anime – IL MIO VICINO TOTORO – di Hayao Miyazaki
Scheda a cura di Dana.
SCHEDA
Titolo originale: Tonari no Totoro
Titolo internazionale: My Neighbor Totoro
Genere: film d’animazione – kodomo, soprannaturale
Rating: adatto a tutti
Durata: 86 minuti
Anno di uscita in Giappone: 16 aprile 1988
Regista: Hayao Miyazaki
Sceneggiatura: Hayao Miyazaki
Character design: Hayao Miyazaki
Musiche: Joe Hisaishi
Studio di animazione: Studio Ghibli
Titolo in Italia: Il mio vicino Totoro
Anno di pubblicazione in Italia: 2009
Censura: no
Edizione italiana italiana: uscito nei cinema italiani nel 2009, l’anno seguente viene commercializzato in Dvd e Bluray grazie alla Lucky Red.
Sigle
Sigla iniziale:
“Sanpo” di Azumi Inoue.
Sigla finale
“Tonari no Totoro” di Azumi Inoue
TRAMA
Per stare il più vicino possibile all’ospedale dove é ricoverata la madre, due sorelline, Mei e Satsuki, ed il loro papà, si trasferiscono in una casa di campagna.
Una leggenda del posto racconta che il bosco, che si trova dietro la casa dove si sono appena trasferite, sia abitato da strane creature.
Quando le due bambine vedranno con i loro occhi i Totoro, questo é il nome delle creature (assomiglianti a delle grosse palle di pelo), scopriranno un mondo magico, e vivranno dei momenti indimenticabili insieme ai loro nuovi “amici”.
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CURIOSITA’
– Soggetto e regia sono di Hayao Miyazaki; la storia, in effetti, è in parte una biografia dello stesso autore, che da bambino dovette trasferirsi con il fratello in campagna proprio a causa della malattia della madre. Anche il paese, i campi, e tutto il circondario sono luoghi in cui l’autore ha vissuto la sua infanzia.
– Il pelouches di Totoro appare nel film della Disney “Toy Story 3”
– Totoro è diventato, in seguito, il simbolo dello Studio Ghibli
– Seppure breve, questo film è un vero spaccato di vita giapponese dell’immediato secondo dopoguerra: i pochi mobili trasportati sul vecchio camioncino, i piccoli templi in cui vegliano i kami (spiriti), l’arredamento povero della casa, il bagno con le sue vasche rotonde dove la famiglia fa il bagno assieme.
– Il kami Totoro non esiste, l’ha inventato Miyazaki pescando nel bestiario dei viventi
DOPPIATORI
PERSONAGGI – DOPPIATORI ORIGINALI – DOPPIATORI ITALIANI
Totoro – Hitoshi Takagi – Vittorio Amandola
Mei Kusakabe – Chika Sakamoto – Lilian Caputo
Satsuki Kusakabe – Noriko Hidaka – Letizia Ciampa
Tatsuo Kusakabe – Shigesato Itoi – Oreste Baldini
Yasuko Kusakabe – Sumi Shimamoto – Roberta Pellini
Kanta – Toshiyuki Amagasa – George Castiglia
padre di Kanta – Masashi Hirose
madre di Kanta – Hiroko Maruyama
Nonnina – Tanie Kitabayashi
LINK inerenti alla serie
Materiale su “Il mio vicino Totoro” presente su questo sito:
Altre opere di Hayao Miyazaki presenti sul sito:
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Sono anni, ma tanti anni che mi dicevo che avrei guardato un film di Hayao Miyazaki. Perfino mia cognata l’anno scorso mi disse: “si può sapere che cacchio stai aspettando? Credi di campare cento anni?” Non c’ha tutti i torti in effetti, ma il problema è che l’adattamento di Gualtiero Cannarsi sui film di Miyazaki mi faceva passare la voglia! Poi ho voluto fare una ricerca perché sapevo che di Nausicaa Nella Valle Del Vento, La Principessa Mononoke e La Città Incantata ne esisteva una versione con un adattamento meno “tradotto dal giapponese con Google Translator” e un doppiaggio italiano diverso e, fortunatamente, li ho trovati. Tuttavia ho deciso di guardare Il Mio Vicino Totoro, nonostante si sente chiaramente l’adattamento del Cannarsi e le orecchie sanguinano copiosamente per questo nonostante siano poche le battute atroci, perché rispetto agli altri, che hanno una durata sulle due ore, lui dura solo un’ora e venti. Ecco perché. Dunque, la prima cosa che mi è venuta in mente una volta finita la visione è che non esiste solo Disney! Questo film va benissimo per i bambini! Dai quattro anni, come la piccola Mei, in su. È perfetto! È una favoletta bellissima e dolcissima! È anche una metafora sulla fantasia dei bambini. Perché alla fine fateci caso: nessun adulto vede mai Totoro, i suoi amichetti senza nome, i simpatici Nerini Del Buio, o il Gattobus, ma solo Satsuki e la sua sorellina Mei (e se li vedeva pure il bambino chiamato Kanta non è che sbagliavano. Almeno così solidificava di più la mia teoria/convinzione). Ecco, credo si sia capito che m’è piaciuto molto, nonostante l’atrocità dell’adattamento (perdonatemi immensamente se insisto su sta cosa, ma è inevitabile!). Anche per chi è ormai adulto, io lo consiglio caldamente! E se avete figli o nipotini a carico… pigliate due piccioni con una fava!
Ed eccolo qui, il simbolo dello Studio Ghibli, l’essenza. Ho guardato Totoro qualche anno fa, quando avevo circa 17-18 anni. E’ stata una visione molto magica e leggera, che però, data la mia età, mi ha permesso di capire moltissimo sul film e di accettare quelle “voci” che girano sul film di Totoro. Penso che questo film d’animazione non sia da guardare alla leggera: si deve guardare e osservare attentamente ogni piccolo dettaglio perchè si nascono delle realtà meno carine di quanto si possa pensare.
Nonostante tutto è la base e ìd emblema dello Sydio Ghibli e di hayao Miyazaki, il grande maestro, quindi è per forza meraviglioso!
– commento di Dana –
Il design dei personaggi è abbastanza diverso da quelli dei precedenti film di Miyazaki; i volti dei personaggi sono meno belli, ma molto espressivi. Le bimbe, specie la piccola, sono decisamente bruttine.
Tutto nel film è disegnato con la massima cura: dal palo rovinato della veranda, alla pannocchia di mais, ai sandali delle bimbe. Meravigliosa e viva in se stessa la natura, i verdi campi che ricorrono ovunque.
Bella l’animazione, vividi i colori.
Ah, il vecchio totoro… *_*
Senza dubbio uno degli anime più bello usciti dallo studio ghibli! Credo che da molti sia sottovalutato, ma a mio parere è davvero, davvero un anime bellissimo, ricco di magia e semplicità!
Tra le scene più belle dell’anime c’è sicuramente quella in cui Mei e Satsuki arrivano insieme al padre alla casa nuova e la esplorano felici e sorridenti; per non parlare quella in cui le due ragazzine aspettano il padre alla fermata dell’autobus con l’ombrello e prestano l’ombrello destinato al padre a Totoro, che si diverte! XDDD
oddio, totoro!! terza opera di miyazaki che ho visto!! si tratta di un film semplice, adatto a tutti, ma che riesce comunque ad incantarti! infatti il tratto è, come sempre, molto bello e curato, i fondali ricchi de particolari e dettagli, le musiche sono graziose e contribuiscono a creare un clima magico e poetico. inoltre, non si può rimanere indifferenti davanti a totoro e a tutti gli altri spiritelli del bosco, perchè, insomma, chi non ama totoro??? se poi consideriamo il fatto che questo è riuscito anche a far sciogliere anche la mia famiglia (molto scettica nei confronti di questo mondo e questo tipo di opere), può essere davvero ritenuta un’ opera adatta a tutti, “formato famiglia”, apprezzabile e assolutamente da guardare!!
Il mio vicino Totoro è il film simbolo dello studio Ghibli. Questo film è un’opera originale, nel senso che non è stato tratto da romanzi o manga. La bellezza del filom sta nella capacità di descrivere la vita di una famiglia negli anni del dopoguerra. A farla da padrone è il verde, la campagna e i boshi. Mentre nelle alte sue opere c’è una critica alle azioni umane nei confronti della natura, Totoro è un film che si limita a far vedere la natura stessa. Non so se sia il miglior film di Miyazaki, ma lo consiglio vivamente.