Leggende Orientali – LA STORIA DI AWOTO FUJITSUNA

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Leggenda dal Giappone

Tradotta da Dario55

LA STORIA DI AWOTO FUJITSUNA

Hojo Tokiyori – che si dice essere nato nel 1246 e morto 17 anni dopo nel 1263 – per un certo periodo governò malgrado la giovane età.
Un giorno si recò a pregare al tempio di Tsurugaoka a Kamakura. Quella notte stessa sognò che uno degli dei gli appariva e diceva:
«Hojo Tokiyori, sei molto giovane per governare, e molti cercheranno di ingannarti, perché poche sono le persone oneste. Tuttavia c’è un uomo di una onestà straordinaria, e se desideri ottenere buoni risultati nel tuo governo, sarebbe saggio servirti di lui. Il suo nome è Awoto Fujitsuna».
Hojo Tokiyori si recò allora da Awoto Fujitsuna e gli raccontò il suo sogno.
«Anzi», aggiunse, «era più di un sogno: era una visione che ti esortava ad accettare quell’incarico, ciò che hai fatto».
«È vero!» disse Awoto Fujitsuna. «Ma, mio signore, se nomini alti funzionari fidandoti di sogni e visioni, è pericoloso, perché certi sogni un giorno potrebbero incitarli a tagliarti la testa!»
Hojo Tokiyori rise di questo e disse che sperava di no.
Awoto Fujitsuna dimostrò di essere un ottimo e fidato funzionario, popolare, giusto e onesto. Nessuno ebbe mai niente da ridire contro di lui, e Hojo Tokiyori ne era felice.
Un giorno Fujitsuna stava attraversando un ponte, trasportando un sacco di monete che appartenevano al Governo. Cadde, e il sacco si spaccò. Fujitsuna raccolse tutte le monete, tranne una moneta da mezzo soldo, che in qualche modo era rotolata oltre l’orlo del ponte ed era caduta nel fiume.

Awoto Fujitsuna chiede a tutti di cercare il mezzo soldo

Fujitsuna avrebbe potuto lasciar perdere, incaricando un altro al suo posto, ma questo comportamento non sarebbe stato consono all’alto livello della sua morale in queste cose. Aveva perso mezzo soldo che apparteneva al Governo. La moneta, lo sapeva, era nel fiume. Perciò rifiutò di andarsene fino a quando l’avesse ricuperata. Era assolutamente suo dovere.
Awoto Fujitsuna corse alle case che si trovavano alle due estremità del ponte, dicendo semplicemente ai paesani che una moneta del Governo era caduta nel fiume: potevano aiutarlo a ritrovarla? Naturalmente erano disposti, pronti a essere d’aiuto come i contadini giapponesi lo sono da tempo immemorabile. Tutti seguirono Fujitsuna nel fiume, uomini, donne e bambini, e a centinaia s’impegnarono nella ricerca per molte ore senza risultato, quando infine, proprio mentre il sole stava tramontando, un vecchio contadino raccolse il mezzo soldo e lo mostrò a Fujitsuna.
Fujitsuna ne fu felice e disse alla gente che ora tutto era sistemato: aveva ricuperato la moneta grazie alla vista acuta del contadino.
«Ma», esclamò questi, «è solo mezzo soldo! Dov’è il resto?»
«Amico mio», disse Fujitsuna, «questo mezzo soldo è tutto ciò che si era perduto, ma questo mezzo soldo non è mio, fa parte del tesoro del Governo e mi era stato affidato, per cui era mio dovere ricuperarlo. Questi sono trenta yen per te come ricompensa per avermi aiutato a ritrovarlo, beviti un po’ di saké alla mia salute. Questi sono soldi miei, e ricordati quello che ti dico: non importa quanto piccolo e insignificante sia ciò che ti viene affidato dal Governo, è tuo dovere non perderlo, anche se questo ti costasse tutti i tuoi beni e la tua stessa vita».
I paesani furono molto colpiti da questa grande prova di onestà e dal suo modo di ragionare.
Quando Hojo Tokiyori ascoltò questo breve racconto, mandò a chiamare Awoto Fujitsuna e lo promosse al più alto incarico che mai avesse rivestito; questi tuttavia, malgrado le promozioni e le ricchezze, continuò a lavorare duramente, a mangiare in modo frugale e a vivere in una casetta invece di abitare in un palazzo, e non smise mai di dedicare la propria vita al bene del paese.

FINE

Testo originale e illustrazione in: http://www.sacred-texts.com/shi/atfj/atfj19.htm

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