libro – LA BELVA NELL’OMBRA (Inju) – di Edogawa Ranpo
A cura di Mr. Mister
SCHEDA
Titolo originale: Inju
Autore: Edogawa Ranpo
Genere: romanzo giallo
Anno di pubblicazione: 1928
Paese: Giappone
Titolo in Italia:
Anno di pubblicazione in Italia: 1992
Casa editrice: Marsilio editore
Traduzione: Graziana Canova
Pagine: 163
Prezzo di copertina: 11,00€
TRAMA
Samukawa, autore di romanzi polizieschi, s’improvvisa detective dopo aver conosciuto l’affascinante Shizuko, la quale sostiene di essere perseguitata da un uomo da lei respinto, che ora minaccia di morte lei e suo marito.
Il caso si rivelerà alquanto complicato, e proprio quando le ricerche dello scrittore sembrano giunte ad un vicolo cieco, sarà un piccolo particolare che farà comprendere a Samukawa che l’assassino è più vicino di quanto immaginasse.
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EDIZIONE
Il romanzo è preceduto da un’introduzione di Maria Teresa Orsi.
CURIOSITA’
– Edogawa Ranpo (Hirai Taro, 1894-1965) è considerato il capostipite del genere poliziesco giapponese. “La belva nell’ombra” è la sua opera più famosa ed è un classico del genere.
– Graziana Canova è laureata in lingua e letteratura giapponese presso l’università Ca’ Foscari di Venezia. Vive a Milano dopo aver soggiornato in Giappone per diversi anni.
RECENSIONI
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Credo che questo racconto possa rivelarsi una piacevole lettura per chiunque: è davvero un bel giallo sia a livello di trama, sia per la componente di mistero unita all’erotismo e sia per il finale. La trama procede a poco a poco e i misteri si dipanano lentamente, fino a giungere al climax finale.
Se qualcuno di voi ha letto il romanzo di Death Note – Los Angeles case e gli è piaciuto, questo romanzo quasi sicuramente vi piacerà. A mio avviso ho trovato molte analogie con il romanzo di Death Note, ed ho pensato che forse l’autore ha preso spunto da Edogawa.
Il bello della belva oscura sta tutto nel finale: capire chi è l’assassino non è difficile, ci si può arrivare fin da principio, ma il fascino sta tutto in un fattore: il dubbio. Edogawa riesce ad instillare il dubbio del lettore, tanto che alla fine, è difficile capire se veramente l’assassino è chi dovrebbe essere secondo le deduzioni del detective. Un ottimo poliziesco che merita la lettura.