anime – GUNSLINGER GIRL: IL TEATRINO – di Hiroshi Ishiodori
Scheda a cura di Triela.
SCHEDA
Titolo originale: Gunslinger Girl: il Teatrino – (ガンスリンガー ガール -IL TEATRINO)
Titolo internazionale: Gunslinger Girl: il Teatrino
Genere: serie tv – seinen, azione, drammatico, fantascienza
Rating: consigliato ad un pubblico adulto
Numero episodi: 15 (concluso)
Anno di uscita in Giappone: 2008
Rete tv giapponese: Fuji Television
Tratto: dal manga “Gunslinger Girl” di Yu Aida.
Director: Hiroshi Ishiodori
Music: Toshihiko Sahashi e Kō Ōtani
Studios: Artland
In Italia: inedito
Sigle originali:
Sigla iniziale -“Tatta Hitotsu no Omoi” cantata da Kokia
Sigla finale – “doll” Ending tema: “Bambola” cantata da Lia e Aoi Tada
Sigla finale 2 – (per il tredicesimo episodio) :”Human” cantata da Lia
Le musiche non sono più tanto orchestrali come in precedenza, ma di vari generi che accompagnano le puntate, composte sempre da Toshihiko Sahashi.
Anche per questa serie ha creato un cd con dei brani dedicati alle bambine sia per le serie che come cd auotonomo.
TRAMA
La storia continua dalla fine della serie della Madhouse, e ripropone gli stessi personaggi, oltre ad altri che compaiono dal volume 3 al volume 5 del manga originale.
Potete notare che, a differenza della prima serie, si sviluppano gli eventi di tre volumi, e non due.
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DOPPIATORI
PERSONAGGI – Doppiatori giapponesi
HENRIETTA – Kana Akutsu
RICO – Anri Shiono
TRIELA – Atsuko Enomoto
CLAES – Risa Mizuno
ANGELICA – Kana Hanazawa
JEAN – Takehito Koyasu
HIRSCHER – Masaya Matsukaze
MARCO – Kazuki Ya
OPERE RELATIVE
Manga
– Gunslinger Girl
Anime
– Gunslinger Girl – serie tv, prequel
LINK inerenti alla serie
Materiale su “Gunslinger Girl” presente sul sito:
Altre opere di Hiroshi Ishiodori presenti sul sito:
- An Archdemon’s Dilemma: How to Love Your Elf Bride serie tv, anime
- Peach Girl serie tv, anime
- Shijou Saikyou no Deshi Kenichi Oav oav, anime
- Watashii ga motete dousunda! serie tv, anime
– commento di Triela –
Ad essere cambiato maggiormente dalla prima serie è il character design, che si avvicina a quello del manga, risultando però meno curato e raffinato sia nei personaggi, che per le auto e le armi.
I colori sono stati stravolti tutti, perdendo riflessi di luce e visi perfetti, ma avvantaggiando l’animazione più leggera e fluida e cambiano anche le voci per i personaggi.
Non mancano le ambientazioni italiane tra cui Roma nel primo episodio, anche se sembra tutto un pò troppo acquerellato in alcuni sfondi.
Come accennato, la qualità è davvero pessima. Anche se le animazioni sono fluide il disegno, i colori e la caratterizzazioni dei personaggi sono scadenti.
Solo dalla puntata numero 9 possiamo vedere finalmente degli episodi degni dell’opera soltanto però, per quanto riguarda la storia e lo sviluppo degli episodi. Per il resto rimane tutto come gli episodi precedenti.
I personaggi sono mostrati a volte in modo discordante con l’opera, e questo fa riflettere perché Yu Aida ha contribuito di persona alla realizzazione dell’opera, molto di più che per la prima serie.
Certo, i personaggi qui finalmente sono più simili agli originali, sempre rispetto a quelli della Madhouse, ma non convincono se non appunto, verso la metà serie.
Da vedere assolutamente ma senza aspettarsi la qualità precedente a livello dei disegni, fondali e animazioni particolari. Più di impatto, rispetto a tutte le puntate messe insieme, è il secondo opening che cambia dall’episodio 7 in poi, anche se la prima era davvero suggestiva.