anime – YU-GI-OH! IL LATO OSCURO DELLE DIMENSIONI – di Satoshi Kuwabara
Scheda a cura di Wizard09.
SCHEDA
Titolo originale: Yu-Gi-Oh!: The Dark Side of Dimensions – (遊☆戯☆王 THE DARK SIDE OF DIMENSIONS)
Titolo internazionale: Yu-Gi-Oh!: The Dark Side of Dimensions
Genere: film d’animazione – shounen, azione, gioco di carte, fantasy
Rating: consigliato ad un pubblico maturo
Durata: 2 ore e 15 minuti
Anno di uscita in Giappone: Aprile 2016
Tratto: storia originale, ma ispirata dal manga “Yu-Gi-Oh” di Kazuki Takahashi
Director: Satoshi Kuwabara
Script: Kazuki Takahashi, Masahiro Hikokubo, Satoshi Kuwabara
Character design: Kazuki Takahashi, Takahiro Kagami
Music: Kazuhiro Nakamura, Shinkichi Mitsumune, Yoshihiro Ike
Studios: Studio Gallop
Titolo in Italia: Yu-Gi-Oh! Il Lato Oscuro Delle Dimensioni – Yu-Gi-Oh!: The Dark Side of Dimensions
Anno di pubblicazione in Italia: uscito nei cinema italiani il 10-11-12 Marzo 2017, e in home video a Maggio 2017
Trasmissione in tv: no
Censura: il movie, come le serie tv, si basa sull’adattamento americano (per saperne di più, vedi il nostro dossier sulle tante censure di Yu-gi-oh)
Edizione italiana: edito Dvd e Bluray grazie alla Dynit. Il film è inoltre disponibile in streaming gratis sulla tv online VVVVID.
Sigle:
Ending
“TO BELIEVE IN SOMETHING” di THE EDEN HOUSE
TRAMA
Da quando Atem è stato sconfitto da Yugi, ed ha varcato la porta per il regno delle ombre, Seto Kaiba non si è più dato pace. Sfruttando le sue risorse è intenzionato a recuperare il Puzzle del Millennio per avere la sua rivincita.
Tuttavia Diva, membro dei Plana, è intenzionato ad ostacolarlo in tutti modi, al fine di impedirgli di resuscitare lo spirito del faraone.
Intanto Yugi, che è ignaro di tutto, si sta preparando alla cerimonia di consegna dei diplomi insieme ai suoi amici.
IMMAGINI clicca per ingrandire
CURIOSITA’
– Il film è ambientato circa sei mesi dopo gli eventi che hanno visto la conclusione del manga.
– Nella versione americana, è un seguito della serie “YuGiOh! Duel Monsters”.
DOPPIATORI
Doppiatori giapponesi
Shunsuke Kazama – Yūgi Mutō
Kenjiro Tsuda – Seto Kaiba
Hidehiro Kikuchi – Hiroto Honda
Hiroki Takahashi – Katsuya Jōnouchi
Junko Takeuchi – Mokuba Kaiba
Kana Hanazawa – Sera
Kendo Kobayashi – Kudaragi
Kento Hayashi – Aigami/Deeva
Maki Saitou – Anzu Mazaki
Nozomu Sasaki – Shadi Shin
Rica Matsumoto – Ryō Bakura
Satoshi Hino – Mani
Doppiatori italiani
Massimo Di Benedetto – Yūgi Mutō
Lorenzo Scattorin – Seto Kaib
Arturo Valli – Mokuba Kaiba
Davide Albano – Bakura Ryō
Emanuele Ruzza – Tristan Taylor
Ludovica Bebi – Sera
Mauro Gravina – Shadi Shin
Mirko Mazzanti – Mani
Simone D’Andrea – Joey Wheeler
Stefano Crescentini – Aigami/Diva
Veronica Puccio – Tea Gardner
Carlo Valli – padre di Bakura
Silvio Anselmo – Sugoroku Mutō
Stefano Broccoletti – Duke Devlin
Doppiatori americani
Dan Green – Yugi Muto
Eric Stuart – Seto Kaiba
Amy Birnbaum – Téa Gardner
Billy Bob Thompson – Kudaragi
Daniel J. Edwards – Aigami
Laurie Hymes – Sera
Marc Thompson – Duke Devlin
Tamir Cousins – Mani
Tara Sands – Mokuba Kaiba
Ted Lewis – Ryo Bakura
Wayne Grayson – Joey Wheeler
OPERE RELATIVE
Manga
– Yu-Gi-Oh – opera capostipite
– Yu-Gi-Oh! GX
Anime, serie tv
– Yu-Gi-Oh! 0 – serie tv (inedito in Italia)
– Yu-Gi-Oh! Duel Monsters – serie tv
– Yu-Gi-Oh! GX – serie tv
– Yu-Gi-Oh! 5D’s – serie tv
– Yu-Gi-Oh! Zexal – serie tv
– Yu-Gi-Oh! Zexal II – serie tv
– Yu-Gi-Oh! Arc-V – serie tv
– Yu-Gi-Oh! VRAINS – serie tv
– Yu-Gi-Oh!: Sevens – serie tv
Film d’animazione
– Yu-Gi-Oh! The Movie
– Yu-Gi-Oh! Duel Monsters Hikari no Pyramid (Yu-Gi-Oh! The movie)
– Gekijoban Yu-Gi-Oh! – Choyugo! Jiku o koeta kizuna (Yu-Gi-Oh! 10th)
LINK inerenti all’opera
Materiale su “Yu-Gi-Oh!” presente sul sito:
- Dossier sulle Censure subite dall’anime
- Le Frasi più belle
- Testi delle Sigle e Ost originali
- Testi delle Sigle italiane
Altre opere di Satoshi Kuwabara presenti sul sito:
- Kanojo mo Kanojo serie tv
- Dagashi Kashi 2 serie tv
- Under Ninja serie tv
In un’era in cui i remake ed i ricicli sono d’obbligo, e si rifanno film su film e remake su remake di serie classiche, questo film riesce almeno a tenersi al di sopra degli altri risultando quantomeno piacevole. Sorvolando sui tanti piccoli difetti ed imprecisioni sia di trama che di altro che indubbiamente non mancano, c’è da dire che resta comunque un continuo gradevole ed apparentemente senza troppe pretese.
Molto incentrato su Seto Kaiba e sulla sua ossessione per il Faraone che non su Yugi e gli altri protagonisti, cosa che può fare o meno piacere (anche se diciamolo, ce lo avevano fatto capire dai trailer e da tutta la pubblicità che Seto Kaiba avrebbe avuto un ruolo preponderante). Il cattivone è il tipico “distruggerò tutto bwahahah” ma è quasi solo un espediente per fare duelli fighi ed evocare mostri sempre più potenti, come purtroppo avviene spesso nelle ultime serie di Yu-gi-oh rispetto a come avveniva in passato, dove almeno i cattivi, seppur pezzi di feci che erano, avevano delle motivazioni ed una costruzione sopra.
I momenti finali del film sono quelli che lasciano più a bocca aperta, sia per l’incredulità (non tanto positiva) che per lo sgomento. Però (spoiler) c’è da ammettere che quella scena finale in cui Seto si attraversa spazio, dimensioni, deserto, Mesopotamia ed Egitto per andare a cercare il Faraone è davvero figa. Fa riflettere il fatto che sembra scomparire (cosa che forse alla fine fa secondo molti). Diciamocelo, questo film è stato un rimando così forte al passato, che abbiamo finalmente visto canon la ship PharaoxSeto, come se fosse una cosa attuale. E si, non si chiama amore ma ossessione la sua, però sono dettagli.
Attenzione Spolier!
Vedendo i trailer ero partito carico di aspettative verso questo film, preparandomi a qualcosa di meglio di quel orrore di YuGiOh! The movie. Diciamo che Darkside of Dimension è quel tantino superiore da risultare quantomeno mediocre.
La trama è la classica in stile YuGiOh!: Nemico con un potente artefatto magico, il mondo in pericolo, Egitto e duelli di carte. Purtroppo in questo film mancano i tratti dark e mistici che hanno sempre caratterizzato la storia, anzi la tecnologia ha superato di gran lunga la magia rendendolo quasi un film di fantascienza. Il ritmo narrativo si snoda lento e pensante, ed è incentrato piú sulle ossessioni di Seto Kaiba che sul protagonista Yugi.
Kaiba in effetti è il vero protagonista della storia, oltre ad essere diventato il personaggio involontariamente comico di tutto il film. È cosí superbo, narcisista, egocentrico e megalomane che sembra proprio la sua parodia di “YuGiOh! Abridged”. Per dire, crea intelligenze artificiali che elogiano il suo intelletto, insulta i dipendenti che gli fanno i complimenti (viscidi sicofanti!), pubblicizza il nuovo torneo apparendo come e dove gli pare, fra teleschermi e comparsate in mezzo al traffico il tutto in maniera spudoratamente teatrale.
La parte migliore è quando presenta il suo nuovo Duel Disk nell’arena del torneo. Il discorso era qualcosa del tipo: scegliete la perfezione, scegliete me, Seto Kaiba!
Riguardo quello che dovrebbe essere il protagonista, Yugi, non c’è molto da dire. È decisamente non approfondito e gli viene dato poco spazio. Si sa solo che vorrebbe rivedere ancora una volta il faraone e che sogna di diventare un creatore di giochi.
Diva è l’antagonista principale della storia, che inizialmente assume l’identità di Aiagami, compagno di classe di Yugi e compagnia. Esso in realtà fa parte dei Plana e ha il potere di manovrare le dimensioni grazie al magico Cubo Quantico. Tuttavia come antagonista non è nemmeno al livello di Pegasus, Bakura o Marik. Infatti non ne possiede ne la forza, ne il carisma, ne l’indole malvagia. Esso vuole solo portare a termine una non meglio definita vendetta e ostacolare i piani di Kaiba.
In pratica, la presenza di Diva serve solamente come espediente narrativo per portare Seto e Yugi allo scontro, oltre che all’introduzione della discutibile modalità Dimensionale dei duelli. Suona di futuristico, in realtà si tratta solamente di poter evocare i mostri direttamente e senza costi, ma con i valori azzerati. Per aumentare attacco e difesa, i giocatori dovranno caricare i loro mostri con la loro energia spirituale. Una roba che a vederla ricorda molto Dragonball, quando liberano l’aura e con tanto di vocalizzi. Tuttavia risulta inutile perché pur potendo scegliere quanto caricare, tutti caricano al massimo. Inoltre, il fatto di caricare con la propria energia non comporta nessun tipo di svantaggio o danno particolare.
Riguardo agli altri personaggi non c’è molto da dire, se ne poteva fare davvero a meno, eccetto Bakura che ha ancora un piccolo ruolo a causa del suo vecchio legame con l’Anello del Millennio.
Ancora con gli oggetti del millennio? Si. Già mi fa storcere il naso che siano riusciti a recuperare i pezzi del Puzzle del Millennio in una fossa che sarebbe dovuta essere senza fondo, ma l’Anello del Millennio era necessario? Anche perché questi oggetti hanno perduto ogni sorta di potere, in particolare l’Anello il cui spirito malefico era stato distrutto. Il fatto che poi Diva venga casualmente posseduto dalla sua oscurità è un banale espediente narrativo per dare la svolta finale ad un film piatto e monotono.
Parliamo della rivalità fra Yugi e Kaiba. Nella serie Seto aveva rinunciato a tutti i suoi propositi di vendetta ed al rancore, seppellendoli insieme all’isola di Alcatraz e la Duel Tower nella saga di Battle City. Il suo cuore era anche cambiato grazie a Yugi e Mokuba. Inoltre, esso stesso (ricordiamoci che il film si basa sul manga) era venuto in Egitto a “salutare” l’altro Yugi, quindi sapeva bene che lo Yugi attuale lo aveva sconfitto e quindi l’anima del faraone non sarebbe tornata. A conti fatti l’ossessione e la vendetta di Seto sono di per se ingiustificati. Poi, il fatto di aver definito Yugi, durante il film, un duellante senza dignità, mi ha lasciato alquanto basito.
Comunque, non abbiamo solo incoerenze con la trama originale, ma anche dei veri e propri buchi con spiegazioni pressapochistiche. Ad esempio, come faceva Seto Kaiba a sapere che Aigami era in realtà Diva, soprattutto come faceva a sapere che era intenzionato a rubare i pezzi del Puzzle?
Semplice, lui sa tutto quello che succede nella città di Domino…
Oppure, il fatto che un Duel Disk, un apparecchio costruito per generare ologrammi, sia in grado di proteggere Seto dagli effetti del Cubo Quantico?
Semplice, è il potere della tecnologia (perfetta)… No comment.
A proposito di tecnologia, la veste grafica inizialmente appariva accattivante, ma durante la proiezione mi sono reso conto che molti disegni erano davvero orribili e sproporzionati. Cavolo, si tratta di una produzione cinematografica, non di un episodio della serie! Ma un po’ piú di cura? Le uniche cose fatte bene erano i mostri, realizzati in computer grafica.
Riguardo all’adattamento invece sono rimasto allibito da alcuni refusi e frasi senza senso durante la prima parte del film. Dei doppiatori storici sono rimaste solo le voci di Lorenzo Scattorin (Kaiba), Massimo di Benedetto (Yugi) e Simone D’Andrea (Joey). Questo tutto sommato mi ha fatto molto piacere perché è un piacevole rimando nostalgico alla serie TV. Inoltre sono stato felice di non sentire tutto il tempo gli stucchevoli monologhi sull’amicizia e sul “cuore delle carte”. Se non altro il film ha mantenuto un tono piú consono allo stile originale.
In conclusione sono rimasto deluso. Non lo trovo orrendo, ma nemmeno cosí bello da consigliarne la visione. In pratica sono stati mantenuti unicamente gli aspetti piú commerciali e iconici del brand, lasciando da parte tutto il resto. Quindi, per citare Seto Kaiba: “Per me la mediocrità non è un’opzione, e non dovrebbe esserlo nemmeno per voi!”.