Censure anime – ATTACKER YOU! – MILA E SHIRO DUE CUORI NELLA PALLAVOLO – Contrasti in Famiglia
Le censure di ATTACKER YOU! – MILA E SHIRO DUE CUORI NELLA PALLAVOLO
Materiale inviato da: Clemi
CONTRASTI IN FAMIGLIA
In questa prima puntata lo spettatore viene a sapere che Yu ha vissuto per anni con i nonni, in montagna, mentre il padre lavorava all’estero (della madre ancora non si parla). Quest’ultimo è ritornato a Tokyo, dove richiama la figlia a stare con lui, e con un bambino, Sunny, figlio di una coppia di amici deceduti in un incidente, che il padre di Yu ha deciso di adottare. All’inizio della puntata il padre è ancora via per lavoro, e Yu deve arrangiarsi da sola con Sunny per un paio di giorni; nel finale il padre fa ritorno, e la famiglia ritrova la sua armonia. Le due versioni differiscono però enormemente nel modo in cui questi fatti vengono raccontati: nella versione italiana, l’armonia familiare non va turbata neanche per un istante, mentre nell’originale il conflitto è visto come necessario e benefico. I tagli, in questo caso, appaiono davvero maldestri.
Versione italiana: dopo essersi fatta la doccia (prima della caduta dell’asciugamano di cui parlato in “Scene Tagliate”), Mila va in cucina dove ricompone una lettera del padre, che pare avere fatto a pezzi, chissà perché. Dal contenuto si direbbe che sia stata inviata prima che lei partisse dalla casa dei nonni: il padre, in effetti, le preannuncia che a casa avrebbe trovato “una sorpresa”, ovvero il piccolo Sunny, di cui racconta l’adozione ecc. (Mila allora esclama: “povero bambino”), e la avverte che dovrà cavarsela da sola per un paio di giorni (dato che sua cugina Mimì è via!). Chissà perché, allora, Mila si sorprenda di vedere il bambino aprirle la porta, dato che il padre glielo aveva già annunciato. Da notare che in seguito, a scuola, quando Sunny le si presenta accanto, Mila rifiuta di considerarlo come suo fratello, ma gli dice di andare a casa, per cui i compagni pensano che sia un fratellastro. Alla fine della puntata, la famiglia si riunisce senza altri problemi, e Mila si rivolge allo spettatore dicendo di aver sempre desiderato un fratellino.
Versione originale: il contenuto della lettera è tale da spiegare perché Yu l’abbia distrutta per la rabbia. Infatti, la lettera non è stata spedita alla figlia prima che questa partisse, ma viene consegnata a una sconcertata Yu direttamente dalle mani di Sunny; il padre le dice solo allora che sarà di ritorno entro due o tre giorni, e le presenta Sunny come suo fratello, senza altre spiegazioni, lasciando Yu in dubbio su come interpretare la situazione. In seguito, a scuola Yu afferma non solo che Sunny non è suo fratello, ma che nemmeno lo conosce, e solo durante la sfida con Nami, Yu gli si rivolge per la prima volta da sorella (per riempire questo buco nella versione italiana a Mila viene fatto dire che la sfida con Nami la sta divertendo, cosa che in giapponese non dice). Nel finale, viene tagliata un’ampia scena (circa due minuti), in cui Yu, rivedendo il padre, lo accusa di esser stato all’estero a spassarsela con le donne, cosa di cui Sunny sarebbe la prova. In risposta il padre le dà uno schiaffo perché “Non sono cose che si dicono davanti a un bambino”, e Yu a sua volta assesta quattro schiaffoni al genitore chiamandolo “delinquente”. Solo dopo essersi sfogata, padre e figlia si riappacificano, ed è solo ora che lui le spiega la verità su Sunny.
Inoltre con Sunny Yu è più “rude” rispetto a Mila: dopo aver vinto la scommessa a pallavolo, Mila ride con Sunny di Nami. Yu, invece, gli dice che “non se l’è cavata male per essere un bambino”. Nell’ultima scena, la Mila italiana dice a Sunny che suo padre sarà il suo nuovo papà, mentre Yu lo rimprovera scherzosamente perché è troppo sdolcinato per essere un maschio. Infine, mentre Mila afferma di aver bisogno di un fratellino, Yu non dice nulla del genere, e si rivolge allo spettatore dicendo con un po’ d’ironia che “in fondo, era la riunione di famiglia che desideravo”, e promette da quel momento, di vivere la vita nella sua pienezza, finché si è ancora giovani.