored” Kojiro

SEE YOU SOON!

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