anime – IL POEMA DEL VENTO E DEGLI ALBERI (Kaze no ki no uta) – di Yoshikazu Yasuhiko
Scheda a cura di Wizard09.
SCHEDA
Titolo originale: Kaze to Ki no Uta -SANCTUS- Sei naru kana – (風と木の詩 SANCTUS-聖なるかな-)
Titolo internazionale: The Poem of Wind and Trees
Genere: film d’animazione – drammatico, shounen-ai, psicologico, storico, scolastico
Target: shoujo
Rating: consigliato ad un pubblico maturo
Durata: 60 minuti
Anno di uscita in Giappone: 6 Novembre 1987
Tratto: dal manga “Il poema del vento e degli alberi” di Keiko Takemiya.
Director: Yoshikazu Yasuhiko
Character design: Yoshikazu Yasuhiko
Music: Nobuyuki Nakamura
Studios: Herald Enterprise
Titolo in Italia: Il poema del vento e degli alberi
Anno e Edizione italiana: Yamato Video 1997 (VHS) poi nel 2006 (DVD)
Trasmissione in tv: no
Censura: no
Sigle:
La colonna sonora, compresa l’apertura e la chiusura, sono composte da brani di Chopin e Bach.
TRAMA
Arles, 1887. Serge Battour ritorna dopo molti anni all’accademia Lacombrade, un collegio maschile in cui studiava da ragazzo.
Tornato in quella che era la sua stanza, mai piú utilizzata da allora, cominciano a riaffiorare i ricordi del suo passato: il primo giorno di scuola, i professori, la stanza e l’incontro con il ragazzo che avrebbe stravolto la sua vita… Gilbert Cocteau.
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DOPPIATORI
Doppiatori originali
Noriko Ohara – Serge
Yuko Sasaki – Gilbert
Hiroshi Takemura – Pascal
Kaneto Shiozawa – Auguste Beau
Sho Hayami – Jack Dren
Tsutomu Kashiwakura – Carl
Yoshiko Sakakibara – Rosemarine
Asami Mukaidono – Kurt
Juurouta Kosugi – Professore Watts
Koichi Chiba – Professore Louie Renet
Doppiatori italiani
Giorgio Bonino – Serge Bateaur (adulto)
Marisa Della Pasqua – Serge Bateaur (ragazzo)
Paola Della Pasqua – Gilbert Cocteau
Anna Maria Tulli – Carle Merzee
Luca Sandri – Rosmarine
Marco Balbi – Auguste Beau
Patrizia Scianca – Jacques
Adolfo Fenoglio – Rettore
Augusto Di Bono – Professore Luche
Felice Invernici – Cour
Marco Balzarotti – Professore Watts
Marinella Armagni – Jules
Vladimiro Landoni – Maestro Louis Rene’
LINK relativi all’opera
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Rimasi incuriosito da questo anime poiché il manga da cui è tratto è considerato il precursore del genere shonen ai. L’autrice lottò strenuamente contro l’editore per lasciare l’opera intatta, evitando di eliminare tutte le scene di nudo di adolescenti e di sesso omosessuale presenti nel manga. Queste scene suscitarono scalpore persino fra gli altri mangaka (ricordiamoci che parliamo degli anni 70/80, oggi giorno possono dirsi praticamente innocue).
Premetto il fatto che ho apprezzato quest’opera, ma mi ha lasciato un profondo senso di amarezza.
Da una parte abbiamo la luce e la speranza: Serge. Un ragazzo modello, candido, di sani principi che crede ingenuamente di poter “salvare” le persone e riportale sulla retta via. Dall’altra troviamo Gilbert, un ragazzo promiscuo, cinico e autodistruttivo che viene pubblicamente disprezzato e insultato dagli stessi compagni e dal personale della scuola. Gli stessi che poi di notte si recano da lui per sfogare i loro istinti sessuali.
Gilbert d’altronde, consapevole della sua bellezza efebica, non si fa scrupoli ad usare il suo corpo per ottenere quello che vuole . Il suo “darsi” agli altri però è anche l’unico modo che ha per relazionarsi con le persone, poiché incapace di instaurare un rapporto che non comprenda il contatto fisico. Questa sua condotta immorale scatenerà qualcosa in Serge, che si prodigherà in tutti i modi per poterlo integrare con gli altri studenti e farlo smettere di prostituirsi. Gilbert invece, non prova che disprezzo per questo ragazzo insensibile alle sue avance e che si intromette nei suoi affari, quindi cercherà di sbarazzarsene. Nonostante i vari tentativi per costringerlo a desistere, la perseveranza di Serge riuscirà a incrinare la corazza di ghiaccio di Gilbert e quando i due cominciano ad avvicinarsi… FINE! Già!
Purtroppo il lungometraggio si ferma solo alla prima parte e quindi non sapremo mai cosa è successo fra i due ragazzi e l’evoluzione del loro rapporto. Anche se da alcune immagini del finale possiamo ben immaginarlo.
La storia mi ha molto preso soprattutto per i temi trattati, inoltre si cala molto bene nel contesto storico dando una visione di come era vista e vissuta l’omosessualità e la pederastia nel ‘800.
Devo dire che per certi versi la situazione non è gran che cambiata.
Che dire, dopo molti anni mi ha fatto molto piacere riguardarlo e non ci ho messo molto a comprarlo quando ho trovato il dvd in negozio. Ne consiglio la visione, sia per i temi trattati che per i risvolti sentimentali e psicologici dei personaggi, ne vale davvero la pena anche perché trovo che sia uno degli anime che fa davvero riflettere.
L’unica pecca a mio parere è il doppiaggio italiano, un po’ carente in alcuni punti e il fatto che lasci tutto a bocca asciutta mostrandoci solo una parte della storia.