videogames – DRAGON AGE II

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A cura di Wizard09

SCHEDA

Titolo originale: Dragon Age II
Titolo internazionale: Dragon Age II – Rise of power
Genere: GDR (gioco di ruolo)
Piattaforma: Play Station 3 – Xbox 360 – PC
Supporto: 1 dvd
Anno di uscita: 2011
Paese: Stati Uniti
Classificazione PEGI: + 18 anni

Produttore: Bioware
Pubblicazione: Electronic Arts

Titolo in Italia: Dragon Age II
Anno di pubblicazione in Italia: 2011
Lingua: inglese con sottotitoli in italiano

Videogames collegati:
Dragon Age: Origins prequel
Dragon Age: Origins – Awakening prequel
– Dragon Age Inquisition – sequel

TRAMA

Cassandra Pentaghast, cercatrice della chiesa, sta interrogando il nano Varric Tethras. Essa vuole conoscere la storia di Hawke, il campione di Kirkwall, le cui azioni hanno portato il caos in tutto il Thedas.
Varric inizia a raccontare di come, anni prima, Hawke sia scampato alla distruzione di Lothering durante il flagello. Dopo essersi imbarcato come profugo insieme alla madre e ai fratelli, giungerà alla città di Kirkwall. Senza un nome e un titolo, inizierà la sua scalata sociale nel caos della città fino a diventarne il campione.

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Marichan
Staff
Kage
7 anni fa

Dragon Age 2: forse uno dei giochi più martoriati dal pubblico, soprattutto dai fan stessi della saga. Al di là da alcuni evidenti difetti impossibili da nascondere, è davvero tutto da buttare e merita la cattiva fama?
Il primo Dragon Age ha avuto un grande impatto per gli appassionati di gdr, un bel gioco da rigiocare anche adesso a distanza di anni. Forse, anzi probabilmente, nemmeno la Bioware si aspettava un tale successo. Le aspettative per il seguito erano alte.
Per lo sviluppo del 2 ci sono stati vari problemi, che non sto qua ad elencare, e leggenda “internettiana” vuole sia stata colpa della Electronic Arts, che ha interferito molto con il lavoro della suddetta Bioware, con tanto di abbandono di molti membri dello staff che si era occupato del primo gioco, e tempi tagliati drasticamente.

Più e meno:
-+ Ambientazione: dal classico “fantasy medioevale” si è passati ad una città: Kirkwall, che presto conosceremo bene come le nostre tasche. Purtroppo però questa ambientazione si è rivelata un’arma a doppio taglio. Se da una parte è affascinante la nostra salita per la città (si inizia come profugo ai piani bassi per risalire) rispetto a molti gdr ambientati in mondi vasti, dall’altra parte l’atmosfera è claustrofobica e monotona.
– Gioco breve. Molto ricco di eventi, ma tutto è come condensato. “Breve e troppo intenso” si verrebbe da dire!
— Vergognoso riciclo degli ambienti. Questo il più grande difetto della saga: il copia/incolla evidentissimo degli interni.
– Si può scegliere solo la classe umana. (sembra che inizialmente non dovesse essere così, ma poi tempi ristretti imposti dalla EA sono stati costretti a drastici tagli…)
+ Ma il protagonista ha una bella storia alle spalle, ed è personalizzabile come sempre secondo ai nostri gusti. E’ anche bello che non è muto e che parli!
++ La Trama per me è una delle migliori della saga. Ok sono pronta a lanci di pomodori… però per me è così, se la si prende da sola si capisce la sua originalità, con colpi di scena e impossibilità di restare neutri. Non dico che non poteva essere sviluppata meglio (espansa soprattutto) ma è forse l’unico gdr in cui è davvero impossibile portare tutti i compagni alla fine (c’è la possibilità, ma io – che in tutti i giochi cerco di portarmi tutti dietro – ci sono riuscita dopo due partite! Difficilissimo!) perchè sono schierati, perchè ci sono tante varianti, in modo più realistico.
La storia si dipana per diversi anni, atti in cui vedremo diversi cambiamenti. Anche questo inusuale dato che solitamente nei gdr tutto capita in lassi di tempo ristretti. I colpi di scena sono tanti, sopratutto quello finale….
– Però ci sono alcune incongruenze evidenti, soprattutto una (ma non voglio dar spoiler)
— I finali possibili sono solo due! Nonostante le tantissime scelte che fai nel gioco!
+ La guerra tra maghi e templari: nessuna fazione è buona o cattiva, ma lo scontro è terribile e ad un certo punto mediare è impossibile
++ Alta ambiguità morale: nel I capitolo c’erano i buoni e i cattivi, qua no.
-+ I personaggi sono tanti e molto diversi, molto carismatici. Ma il gioco è davvero troppo beve per permetterci di conoscerli meglio come uno vorrebbe.
Interessante il sistema di amore/rivalità: se con un personaggio ti “odi” e hai la barra di amore bassissima, hai quella di rivalità alta, ma questo non pregiudica il legame, anzi si possono nche avere romance con qualcuno che in massima rivalità con noi!
– Le romance sono tutte libere: tutti bisessuali a Kirkwall! La cosa è stata fatta evidentemente per accontentare qualsiasi giocatore, ma è poco realistico che a tutti vadano bene tutti! (infatti questa cosa non c’è nel I e nel III)
+ Le romance sono difficilissime: non dò spoiler ma si può finire il gioco benissimo senza nessuna romance, tanto bisogna insistere e fare le cose giuste per far “cadere” la vittima designata! Anche se si fatica parecchio, non mi è dispiaciuto.
+- Colori accesi, inusuali per un gdr dove predominano di solito i colori “dark”, che possono piacere o meno.
— Il dlc “Legacy” è importantissimo per la trama e avrebbe dovuto essere nel gioco principale
+- Gameplay che lascia i soliti canoni dei gdr per un approccio “action” (se si sceglie la specialità “ladro” di diventa una sorta di ninja XD), nel bene e nel male. Mancano le specializzazioni, una brutta mancanza.
+ Adesso che ho giocato a Inquisition, capisco quando il 2 abbia influenzato la saga.

In Definitiva:
Non trovo assolutamente Dragon Age 2 un disastro, ma sicuramente rimane il titolo della saga meno riuscito. Forse dovuto alla fretta (imposta?) è uscito in gioco a metà, come se fosse la bella copia di come avrebbe dovuto essere davvero, ma rimane un abbozzo con una bellissima trama che avrebbe potuto fare i fuochi d’artificio.
Nonostante questo, se la saga vi interessa il mio consiglio è di giocarci. E’ comunque una pietra importante della lore complessiva. Invece è difficile che troviate il gioco interessante se giocato a sè stante.
Voto personale: 6,5

Wizard09
Jonin
9 anni fa

Penso che potrei riassumere questo gioco in una sola parola: “KIRKWALL!!!”
Ma partiamo con ordine. Iniziamo subito con il dire che questo capitolo, a mio avviso, non merita di essere un seguito del primo e bellissimo capitolo. Onestamente trovo che Awekening possa essere considerato un seguito ben migliore di Origins. Tanto più che questo capitolo lo considererei più un action ame che un RPG.
Iniziamo con il dire che non potremmo scegliere razza e storia del nostro PG, in quanto è già preimpostato. Le uniche scelte che potremmo fare sono il sesso, quindi giocare con Marian o Garret, e la classe (mago, guerriero e ladro). Già questo mi fece storcere non poco il naso. In caso, potremmo modificare successivamente l’aspetto fisico tramite lo specchio dell’Emporio Nero, una location speciale DLC, che offre oggetti rari e bonus. Fortunatamente l’equipaggiamento di Hawke è customizzabile , cosa non altrettanto possibile con gli altri membri del party, di cui potremmo solo cambiare le armi e aggiungere potenziamenti trovati in varie location e mercati.
Le classi dei personaggi sono state molto ridimensionate. Tutte le abilità sono state semplificate in gruppi di alberi di abilità. In pratica non avremo uno sviluppo lineare come prima. Devo dire che all’inizio non mi ci trovavo, ma con il tempo ho imparato ad apprezzarlo. Ma anche qui avrei molte cose da dire. Per cominciare gli incantesimi sono stati molto ridimensionati, non parliamo poi delle classi speciali. Da sei siamo passati a tre per professione. Inoltr,e la classe speciale non sarà possibile sceglierla per i membri del party, anche perché ne avranno una personalizzata. In base al nostro rapporto con il personaggio , se amico o rivale, potranno ottenere dei poteri particolari. Devo dire che come trovata non è stata per niente male!
Come nei precedenti sarà possibile instaurare delle relazioni amorose con alcuni membri del gruppo.
Arriviamo quindi a parlare della location. Una cosa imbarazzante per l’epoca e considerando Origins. Tutto e ripeto, tutto il gioco, si svolge nella città di Kirkwall. A no pardon, dimenticavo il Monte Spezzato e la Costa Ferita, ma non credete che siano chissà che zone. In pratica, ci troveremo a girare continuamente per questa orrenda città su e giù, fra bassifondi e quartieri alti. Scenari piatti e ripetitivi, nonché riciclati all’infinito. È sgradevole vedere come vengano riciclate soprattutto le grotte, che si differenziano solo dal fatto che il percorso viene fatto al contrario o sigillando qua e la qualche porta…
Riguardo alla storia. Le premesse erano ottime, ma essendo una trama a sviluppo lineare, fin troppo a mio avviso, arriveremo alla fine del terzo atto con un sacco di domande e a bocca asciutta. Si esatto, terzo atto. In realtà da come avrete già capito dalla trama qui sopra, si tratta di un enorme flashback che per quante scelte faremo (molte importanti senza dubbio), arriveremo tutti allo stesso finale. Un finale creato ad arte per introdurre un terzo capitolo. Nonostante qualche novità interessante, dovuta al fatto che potremmo importare i dati dei giochi precedenti, non ci regalerà grandi rivelazioni ma una trama di misteri ancora più fitta.
Ma non tutto il gioco è da buttare. A livello grafico non ho nulla da dire; animazioni fluide, dinamiche e ben definite. Personaggi carismatici a cui ci si affezionerà, in particolare Varric ed Aveline, che con i loro scambi di battute durante le missioni daranno vita a dialoghi esilaranti.
Sebastian Vael invece sarà l’unico membro del party che sarà disponibile come DLC. Vale la pena scaricarlo per le sue missioni che sono interessanti, altrimenti come la maga elfa Merril, ne avrei fatto volentieri a meno. Sono forse i due personaggi che meno ho sopportato per tutto il gioco.
In conclusione. Caruccio, ma nulla di esaltante, adatto solo ai fan della saga. Per i neofiti del mondo di Dragon Age sconsiglio vivamente di iniziare con questo capitolo.

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